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Autore: Princess_Mars    12/12/2013    6 recensioni
Scritta al solo scopo di farvi sorridere parla di un incantesimo... che questa volta si rivela essere molto divertente e per nulla pericoloso... Cosa succederebbe se un abitante di Tokio, amico di Usagi fosse ipnotizzato da un magico sortilegio?
E se il personaggio in questione fosse Ubaldo??
N.B. : Ho usato i nomi dell’adattamento italiano; questa storia l’ho scritta tempo fa... spero vi piaccia!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve a tutte mie carissime lettrici. Eccomi qui con una nuova piccola fan fiction. È una shot a carattere comico.
Scritta al solo scopo di farvi sorridere parla di un incantesimo... che questa volta si rivela essere molto divertente e per nulla pericoloso... Cosa succederebbe se un abitante di Tokio, amico di Usagi fosse ipnotizzato da un magico sortilegio?
E se il personaggio in questione fosse Ubaldo??
N.B. : Ho usato i nomi dell’adattamento italiano; questa storia l’ho scritta tempo fa... spero vi piaccia!
Ps: la parte inerente alla “sfida” che racconta il duello è scritta al tempo presente; l’ho fatto di proposito, come a raccontare una vera e propria gesta sportiva.
Buona lettura!

 

 

Perlina aveva nuovamente disobbedito agli ordini della sua mamma, la regina delle fate del pianeta dell’amore ed era uscita dal Regno di Venere per volare indisturbata per lo spazio stellato.

Amava volare libera per le galassie, girare attorno al sole stando comunque attenta a non scottarsi, fare visita agli altri pianeti del sistema solare e spesso si fermava sulla Luna e osservava con sguardo triste e sconsolato le rovine del Regno Argentato, ormai decaduto millenni prima.

Quel giorno decise di volare nei pressi della Terra perché era curiosa di vedere come fossero gli abitanti di quel pianeta tutto blu che nelle Galassie si diceva fosse il più bello dell’Universo intero.

Si diresse a tutta velocità verso di essa svolazzando con le sue piccole alette dorate.

Da vicino sembrava ancora più bella e maestosa.

Con rapido gesto delle manine fece un piccolo applauso a quello spettacolo, ma con un brusco movimento del braccio sinistro fece precipitare la sacchetta di seta che aveva legata al collo che precipitò dritta verso il pianeta Terra.

La piccola Perlina si portò le mani alla bocca, conscia di aver combinato un guaio, ma fischiettando fece marcia indietro tornando al suo pianeta.

Dopotutto non era un danno irreparabile, nel giro di qualche giorno tutto si sarebbe risolto.

Il problema era solo ciò che sarebbe successo in quei giorni!

La piccola sacchetta intanto precipitava a grande velocità verso la Terra e nell’impatto con il vento si aprì e il suo contenuto cadde sulla città.

Essa conteneva una speciale polverina che si fabbricava soltanto sul pianeta Venere, regno della luce e dell’amore.

Questa polverina magica se posata su un essere umano faceva in modo che “il malcapitato” si innamorasse perdutamente e a prima vista della prima persona che passava, uomo o donna che fosse. Beh anche se l’incantesimo sarebbe durato poco tempo, si preannunciava proprio un bel problemino per chi ne restasse colpito!

 

Un buffo ragazzo, dai capelli castani, con dei grandi occhiali e di statura piuttosto bassa camminava allegramente per i cortili della scuola.

Alzò gli occhi al cielo per ammirare la splendida giornata di primavera che era appena iniziata, quando all’improvviso starnutì.

 

“Maledette allergie! – disse prendendo un fazzolettino di stoffa bianca dalla tasca dei pantaloni della divisa scolastica.”

“Ciao Ubaldo” – lo salutò una bella ragazza dai lunghi codini biondi

“Oh Bunny, ciao!” disse ricambiando il saluto.

 

E in quell’istante qualcosa nel cuore di Ubaldo si mosse.


“Cosa fai imbambolato?”

“Oh niente mia cara!” rispose Ubaldo guardandola negli occhi

“MIA CARA???” – esclamò Bunny incredula.

 

Ubaldo camminava per i corridoi della scuola, con la testa fra le nuvole e il cuore che palpitava. Non si era mai reso conto di quanto fosse bella Bunny. Si in passato aveva una cotta per lei, ma adesso era tutto diverso.

Adesso si era reso conto che dentro di se, stava provando sensazioni mai provate, un calore che avvolgeva il suo cuore e lo coccolava dolcemente regalandogli un piacevole benessere.

Si lui si era innamorato di quella ragazza, dai buffi codini biondi, un po’ pasticciona e capricciosa ma al contempo sensuale e bella, cosi bella da avergli rapito l’anima e il cuore che lui le avrebbe donato per il resto della vita.

Continuò a fissarla per tutta la durata della lezione, non curandosi dei continui richiami del professore, che lo graziò dalla punizione soltanto perché era tra i migliori della classe, sempre dopo Amy ovviamente.

Dal canto suo Bunny si sentiva a disagio, e spesso si girava constatando che Ubaldo la stesse fissando insistentemente, come ipnotizzato.

