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Autore: mareear    03/12/2013    3 recensioni
Una lettera a settimana ti ha tenuto vivo.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cho. Non ti aspettavi di incontrarlo, non di certo lì, in Texas, sotto le vesti di agente dell' FBI. Sai che non è stato freddo con te. Semplicemente è stato se stesso.
Una condizione che ti è tanto familiare quanto estranea. Sei mai stato te stesso, Jane?
Sì...quando vivevi a Malibu con Angela e Charlotte, stando a casa con loro eri te stesso.
Poi è successo tutto e non ne hai più avuto modo.
Eppure, nonostante le previsioni, possiamo tranquillamente constatare che in quei dieci anni passati con Lisbon sei stato tu. Non sempre, è vero.
Ma nelle vostre battute, nei vostri screzi, quando prendevate il the la sera, al CBI, e quando la accompagnavi al poligono di tiro. Beh, lì eri Patrick e basta.
Tutte le cose che si sono messe tra te ed il mondo, quasi mai sono riuscite a prendere posto tra te e lei.
Ti piaceva, lo so.
Poi è tutto cambiato di nuovo, avvenimenti previsti, temuti ed attesi hanno scombinato il tuo equilibrio impedendoti di mostrarti, spesso anche a lei.
Ed anche in quell'isola paradisiaca, Lisbon era l'unico modo per essere davvero.
Per sentirti davvero, allo stesso tempo, Patrick e Jane.
Per essere ciò di cui vai fiero, per non nascondere ciò di cui vai vergognandoti.
Una lettera a settimana ti ha tenuto vivo.
Le hai mandato la conchiglia, per il suo compleanno. Chissà se le è piaciuta.
Ah, la tua Lisbon.  
Scriverle delle meraviglie naturali che occupavano i tuoi occhi era sufficiente per farti immaginare di averla lì con te.
Probabilmente, se lo fosse stata davvero, nemmeno un uragano ti avrebbe portato via da quell'isola. A volte l'hai immaginata, scalza, in canottiera bianca, con il pareo a coprirle le gambe, a camminare per la tua casetta di legno, annaffiando piantine e sorridendo allegra.
Ma non sentirla affianco è stato sufficiente per accendere in te la scintilla che, incendiandosi, ti ha riportato negli Stati Uniti.
Quella donna, Kim, ti aveva fatto pensare. C'erano cose della tua vecchia vita che ti mancavano. C'erano persone di cui non riuscivi più a reggere la lontananza.
Ed ora sei quì, Patrick Jane, che, entrando nella saletta, la vedi di spalle.
Potresti riconoscerla tra mille. Potresti riconoscere il suo odore ed il suo profumo, il suo respiro e la cadenza dei suoi sospiri.
Il suono delle dita che tamburellano sulla sua coscia, le appartiene e te ne rendi conto subito.
Non ha fatto crescere tanto i capelli ma non li ha accorciati.
In una delle tue lettere, quando ti sentivi abbastanza lontano per non venir toccato dalle conseguenze, le hai scritto che ti piacevano come li portava gli ultimi tempi che hai passato a Sacramento. E lei non ha nemmeno lasciato che crescessero un pò.
È dolce.
Sorridi, incredibilmente felice di vederla.
Esclami un "Ehi" facendola voltare con la sedia. Sul suo volto un'espressione di gioia limpida.
Quanto ti piace.
"Ciao" Fa lei, alzandosi.
Ti squadra un momento, lasciando vagare il suo sguardo su di te. "Bella barba." Conclude, scherzando.
Non sapeva che altro dire, sono due anni che non vi vedete, sono due anni che aspettate questo momento.
Si morde il labbro, e tu la guardi incapace di dire nulla.
"Grazie per le lettere." Ti dice infine, e nei suoi occhi vedi una vera luce di gratitudine.
Non resisti, non puoi dopo così tanto tempo, non sei capace di trattenerti un momento di più dal cingerla in un abbraccio, ammettendo quanto ti sia mancata, sia con le parole che con la stretta forte con la quale la costringi a te.
Non sembra dispiacerle...dovrebbe? Anche lei si tiene aggrappata a te con forza, lasciandoti solo immaginare quanto anche tu possa esserle mancato.
Ti senti in paradiso tra le sue braccia, niente a che vedere con le spiagge mozzafiato dell'isola che hai lasciato.
Perché lei è con te.
Your Lisbon. Your Teresa. Your Reese. Your anchor. Your love. Your blue heaven.


Salve a tutti coloro che dopo aver letto le prime righe di questa cosa vomitevole hanno proseguito per leggere le mie note d'autore. Un applauso a voi, sopravvissuti.
Voglio una recensione negativa, questa volta, perché me la merito. Altrimenti vorrà dire che siete troppo buoni/e e non saprò più quando davvero scrivo qualcosa di leggibile.
Saluti.
Per le minacce di morte, rivolgersi alla segretaria che non ho.
  
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