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Autore: PuffKurtscat    01/12/2013    0 recensioni
Un Echelon ad un loro concerto, le emozioni, i ricordi e le sensazioni che potrebbe sentire. Questa Echelon però ha una storia alle spalle, una storia legata a quella del Frontman..
Sequel di Aria
Genere: Fluff, Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Aria'
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                                                        “Save yourself, save yourself..”
La mia famiglia, gli Echelon, è in trepidazione.
Il buio totale e poi lui è apparso al limite della passerella con il suo sorriso smagliante e soddisfatto, guardando la folla sotto il palco. Una chitarra acustica tra le mani e il microfono avanti a lui.
Il momento acustico. Noi e la sua voce.
Lui, una luce ad illuminarlo e migliaia di mani alzate e protese verso di lui.
La nostra visione. Il nostro eroe. La nostra luce in fondo al tunnel.
Si è avvicinato al microfono e ha detto: “Ciao a tutti! Come sta andando?” un coro si è alzato. È di nuovo a pochi passi da me, basta che mi allungo un po’ schiacciata a questa transenna e riesco a toccare il palco, il loro palco.
Ride e accorda la chitarra. Ci fissa e lo vedo. Vedo il suo sguardo da innamorato, pieno di gratitudine, sorpresa, dolcezza.
Dio, Jared dolce?
Si, sembra un bambino la notte di Natale, quello che apre i regali e trova quello che aveva chiesto e sorride, non solo con le labbra, ma con gli occhi, le guance, le splendide mascelle, il naso e le mani che non smettono di battere, insomma, sorride con l’anima.
E il mio Jay questo sta facendo di fronte a tutti.. sorride con l’anima e dice: “Vediamo se riconoscete questa canzone.” Inizia a strimpellare e il mio cuore inizia a battere sulla cassa toracica ferocemente.
                                                          “Did we create a modern myth..
Da quanto non la riportava sul palco? Ed eccomi qui a cantare la seconda strofa di A modern myth guidata dalla voce del mio frotman del cuore.
Mi sembra ancora assurdo vederlo lì su quel palco a suonare seguito da un coro che non perde ogni suo singolo respiro. Io che lo godevo da sola, io che lo sentivo nelle notti passate insieme sul letto, nelle scampagnate con la famiglia Leto, nelle gite a mare che lui cercava sempre di scampare, ma poi, per me, si lasciava trascinare.
Sta salvando oltre che me altre migliaia di persone nel mondo e sono così fiera di lui che il male che mi ha fatto è scomparso.
È sempre lui con la sua dolcezza senza limite, determinato. Sospiro.
                                                      “And don’t forget to breathe tonight..
Vorrei solo che la mia piccola Aria fosse qui con me a godersi tanta pace, ma i miei hanno preso il biglietto per me e il giorno prima dandomelo mi hanno detto: “Vai, teniamo noi la piccola.” La mia fatina non si scollerebbe più dal cantante.
                                                       “Tonight is last so say goodbye..
La immagino così nostra questa canzone. Mia e di Jay. Non riesco a fare altro quando la ascolto.
È meglio che Aria non sia venuta, altrimenti vedrebbe sua madre sciolta in lacrime.
Alzo gli occhi e *Boom* mi perdo nel mare.
‘Oh, Jared, no, non mi riconoscere in mezzo ai tanti, non potrei piangere dopo, cercherei di trattenermi a quei 17 addii’.
E invece mi osserva mordendosi le labbra che nascondono un sorriso malizioso. Osserva la folla e me mentre incalza con i ‘goodbye’, mentre le lacrime scorrono sulle mie guancie e mi offuscano gli occhi e la visione di Jared.
‘Mi scopri sempre debole, amore mio. Scusa, ma mi conosci meglio di me stessa. Questa sono io, la fragile e dolce me, persa completamente di te.’
Il diciassettesimo addio è il colpo decisivo e mi scappa un singhiozzo, consolato molto velocemente da una mano di un Echelon vicina che non conosco, ma che mi ha aperto il cuore.
Abbassa la testa lentamente e inumidisce le labbra come suo solito, mentre tutti urlano felici ed entusiasti. Si sfiori la bocca con le dita, rimuginando. Mi guarda dritto negli occhi e si avvicina al microfono, bello come sempre.
Ci fa l’amore con quel microfono.
Si porta i capelli indietro e osservando tutti dice: “Un altro paio di canzoni si possono fare, che dite?” Boato. Sorride. “Però prima c’è una ragazza che ha pianto dall’inizio alla fine della canzone. Deve salire sul palco.” Urla che si susseguono e il suo sorriso soddisfatto.
Quante persone hai fatto piangere, eh Jay. Si gira e mi guarda. No, non può farlo. Io lo uccido.
