Chapter 1. -A New Life-
“eccoci qua!” esclamò Emma appena le due ragazze sbarcarono dall’aereo
“non mi sembra ancora vero, sto sognando” affermò Alli osservando stupita il paesaggio intorno a lei, la sua espressione era come quella di una bambina il giorno di Natale, incredula per tutti i regali ricevuti e moriva dalla voglia di sapere cosa nascondessero; gli occhi le luccicavano come non mai e sprizzavano allegria, sorridevano..
Appena le due amiche ritirarono i loro bagagli si diressero verso l’uscita, chiamarono un taxi che le portò a quella che sarebbe stata la loro sistemazione per un lungo periodo.
Quell’anno la UCLA non aveva più camere disponibili ma fortunatamente Allison ed Emma trovarono un alloggio non poco distante dall’università e che si affacciava sul mare. Era un alloggio piccolo, ma comunque abbastanza spazioso da ospitare le due giovani studentesse… Era molto accogliente e adatto a loro, l’ingresso portava a un corridoio lungo il quale dalla parte sinistra si trovavano le due camere, molto luminose, e dalla parte destra un bagno e una cucina talmente piccola che non c’era posto per un tavolo su cui mangiare… La cosa bella, però, è che in fondo a questo corridoio vi era una sala di vecchio stile con delle porte finestre che portavano a un terrazzo non esageratamente grande e successivamente alla spiaggia.
Sistemate le loro cose, Emma ed Allison si recarono all’università per ritirare alcuni moduli da compilare, gli orari delle lezioni e la lista dei libri da comprare.. Finite le loro faccende decisero di pranzare e successivamente andare a riposarsi siccome il lungo viaggio aveva causato loro molta stanchezza.. Si fece notte quando Allison sentì squillare il telefono, con voce molto confusa rispose:
“non mi sembra ancora vero, sto sognando” affermò Alli osservando stupita il paesaggio intorno a lei, la sua espressione era come quella di una bambina il giorno di Natale, incredula per tutti i regali ricevuti e moriva dalla voglia di sapere cosa nascondessero; gli occhi le luccicavano come non mai e sprizzavano allegria, sorridevano..
Appena le due amiche ritirarono i loro bagagli si diressero verso l’uscita, chiamarono un taxi che le portò a quella che sarebbe stata la loro sistemazione per un lungo periodo.
Quell’anno la UCLA non aveva più camere disponibili ma fortunatamente Allison ed Emma trovarono un alloggio non poco distante dall’università e che si affacciava sul mare. Era un alloggio piccolo, ma comunque abbastanza spazioso da ospitare le due giovani studentesse… Era molto accogliente e adatto a loro, l’ingresso portava a un corridoio lungo il quale dalla parte sinistra si trovavano le due camere, molto luminose, e dalla parte destra un bagno e una cucina talmente piccola che non c’era posto per un tavolo su cui mangiare… La cosa bella, però, è che in fondo a questo corridoio vi era una sala di vecchio stile con delle porte finestre che portavano a un terrazzo non esageratamente grande e successivamente alla spiaggia.
Sistemate le loro cose, Emma ed Allison si recarono all’università per ritirare alcuni moduli da compilare, gli orari delle lezioni e la lista dei libri da comprare.. Finite le loro faccende decisero di pranzare e successivamente andare a riposarsi siccome il lungo viaggio aveva causato loro molta stanchezza.. Si fece notte quando Allison sentì squillare il telefono, con voce molto confusa rispose:
“finalmente Alli! Mi stavo preoccupando, meno male che ti avevo raccomandato di chiamarmi non appena saresti arrivata!”
La ragazza si alzò di scatto e si scusò con la madre “scusa davvero mamma, ma abbiamo avuto un sacco di cose da fare e siccome eravamo stravolte per il viaggio ci siamo messe a dormire.. Ah e ti sei dimenticata del fuso orario, qua è notte!”
“tesoro avevi solo da chiamarmi subito.. Ti lascio dormire ora e fatti sentire, un bacio tesoro”