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Autore: ArashiStorm    04/12/2013    1 recensioni
Quello era un mondo di se su cui Haytham Kenway non era solito soffermarsi perché il mondo, io lo sapevo bene, è ciò che hai non ciò che vuoi e ciò che avevo ora, nel giorno del mio compleanno, era solo un amore bruciato in un rogo e un figlio dagli occhi colmi di odio.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Haytham Kenway
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Visto che oggi è il compleanno di Haytham....ecco una journal entry dal suo diario inventata di sana pianta. Spero piaccia anche se angst.


4 Dicembre 1777

 

Mi svegliai presto quel mattino. Le campane delle chiese erano ancora silenziose e dalla finestra non entrava la luce del sole, eppure si vedeva chiaro oltre le tende leggere. Mi alzai e guardai attraverso i vetri. Ovunque neve fresca, ancora immmacolata da segni di ruote e impronte di scarpe, invadeva il mio sguardo. Sotto quella coltre candida vi era l'industriosa Boston dormiente, in attesa di un nuovo mattino pieno di faccende da portare avanti. Faccende come quelle che io stesso, Gran Maestro Dei Templari, tenevo tra le mani. Sapevo bene, per esempio, che li nel mezzo della frontiera, o forse anche nascosto in uno dei vicoli della città, si aggirava il mio peggior nemico. L'Assassino che aveva riportato in auge la confraternita, l'Assassino che i mie subalterni avevano creato, l'Assassino che era nato dal ventre dell'unica donna che avessi mai amato, l'Assassino a cui, un'estate di pochi anni fa, avevo salvato la vita a costo di tradire i miei uomini e il mio stesso Ordine, l'Assassino che altri non era che mio figlio.
Un figlio... in questi mesi, in questi anni, mi ero ritrovato più volte a pensare a lui. Qualunque genitore lo avrebbe visto come un dono del cielo, un regalo da tenere stretto al petto e se le circostanze fossero state diverse lo avrei pensato anche io stesso. Ed invece mi sono trovato davanti un ragazzo ingenuo, che non capisce nulla del mondo che lo circonda e che quel giorno, nella cella della prigione di Bridewell, mi aveva guardato come si guarda solo un nemico. Se solo avessi saputo prima della sua esistenza, se solo Ziio me ne avesse parlato, chissà, forse le cose sarebbe state diverse e ora, in questo 4 dicembre, non sarei stato solo in una stanza di una locanda a guardare fuori dalla finestra. Forse Ziio mi avrebbe svegliato con una palla di neve sul viso e un bacio come regalo di compleanno, mentre Connor si sarebbe affannato per farmi avere una nuova spada o un nuovo cappello.
Sorrisi tristemente.
Quello era un mondo di se su cui Haytham Kenway non era solito soffermarsi perchè il mondo, io lo sapevo bene, è ciò che hai non ciò che vuoi e ciò che avevo ora, nel giorno del mio compleanno, era solo un amore bruciato in un rogo e un figlio dagli occhi colmi di odio.
  
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