Lanciò uno sguardo distratto al corpo inerme giacente ai suoi piedi, circondato da un’aureola di sangue.
La guerra era vinta. Il re di Raggs era morto. Suo fratello era morto.
Si voltò leggermente verso la sua truppa, ordinando di perlustrare il palazzo. Lui decise di rimanere lì.
Le iridi violacee ritornarono quasi inconsciamente su quel corpo, dal quale continuava a fluire del sangue. Imperterrito continuò a scrutare il cadavere, mentre la pozza vermiglia si espandeva, raggiungendo gli anfibi.
L’albino si concentrò sugli occhi smeraldini spenti e spalancati. Parevano quasi fissarlo, beffardi.
Il generale aveva una brutta sensazione: non sarebbe stato facile ottenere l’occhio.