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Autore: _Marlee_    01/12/2013    1 recensioni
Quando due persone devono stare insieme, gli ostacoli non sono piu un problema.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessuna stagione
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Lo sapevo che non dovevo innamorarmi di lei, mi aveva avvisato, mi aveva detto che non  è mai stata una persona affidabile, ma io ho voluto rischiare, perche credevo che insieme fossimo speciali, e che io sarei riuscita a cambiarla, ma erano solo illusioni e adesso sono qui in macchina, con gli occhi pieni di lacrime a guidare senza meta sotto la pioggia di Seattle. Quando mi fermai al semaforo notai, seduta sulla panchina della fermata, una donna, bagnata fradicia, con le cuffiette e senza ombrello, era strana, metto le quattro frecce e mi avvicino a lei "Che ci fa qui? Piove fortissimo, e lei è tutta bagnata" gli dissi io urlando sopra al rumore assordante della pioggia "Stavo aspettando l'autobus, ma non è passato e non ho nessuno al quale importi se io sia sola sotto la pioggia" disse lei con un filo di voce, quasi soffocata dalle lacrime "Ma è impossibile che lei non abbia nessuno, è una cosi bella ragazza, non ci credo, comunque bando alle ciance, vole un passaggio?" le offrì io " Ma abito a 20 isolati da qui, non voglio assolutamente rovinarle i piani, quindi aspetto il prossimo autobus" mi disse lei con un sorriso "Non credo, non lo permetterei mai, non la lascio qui, domani starebbe malissimo, il prossimo autobus passa tra mezz'ora, salga in macchina" dissi io con un tono un po troppo forte forse, lei sorrise di nuovo, un sorriso bellissimo tra l'altro, annui e salì in macchina. Appena arrivai davanti a casa sua, lei mi sorrise di nuovo mi porse la mano "Comunque sono Arizona, Arizona Robbins" e io ricambiai "Callie Torres" aprì lo sportello e rimasi a guardarla fino a che non sparì dietro la porta, questa mezz'ora passata con questa sconosciuta mi ha fatto dimenticare i miei problemi e appena lei sparì ritornò il dolore. Questo forse è quello che dovrei provare quando sto bene con una persona. Comunque non l'avrei piu vista, ma io volevo rivederla. Tornai a casa e passai la notte a pensarla, 12 ore a pensare ad una sconosciuta, devo avere qualche problema. 
La mattina dopo, andando in ospedale, dato che sono un chirurgo ortopedico, feci la stessa strada apposta per vedere se lei era li, alla fermata, ma non non c'era. 
Passai una settimana a fare sempre la stessa strada, ma non la vidi mai. Quella sera decisi di andare al bar, e chi c'era al bancone? Erica, la mia ex, la donna che mi aveva spezzato il cuore, la donna che amavo, e che era andata via senza neanche voltasi indietro, ordinai il mio drink sperando che lei non venisse a parlarmi, ma ovviamente lo fece e mi confessò di non riuscire a vivere senza di me "Mi sembra che tu non abbia fatto tanta fatica a lasciarmi senza un perche" sentivo le lacrime salire, perche anche se lei mi aveva lasciato, soffrivo ancora e soprattutto vedendola davanti a me. Lei capì che non c'era niente da fare, si alzo mi baciò e andò via per la seconda volta senza voltarsi. Le lacrime scesero tipo cascate, presi un altro drink forte e me ne andai, come se non bastasse iniziò a piovere, e per la prima volta dopo una settimana la rividi li, al solito posto, sempre fradicia, e proprio non riesco a capire il perche continua a non portarsi un ombrello, mi rifermo, lei appena riconosce la macchina sorride, e in quel momento, il suo sorriso illuminò questa giornata uggiosa. "Ei Arizona, hai perso il il pullman anche oggi?" dissi io sorridendo, per la prima volta dopo una settimana, era semplice, lei mi faceva sorridere "No, oggi sono rimasta qui apposta, sembra che la pioggia ci faccia incontrare" disse lei senza alcun imbarazzo, sentì le mie guance bollire, lei era li sotto alla pioggia per me "Allora li facciamo anche oggi questi 20 isolati?" dissi sorridendole "In realtà no, volevo solo rivederti per dirti che mi farebbe piacere uscire a cena con te, sempre che tu non abbia altri programmi" questa cosa mi rese felice, nonostante avessi appena pianto lei era in grado di farmi dimenticare tutto il resto.  La accompagnai a casa sua e andai a casa mia a prepararmi. Quella sera fu una delle piu belle, la compagnia era perfetta, quando uscimmo dal ristorante lei si avvicinò a me e annullò la distanza con un bacio, è banale dire che la mia spina dorsale fu attraversata da un brivido gelato ma allo stesso tempo caldo, tutti dicono cosi, ma è quello che si prova è davvero molto simile. Sorrise mentre mi baciava, lo faceva come fosse una cosa normale, io assecondai il bacio senza tirarmi indietro. 
