Questa è la
storia di Leila, diciotto
anni, Roma. Vive con una madre allegra e intraprendente, e suo
fratello. Ha un
padre freddo, distaccato e lontano da lei chilometri: vive a Vienna.
Tutto
cambia quando il fratello tramite un’agenzia di Scambi
Interculturali va in
Australia e al suo posto, a casa di Leila, arriva Andyun bellissimo
ragazzo
australiano di origini italiane. Non fatevi sconvolgere:
sembra l'inizio di
una storia d'amore infelice, ma è
tutt'altro. Andy non è il ragazzo che sembra,
e dopo il suo arrivo niente per lui e Leila sarà come prima,
proprio perché
Andy conosce il resto di una verità che Leila non ha mai
potuto conoscere.
-L'autrice
Leila
Aspetto
sul
divano blu del salotto, fisso un punto preciso nel vuoto. La
televisione parla,
sento suoni confusi e astratti ma io non ci bado per niente. Afferro un
cuscino
viola a fiorellini e inizio a torturarlo fra le mani, è la
prima volta che
riceviamo una persona da lontano, dobbiamo fare per forza una buona
impressione.
Mia madre è presa dall'agitazione, l’ospite tra
poco sarà qui e ci rimarrà per
due mesi, sistema i cuscini del divano, vede polvere che non esiste,
pulisce
sul pulito e guarda dalla finestra ripetutamente. "Mammati prego sta
calma,
arriverà presto" le dico cercando si sembrare calma "Ma
è in ritardo,
doveva arrivare per le 7" dice lei agitandosi "Ma sono solamente le
sette
e cinque, vieni qua, siediti è tutto apposto”. Non
lo conosciamo, sappiamo solo
che si chiama Andy, è australiano, vuole imparare l'italiano
e verrà qua a Roma
ospite da noi. Verrà nella stessa scuola, dove andiamo io e
mio fratello,
quindi con me, ma in un’altra classe dove imparerà
l'italiano con professori
madrelingua e con altri ragazzi come lui. Si chiama "Scambio
Inter-culturale" mio fratello è partito per l'Australia e
lui verrà qua Danilo
propone varie agenzie a scuola e mio fratello ha aderito, ed
è partito. Che fortuna!
All’inizio mia madre era scettica ma poi l'ha convinta a
lasciarlo partire, mio
padre è indifferente. Io no. Io sono molto eccitata e non
vedo l'ora di
conoscerlo e praticare con lui un po’ d'inglese, mentre mio
fratello se la
spassa in Australia. Ho bisogno di compagnia ora più che
mai, non ho molti amici,
ne ho pochi e non proprio buoni, ma fa niente questa è
un'altra storia. Sto
pensando a tutto quello che ha fatto mio fratello per convincere mia
madre quando
sento un suono, è il citofono. Mamma si precipita: "Chi
è?" dice con
voce squillante, preme un pulsante e apre il portone, sento i loro
passi per le
scale. Mamma dice "è loro Leila!" Alzati! “Mi
precipito alla porta
d'ingresso,dilndlon,è il
campanello,stavolta,della porta d'ingresso.
Mamma
apre,
è lui ed è accompagnato da due persone con una
maglietta gialla con il logo
dell'agenzia tramite la quale è avvenuta lo scambio. Dietro
di lui ci sono le
sue valigie, lui ci sorride e dice "Hi!" con un sorriso a trentadue
denti,
io e mia madre lo salutiamo con la mano e lo invitiamo a entrare. I due
tizi
spiegano a mia madre alcune cose ma io non ascolto, sono troppo
impegnata a fissarlo,
è bellissimo. Occhi neri, capelli neri,ondulati,corti e
pelle
bianca."Where are you from?" gli chiedo, lui mi fa un sorriso e mi
risponde "Melbourne, comunque parlo l'italiano discretamente bene, mio
nonno è italiano, è lucano!" Sono sbalordita, ha
una pronuncia perfetta e
lo parla molto bene l'italiano!Sorrido,non so cosa dire.
