Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: irwin_wife    10/12/2013    0 recensioni
Tratto dalla storia:
Ero li che lo guardavo, non so perché mi trovassi li, in quel preciso momento. Ma io ero lì.
-Che vuoi?-
Mi chiese abbastanza irritato dalla mia presenza. Mi strinsi nelle spalle e abbassai lo sguardo.
-Che vuoi?-
Richiese urlandomi in faccia. Non resistetti e lo abbracciai.. non ebbe la reazione che mi aspettavo. Lei: Una ragazza fragile e facile da manovrare all'apparenza, ma dentro di se ne sta subendo troppe Lui: Un ragazzo freddo e indipendente all'apparenza, ma dentro nasconde un cuore grande
Entrate se vi ho incuriosito. Lasciate anche una piccola recensioncina se vi fa piacere e ditemi cosa ne pensate, visto che è la mia prima ff:)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Cosa ci fai tu qui?- Diciamo in coro io e Austin guardandoci l'un l'altro. -Mancavano alcuni professori e ci hanno mandato a casa prima, tu?- Mi chiede lui lanciando il suo zaino della eastpack sul vano scale. Poi si butta in divano e appoggia i suoi piedi sul puf togliendosi le scarpe. -Allora?- Mi richiede impazziente, facendo segno di sedermi accanto a lui sul divano. E ora cosa gli dico? Posso solo dirgli una cosa, la verità con indifferenza. -Non sono andata a scuola.- Rispondo d'unfiato senza guardarlo. Lo sento fare una risatina e togliere i piedi dal puf per appoggiare i gomiti sulle sue ginocchie. -Non ti facevo così trasgressiva... E per quale motivo avresti saltato la scuola?- Mi richiede guardandomi. Incrocio il suo sguardo per un attimo perdendomi nei suoi occhi, ma poi lo sposto subito. -Ma gli affari tuoi?- Sbotto irritata alzando gli occhi al cielo. -Io ti consiglio di dirmelo.- Dice con aria superiore facendo una strana smorfia. -Perché?- Inizio ad agitarmi e innervosirmi. -Be', potrei dirlo a tua madre... lei non lo sa, dico bene?- Risponde sempre con quel suo solito sorrisetto, che mi sta preoccupando seriamente. Però ha ragione, mamma non lo sa e non lo deve sapere, o sono guai. Però non mi va affatto bene che mi ricatti, no, proprio no. -Oh, tu non lo faresti. Non mi puoi ricattare..- -E chi ti dice di no?- Merda. E ora che si fa? -Se ti dico perché non sono entrata a scuola tu prometti di non ricattarmi?- -Può darsi...- -Okay. Non sono entrata a scuola perché.. prima che suonasse la ricreazione mi sono fermata a chiacchierare con.. be' affari miei con chi mi sono fermata, ma poi non mi sono accorta che era suonata la campana della seconda ora e io non avevo la giustificazione per entrare, tutto qui.- Mi guarda come se avessi appena detto qualcosa di interessante, cosa che non ho affatto detto. -Oh.. interessante.- Borbotta per poi scoppiare a ridere. La sua risata è stupenda, e contaggiosa, infatti rido anche io. -Ti va se andiamo a prenderci un frullato?- Mi chiede. Annuisco e lo vedo alzarsi e andarsi a prendere le scarpe. Se le mette e lo stesso faccio io. Poi prendiamo i nostri giubbini e usciamo. Passeggiamo per un po' e poi arriviamo davanti ad una pasticceria. E' la mia pasticceria preferita da sempre. Ha le pareti color panna, una tendina turchese e due tavolini fuori. Ci venivo ogni sabato pomeriggio con papà, a volte prendevo un frullato al mango o mangiavo la solita pastina al cioccolato. Era il nostro modo di staccarci dal mondo in quel piccolo paradiso fatto di dolci e frullati. Non ci sono più entrata dalla morte di papà e sorrido ai ricordi passati lì dentro. Mi avvicino all'entrata accompagnata da Austin. Entriamo e Gloria, la gentile nonnetta che fa da cassiera è la stessa di sempre. Quando mi vede entrare fa un sorriso a trentadue denti. Forse mi ha riconosciuta. -Amy, tesoro da quanto tempo!- Dice abbracciandomi forte. Sorrido anche io. -Come sta la mamma? Oh ma come ti vedo cresciuta! Stai benissimo!- Chieda a raffica. -Gloria, calma. Allora mamma sta bene e grazie mille per tutti i complimenti, ti trovo bene anche io.- -Grazie cara.- Sorride, poi si accorge di Austin e mi lancia un'occhiolino. -E questo giovanotto chi è? E' il tuo fidanzato?- Continua Gloria andando verso Austin che stava ridendo per l'accoglienza che mi ha fatto la nonnetta. -Oh no, no.Gloria non è il mio fidanzato!- Dico arrossendo. -Peccato. E' molto carino. Comunque cosa vi serve?- Austin arrossisce e ringrazia la vecchietta, mentre io gli chiedo due frullati, uno al mango per me l'altro alla fragola per il moro che mi accompagna. Prendiamo i frullati e paghiamo, poi decidiamo di fare una passeggiata al parco. Dove giochiamo con un cagnolino di un nonnetto che si era addormentato su una panchina. Ritorniamo a casa verso le sette e ceniamo. Infine ci guardiamo un film sul razzismo “Il sapore della vittoria” e ci addormentiamo sul divano. SPAZIO AUTRICE: Rieccomiiiiiiii!! allora vi piace questo capitolo?!? Fatemelo sapere con una recensione :)) Infine mi scuso per il ritardo ma ho aspettato le tre recensioni e anche se l'ultima era un commento breve, ne sono contenta lo stesso! Anche se preferisco le recensioni.. a presto e recensite!
  
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