Un mese dopo quel bacio straordinario, dopo aver scoperto che lei lavorava nel piano sopra al mio reparto, lei era un chirurgo pediatrico, ogni giorno andavamo a fare colazione insieme e ogni sera tornavamo insieme, spesso mi fermavo da lei a cena, dice che gli piace cucinare per me, non mi raccontò mai di lei, della sua famiglia. 
Quella sera avevo il turno di notte, lei no, cenammo insieme al bar vicino all'ospedale e poi lei tornò a casa, le sere che passavo senza di lei erano noiose, eravamo ormai una cosa sola, un mese di conoscenza è pochissimo, ma lei ha un carattere e una personalità che mi sono entrati nel cuore. Odio il turno di notte, perche il buio mi da noia, mi metto sotto le coperte e provo a dormire, ad un tratto sento la porta aprirsi, sarà sicuramente Addison o Cristina, anche loro avevano il turno di notte. Ad un tratto sento un peso vicino a me, una mano piccola e fredda che mi accarezza il viso, mi voltai di scatto e vicino a me c'è l'unica persona che volevo "Non riesco a dormire a casa senza di te, posso stare qui?" disse lei con una vocina da bambina "Ma questi letti sono scomodissimi, domani hai il turno al mattino, devi riposare" dissi io sedendomi difronte a lei "Preferisco stare qui che a casa da sola" la baciai e la feci stare sotto le coperte con me, l'abbracciai e entrambe ci addormentammo subito. 
I mesi con lei furono i piu belli che io abbia mai vissuto fino a quando "Callie ti prego, non so cosa mi sia preso, non ero io" disse lei con la testa tra le mani "Non eri tu Arizona? Non eri tu a letto con quella? Ti ho visto, perche hai avuto anche la geniale idea di portartela in sala di guardia, dove possono entrare tutti" dissi io piena di rabbia e continuai "Arizona, io non solo mi sono fidata di te, ma mi sono completamente affidata a te, volevo una vita con te una famiglia, una storia seria, e fino ad oggi tu sei stata l'unica persona che mi ha preso il cuore" dissi io ancora "Callie, io non ti chiedo di perdonarmi adesso, forse non  lo farai mai, ma io continuerò a provare, ti dirò ogni giorno quanto ti amo, e come quello che ho fatto ieri notte sia stato un errore, uno stupido errore, tu ultimamente eri cosi assente.." disse lei "Assente? Solo perchè sto lavorando ad un progetto non significa che non pensavo a te e comunque questa non è una giustificazione, solo perche io non sono sempre a casa non ti da il permesso di andare a letto con un altra donna, e con questo ho chiuso, stammi alla larga Arizona" usci dalla stanzetta e la lasciai li, lei mi ha spezzato il cuore, ma non come lo fece Erica, non come lo fece George, solo di lei mi sono innamorata completamente. 
Entrai in sala operatoria, quando finì il mio intervento incrociai Addison "Che è successo ad Arizona? L'ho incrociata in corridoio e aveva una bruttissima cera" 
"Quando scopre che la sua fidanzata sa del suo tradimento e quest'ultima non la perdona capita" dissi io, continuando a camminare. Quando tornai a casa mia il suo cassetto è vuoto, un po mi mise tristezza, anzi mi distrusse, ma ha sbagliato e questa non posso perdonarla, vorrei ma non ci riesco. 
