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Autore: fulmineo    07/12/2013    0 recensioni
Un rapporto d'amicizia finito a causa sua, una gravidanza imprevista e la paura di perdere qualcuno che per lei è molto importante. Grazie a queste tre cose, Nina Theroux proverà a capire chi e cosa vuole veramente, magari con piccoli aiuti che potrebbero aiutarla a conquistare colei che tanto ama.
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Era una bella giornata a New York e, negli uffici ove il Dottor Lee Rosen lavorava coi suoi cinque Alphas, esseri umani che avevano ciascuno un potere speciale, su casi che nessun tipo di Polizia o Agenzia Federale riusciva a risolvere, si stava tenendo la solita riunione giornaliera.

Rosen, al solito, stava parlando di trovare gli altri Alpha, ma qualcuno non lo stava ascoltando. Infatti Rachel Pirzad, il cui potere consisteva nella Sinestesia, ovvero la capacità di aumentare l'utilizzo di uno dei cinque sensi riducendo a zero gli altri quattro, pareva sovrappensiero "Rachel, tutto bene?" Chiese Bill Harken, ex Agente dell'FBI di colore, il cui potere consisteva nel saper controllare il rilascio di adrenalina, che gli donava forza e resistenza oltre il normale.

"Si si, tutto bene. Ho solo mal di testa."

"Se non ti senti bene dimmelo." Offrì gentile Rosen e Rachel sorrise appena, annuendo col capo.

Ma dopo qualche minuto Rachel s'alzò di scatto e corse fuori dall'ufficio di Rosen "Credo che Rachel stia male. E' pallida e sta male, dobbiamo fare qualcosa prima che stia più male." Disse Gary Bell, ragazzo autistico che disponeva del potere della Trasduzione, ovvero captava frequenze audio, telefono e tv, riuscendo a intercettare telefonate e messaggi cifrati.

"Nina, perchè non vai a vedere come sta?" Rivolse Rosen a Nina Theroux, che aveva come potere l'Iperinduzione, ovvero la capacità di convincere una persona a fare ciò che lei voleva col semplice uso delle parole.

A Nina era sempre piaciuta Rachel e da circa tre mesi si frequentavano, dopo che proprio la mora aveva invitato l'amica a vivere con sè. Probabilmente Rosen l'aveva scoperto, pensò Nina, ma ultimamente le cose fra loro due non andavano bene a causa di Cameron Hicks, l'ultimo Alpha del gruppo, che possedeva capacità motorie molto sviluppate, così come l'equilibrio e la precisione.

La mora uscì dall'ufficio e raggiunse Rachel in bagno "Dio, ma tu stai male sul serio!" Disse subito Nina, avvicinandosi alla castana.

"N-Non avvicinarti." Riuscì a dire Rachel, guardando torvamente Nina, prima di dare nuovamente di stomaco.

Dal canto suo, Nina non capiva, o non voleva capire, il motivo per cui Rachel la respingeva "Perchè?"

"Non voglio che ti avvicini, chiaro? Vattene, lasciami in pace."

"Come vuoi." Disse Nina, avendo rinunciato a capire Rachel "Ma prima o poi dovrai parlarmi."

"N-Non credo proprio." Ringhiò la castana, ansimando profondamente.

Una volta ritornata nell'ufficio di Rosen, a riunione ormai terminata, Nina trovò solo il buon dottore e Bill "Allora? Come sta Rachel?" Chiese proprio Rosen.

"Stava dando di stomaco, non so altro. Mi ha mandata via, ultimamente non mi sopporta più."

Nelle parole di Nina vi erano amarezza e sconforto, perchè lei teneva moltissimo a Rachel, era stata la prima Alpha con cui aveva legato "Posso parlarti un secondo?" Chiese Rosen "Bill, vuoi scusarci un secondo?"

"Certo." Disse l'uomo di colore, lasciando i due da soli.

"Deve dirmi qualcosa in particolare?"

"So che tu e Rachel vi frequentate, non ho nulla in contrario. Però ti prego di rispettare i suoi sentimenti, sai che è molto fragile."

Nina capì subito dove voleva arrivare Rosen "Penso di aver capito."

"Non ne dubito, solo che non riesci a metterle in pratica." Disse l'uomo, severo "Tu ami Rachel?"

"Certo! Mentirei se lo negassi. Perchè?"

"Perchè allora dovresti smettere di ferirla! Pensaci, Nina."

Nina sgranò gli occhi blu cobalto e fece per rispondere, ma entrò Gary, piuttosto trafelato "Dottor Rosen, Rachel si sente male. Rachel mi ha detto di non dire nulla se ci fosse stata Nina, ma non potevo fare finta di niente. Poi si arrabbierà con me, perchè l'ho detto ma..."

"Dov'è?" Lo interruppe Nina "Dov'è, Gary?"

"Devo dirlo solo al Dottor Rosen, non a te, Nina."

"Allora dimmelo!" Disse l'uomo, avanzando e Gary uscì con lui dall'ufficio, mentre la mora si sedette, mettendosi le mani nei capelli.

Bill fissava l'amica, in preda ad una profonda rivoluzione interna e, in un qualche modo, riusciva a capirla, visto che lui era sposato e ci era passato molte volte quando era fidanzato "Coraggio, vedrai che non avrà nulla di grave."

Nina non rispose e, nel frattempo, Hicks era rimasto a tenere compagnia a Rachel, fissandola semplicemente "Cosa le è successo?"

"Non lo so. Stava camminando e, all'improvviso, è svenuta."

"Tu e Gary uscite, devo visitarla. Devo valutare se è il caso di portarla al Pronto Soccorso oppure no."

I due uscirono e Rosen provò subito la pressione alla castana, trovandola molto bassa, così le preparò e le fece un'iniezione di sali minerali, che pian piano la fece riprendere "D-Dottor Rosen... Cosa...?"

"Sei ancora debole, non parlare. Hai perso conoscenza, Hicks ti ha portata qui."

"D-Da lui non voglio più aiuto, anche se dovrebbe essere un amico."

"Lui è un amico. Perchè non dovrebbe esserlo?"

"L-Lui è il motivo per cui non vado più d'accordo con Nina."

Rosen lo immaginava ed annuì semplicemente col capo, prendendo poi un'altra siringa con qualche provetta "Ti faccio un prelievo di sangue e lo analizzerò subito, poi ti faccio sapere. Tu rimani qui, se non hai nulla non ti porto all'ospedale."

Rachel annuì, mentre Rosen le aveva lasciato qualche caramella zuccherata e l'aveva coperta con un lenzuolo, uscendo poi dalla sala ristoro con le provette di sangue da analizzare. Uscito il Dottore entrò Nina, che trovò Rachel quasi addormentata "Come ti senti?"

"Non sono affari tuoi. N-Non lo sono più da un pezzo."

"Vuoi dirmi cosa ti ho fatto? Perchè mi odi così tanto?"

"E me lo chiedi? Dovresti saperlo! Lasciami sola, sono stanca." Disse la castana, chiudendo gli occhi.

"Resto comunque a farti compagnia."

"Fai come ti pare!" Ribadì secca Rachel, voltandosi e dando le spalle a Nina e la castana pianse in silenzio, sotto il lenzuolo.

Rosen tornò un paio d'ore più tardi, Nina era già andata via "Ehi, Rachel. Svegliati, ho i risultati."

La castana aprì gli occhi, stropicciandoseli "Ho qualcosa di grave?"

"No, ma di molto bello!" Ammise l'uomo, sorridendole.

"Di bello? Non capisco, davvero. Cosa intende dire?"

"Sei incinta, Rachel!"

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