“Tu, dai, sali.” Si, mi ha indicata e si è avvicinato al punto in cui sono.
Mi sembra di impazzire. Ci sono giorni in cui la vita non fa altro che sorriderti e aiutarti e altri neri. Sono nella prima fase e sono quasi spaventata da ciò che può venire dopo.
Come al solito non mi godo mai il momento, gli sguardi degli altri su di me, i miei occhi spalancati, il profumo di tutta questa follia, la mano di Jared protesa verso di me.
Maledetto. Ogni giorno, maledetto, eppure così irresistibile e indispensabile.
Prendo la mano del vocalist allungandomi di poco e un omone della security mi aiuta a passare direttamente sul palco. Mi alzo. Ce l’ho di fronte con quella faccia da schiaffi ed il suo sorriso.
È contento di vedermi, lo capisco dall’energia che emana. È contento di farmi quell’effetto, lo so.
Mi prende per la vita e mi fa girare verso la folla. Una sorta di adrenalina e imbarazzo mi invade.
Come fanno ogni giorno a provare tutto ciò? Vedere tutti urlare, ridere, fissare e stare in silenzio per una semplice richiesta del frontman è straordinario.
La mia famiglia, nemmeno al completo, a pochi passi con tanta grandezza.
Mi tremano le gambe e mi reggo solo grazie a Jared che mi tiene per la vita, avanti a tutta questa gente.
Quanto ha significato e significa questo gesto. Almeno per me.
Mi sta osservando sorridendo. “Ciao.” Sussurra al microfono e i miei ormoni vanno a farsi un giro.
“Ciao.” Sorrido sincera. “Come stai? – mi osserva e riavvicina il microfono alle labbra che sorridono - Intendo dopo la canzone.” Mi prende anche in giro il bastardo, di fronte a tutti.
“Me la cavo.” Partono risate generali di approvazione, mentre Jared mi indica annuendo sul mio stato di salute.
E lo abbraccio. Uno slancio come quello che ebbe in spiaggia mesi fa, ma con un po’ più di gente.
Ricambia senza esitazione e annusa i miei capelli con affetto.
“Mi sei mancata, Evelyn. Allora e adesso.”
Ci stacchiamo e io non so come reagire a ciò. Gli sono mancata. Una parte interiore di me esulta, mentre la più razionale cerca di non fantasticare.
Al microfono “Dovresti farmi un favore.” Annuisco. “Annuncia la prossima canzone.” Si avvicina all’orecchio e mi sussurra il nome, dopodiché mi passa il microfono. Guardo tutti sorridendo, mentre lui mi studia attentamente. “Hurricane.” Dico lentamente con voce vellutata e mi sembra quasi che Jared mi guardi con desiderio.
Si spengono le luci e non so che fare.
Mi prende per mano, la mia nella sua, la mia protezione e mi porta verso il backstage.
Non capisco quasi nulla, ho solo la sua voce e la sua figura che mi aleggia nella mente, oltre a quella maledetta frase. ‘Allora e adesso’. Si avvicina ad uno dei bodyguard e dice: “Fatela stare qui dietro, vicino ad Emma. Voglio rivederla dopo.”
Cavolo, ci mancava solo questa sparata. Cavolo. Torna sul palco e accendono le luci e inizia con l’intro.
Chiudo gli occhi e respiro lentamente. Sono su Marte su serio, sono a casa. Magari dopo canta City of Angels. Sovrappensiero non vedo Shannon che mi travolge con un abbraccio, sotto gli occhi stupiti dei ragazzi del GT.
Questo uomo è meraviglioso. “Eve, dolcezza, Jared stava crogiolando nella solitudine, lo sai?”
Mi stacco leggermente e lo guardo interrogativa. Ride, contagiando anche me, ci riesce sempre.
“Credimi, non ha fatto che lavorare e lavorare. Sai a che mi riferisco.”
Mi sento in colpa. Ricompaio e gli scombussolo tutto, anche a me l’incontro di certo non ha aiutato la mia salute mentale e sentimentale soprattutto, ma non credevo che fosse così anche per lui.
Cioè è stato gentile in spiaggia, nulla di più. Invece diceva sul serio.
Osservo il minore ‘Leto, cosa stiamo combinando di nuovo?’ Io ho Aria adesso, non posso pensare al resto, io non devo soffrire di nuovo, lei ha bisogno di me ed io di lei. Il problema? Che l’amore si divide in diversi settori e ho bisogno anche di Jared e che lui abbia bisogno di me. una dipendenza reciproca.
Hurricane è finita e si preparano a The kill e io ad altre lacrime.
Shannon prima di tornare dietro Christine si avvicina e dice: “Non abbandonatevi di nuovo.”
Mi scompiglia i capelli. “A dopo rossa!”
   
 
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