Nei giorni successivi continuo a vederla in ospedale, è sempre meno sorridente, sempre piu sciupata, magra e la luce del suo sorriso è sparita e anche quel luccichio che avevano i suoi occhi azzurri, vederla cosi mi preoccupò, ma non posso avvicinarmi a lei, finirei con il perdonarla. Ma i nostri occhi si scontrano, si persero gli uni dentro a gli altri anche se eravamo a metri di distanza, e non percepì niente di buono, come se mi stesse pregando di fare qualcosa. Quando andai a cambiarmi trovai nell'armadietto una lettera, riconobbi subito la sua calligrafia, ordinata e raffinata: 
"Ciao Calliope, lo so che ho fatto una cosa orribile, ma mi sentivo messa da parte, non mi sentivo piu cosi importante per te quanto tu lo eri per me, e so anche benissimo che cio non giustifica quello che ho fatto, ma vorrei che tu mi perdonassi,  quando vuoi, adesso o tra mesi, vorrei non aver preso questa decisione, ho paura, ho paura di non vederti mai piu, ma una vita senza di te non vale la pena di essere vissuta, quindi i nostri sguardi non si incroceranno piu, le nostre mani non si sfioreranno piu e le nostre labbra non si toccheranno MAI piu, voglio che tu sia felice, io lo sarò, spero di esserlo, ti aspetterò per sempre Calliope, lo so ho sbagliato, tu non hai idea di quanto io sia pentita, solo una stupida tradirebbe una donna come te, non sarà facile per te lasciare passare questo tradimento, e per me non sarà facile vederti dall'alto senza toccarti, addio Callie, ti amo" 
Cosa vuole fare? Non puo farlo, solo una pazza si ucciderebbe per me, ma devo mettere da parte il tradimento perche neanche io riesco a vivere senza di lei e non permetterò che se ne vadi, ne adesso ne mai. Non ho idea di dove andare a cercarla, poche ore fa era qui, ma potrebbe essere gia troppo tardi, la prima cosa che faccio è andare a casa sua, non c'è nessuno, poi mi viene in mente che lei amava passeggiare nel ponte diceva che la tranquillizzava, forse lei è li, anzi ne sono sicura. Corro senza fermarmi, mi soffermo su tutte le donne bionde che vedo, fino a che vedo lei, sembra camminare tranquilla, le poso una mano sulla spalla, ma quando si volta vidi che non era affatto la mia donna. E l'angosia ritornò a far parte di me. Non c'era, ero esausta e senza fiato, ormai le lacrime scendevano velocissime, quando decisi di arrendermi la vidi, era sul muretto seduta con i piedi che pendevano dalla parte del fiume "Arizonaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa non farlo" in quel momento lei si voltò e notai che non aveva nessuna luce negli occhi, ma appena mi vide accennò un sorriso e si mise in piedi "Fermatelaaaaaaaaaaaaa" urlai, perche io ero ancora troppo lontano per farlo, nessuno sembrava ascoltrmi, finche arrivai a lei e iniziai a piangere, lei si voltò mi guardò e sorrise. Quel sorriso che mi mancava "Ti prego non farlo, scendi da li, risolveremo questa situazione, insieme, non ti lascerò, non posso vivere senza di te, non riesco, ho provato, ma appena ti ho sentita in pericolo non ci ho visto piu e la paura di perderti ha preso il sopravvento, non buttarti, non farlo, io ti amo Arizona, scendi e continua questa vita insieme a me" dissi tutto d'un fiato, lei si sedette e si girò verso di me, arrivando alla mia altezza "Ho paura Callie, io non voglio che tu creda che io sia una bastarda adultera, è stato un errore e ho capito che tutto quello che voglio dalla mia vita sei tu, voglio che tu faccia parte del mio piano, voglio una famiglia e una storia seria con te, quindi sposami, Calliope Torres sposami, le fedi, il velo e il vestito, un matrimonio, Callie sposami" disse lei accarezzandomi il viso in modo talmente tanto dolce che mi dimenticai tutto cio che aveva fatto "Si Arizona, si si si, ma ti prego scendi da qui e torna a casa con me". 
  
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