Chissà come se la
cava con i congiuntivi,penso.Passano minuti ma a me sembrano
secoli, mia
madre dice: "Re. Mi hanno detto che parli benino
l'italiano,understand?" dice mamma con il suo pessimo inglese, lui
scoppia
a ridere, appresso anch'io. Mamma ci guarda, poi sorride anche lei. Lui
dice
"Sì, mio nonno è lucano" mamma lo fissa, poi
aggiunge
"Lucano?Ah! Anche i miei genitori lo sono!" "Sì, signora ha
lo
stesso accento di mio nonno" dice lui. E' mia vero padre ha l'accento
tipico dell’Italia meridionale e se n’è
accorto un australiano. Cominciamo bene!
Intuisce subito le cose, il ragazzo! Mamma poi, compiaciuta aggiunge:
"Spero non ti dispiaccia condividere la camera con Leila." lui mi
fissa un secondo e poi dice "No problem." "Vi siete
presentati?" dice mamma "Veramente non si è presentato
nessuno qua,
mamma!" dico sorridendomi avvicino a lui e gli stringo la mano "Io
sono Leila" , lui risponde "Io sono Andy" e mia madre aggiunge
"Io sono Rita”, lui ci fissa e ci dice "Ciao,Leila. Ciao,
Rita"
e scoppiamo a ridere ancora. E' proprio curioso è qui da
meno di mezz'ora e già
ci strappa tanti sorrisi. Mamma capendo che è stanco per il
viaggio lo
accompagna in cucina e come al suo solito le magiare a più
non posso (così fa
sempre con tutti i suoi ospiti). Gli fa assaggiare ogni piatto tipico
del Sud
lui sembra piacere, a tavola ride e ci parla della sua famiglia, della
sua
casa, e ahimè anche della sua ragazza. “Quanti
anni hai?” gli chiede mamma “Diciannove,
primo anno di College” dice lui. Mamma dice “Con
Leila siete quasi coetanei.
Tra un mese compie diciotto anni” Lui mi guarda.
“Si” dico “faccio l'ultimo
anno di scuola superiore”, mi sorride ed io ricambio il
sorriso. Terminata la cena,
mamma gli fa vedere la sua (la mia) cameretta. Un letto a ponte (da cui
sotto
si tira un altro) semplice e arancione, l’armadio bianco, la
scrivania, le mie
foto appese al muro, le lucine di Natale attorno alla stanza, i post-it
colorati qua e là e per finire la mensola sta-colma di
libri: il mio tesoro.
Dice di volersi fare una doccia e mentre lui se la fa, mi spoglio, mi
metto il
pigiama e m’infilo nel lettolo, sento arrivare: quanto
profumo si spruzza
questo qua? Accende la luce, io apro gli occhi infastidita. "Scusa"
dice "No, niente" sussurro. Non ho voglia di parlare. Ma lui
sì.Inizia:"Sono molto stanco,il viaggio dura molte ore,sai?"
"Si
lo so,sai che la scuola è a mezz'ora da casa e che domani
dobbiamo prendere la
metro?"
Lui
è
sorpreso,non lo sapeva forse.Mi metto seduta sul letto "Ci dobbiamo
alzare
presto" gli dico.Lui annuisce,uffa!sembro sempre
acida!penso
tra me
e me.Poi per riparare ai miei danni dico: "Andy,lo dico per te,sarai
stanco!" lui sorride "No,è che già mi mancano un
pò tutti." rido
piano "Dai,un tipo bello e forte come te..." anche lui ride "Sei
simpatica,Leila" menomale,pensavo di
avergli fatto l'effetto
opposto
"Anche
tu,ora sù! Dormi,che nel sonno non ci
pensi!" dico
dolcemente e spengo la luce.Lui scende dai lattosi avvicina a me, io mi
spavento e cerco di ritrarmi. Lui mi afferra per la nuca, mi sorride
nella
penombra e dice "Don’t worry!" mi tranquillizza un
pò, il suo inglese."Goodnight"
dice piano scandendo ogni lettera e mi molla un bacio sulla guancia.