Vita universitaria
Capitolo 1: I test d’ingresso
L’estate tra l’esame di maturità e l’inizio dell’università, per chi sceglie di andarci, è la più bella in assoluto, oltre ad essere l’ultima davvero serena, perché non si hanno compiti a casa, non si hanno pensieri … tranne uno: i test d’ingresso!
Ormai le facoltà a numero chiuso aumentano sempre di più, mentre diminuiscono quelle in cui devi semplicemente andare in Facoltà e farti aiutare con l’iscrizione, senza subire lo stress di venire buttato in un’aula insieme a centinaia di altri con una manciata di fogli davanti; perciò, ogni studente si presenta a quelle occasioni con una buona dose di ansia, maggiore o minore a seconda del carattere.
Ci sono due tipi di test d’ingresso:
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La prova di verifica delle conoscenze, che è puramente indicativa e serve per verificare il livello degli esaminandi: non esistono bocciature, l’unica cosa spiacevole che può succedere è il doversi vedere assegnato qualche corso di recupero nella materia in cui si è difettato di più;
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La prova di accesso: questo è un test d’ingresso vero e proprio, che comporta la non ammissione in caso di scarso punteggio: dato che molte facoltà propongono questo tipo di esame, è buona norma farne più di uno, in modo da poter sperare di essere presi almeno da una parte. Poi, nel caso in cui si dovesse superare più di una cosa, quando viene il momento si sceglie quella che si ritiene più consona a se stessi!