 

“Ma cosa vorrà da me!” si disse a voce bassa

“Che succede Bunny?” le chiese Marta, sua compagna di banco

“È da quando sono iniziate le lezioni che Ubaldo non la smette di fissarmi. Stamattina l’ho incontrato per i cortili della scuola e mi ha salutata chiamandomi “mia cara””.

“E allora?”

“Beh, non è da lui e poi mi sorrideva in maniera strana!”

“Beh in effetti con quella faccia fa un po’ paura!” – commentò Marta imitando l’espressione di Ubaldo e soffocando una risata

“Marta, non è bello prendere in giro le persone!” – la ammonì Bunny, ma anche lei stava cercando di non ridere

 

La campanella segnò l’inizio della tanto desiderata paura pranzo. Bunny, Marta, Amy e Morea uscirono dall’aula per dirigersi a pranzare sotto un albero di ciliegio situato nel cortile della scuola. Era l’ideale  pranzare sedute sul prato fresco appena tagliato, coccolate dalla leggera brezza primaverile di metà aprile e godersi il cinguettio dei cardellini che intonavano un canto in onore della primavera.

Il paesaggio era fantastico, non c’era una nuvola in cielo e la giornata era calda.

“Avrei preferito andare al lago con il mio Marzio oggi!” – sbuffò Bunny mentre sedeva sul prato.

“E quando mai tu non vuoi stare con Marzio!” – commentò Marta

“Cosa c’è sei invidiosa per caso?” – ruggì Bunny mettendo sulle gambe il pranzo che la sua mamma aveva preparato per lei

“Come sei suscettibile, che ti è accaduto?” – le chiese Amy

“Ve lo dico io! Ubaldo è da stamattina che non le leva gli occhi di dosso!”

Le amiche risero di gusto, sapevano che un tempo Ubaldo era cotto di Bunny e questa cosa la metteva parecchio a disagio.

 

All’improvviso si sentì una mano sulla spalla e vide avvicinarsi a lei una rosa rossa fresca, appena colta.

Bunny sorrise, si girò e con suo malcontento si trovò Ubaldo che le chiese in maniera spregiudicata se poteva unirsi a lei e le sue amiche per il pranzo.

Senza nemmeno darle il tempo di risponderle si sedette accanto a lei e scartò il suo pasto.

Con le bacchette prese un gamberetto fritto e lo offrì a Bunny portandoglielo alla bocca.

“Uby, ma che cosa stai facendo???”

“Mi hai chiamato Ubi! Allora vuol dire che provi qualcosa per me! Oh come sono felice! Ti prego accetto questo gamberetto fritto in segno del nostro amore che è nato oggi e ....”

“Hey, hey! Frena! Ubaldo ma cosa ti prende?” – gli chiese Bunny che era arrossita come un peperone mentre le amiche se la ridevano alla grande.

“Oh Bunny io sono cotto di te! Ma hai ragione un vero principe deve conquistare la sua principessa lottando, ma Ubaldo ce la farà! A te piacciono i Milord? E io diventerò un Milord per te, mia amata donzella dai capelli dorati!”*

 

E cosi dicendo lasciò il pranzo e andò via blaterando da solo.

Le amiche scoppiarono in una fragorosa risata, Marta stava soffocando e si manteneva la pancia con le mani!

Bunny rossa in viso non sapeva dove mettere la faccia, poiché Ubaldo aveva gridato come suo solito e gli altri studenti si erano girati verso di loro sorridendo divertiti.

 

“U... Ubaldo, ha.... ha lasciato il suo pranzo!” – disse Marta ormai senza fiato

“Beh io non butto via nulla!” – commentò Bunny portando alla bocca i deliziosi manicaretti che Ubaldo aveva preparato per pranzo – “Dopo tutto li ha preparati per me!”

 

“Bunny sei incorreggibile!” – esclamarono in coro le sue amiche

Finite le lezioni andarono come sempre in sala giochi, dove ad aspettarle c’era Marzio con Moran.

Bunny corse incontro il suo ragazzo felice di vederlo finalmente, lui l’accolse tra le sue braccia accarezzandole i capelli.
“Marzio, meno male che ci sei tu...”
Marzio la guardò incredulo.

Seguite da Rea che confabulava con Marta entrarono anche le altre, rosse in viso che non la smettevano di ridere.

Bunny era furibonda, non solo quel nanerottolo la corteggiava, adesso le sue amiche l’avrebbero presa in giro per tutta la vita!

Meno male che Chibiusa era tornata nel futuro, altrimenti avrebbe dovuto sopportare anche lei, e la sua perfidia non aveva limiti.

Rea scoppiò a ridere come una matta, tanto da far girare Bunny che fissava Marta in modo cagnesco.

Si rifugiò tra le braccia di Marzio che stralunato guardava le quattro ragazze ridere a crepapelle!

Moran si intromise:

“Ragazze ma si può sapere cosa è accaduto? Voglio ridere anch’io!!!”- sbuffò

Amy che era la più seria gli rispose:

“Oggi Ubaldo ha fatto una dichiarazione d’amore a Bunny!” – poi scoppiò a ridere di nuovo

“Chi è Ubaldo?” – chiese Marzio leggermente infastidito. Come osavano sedurre la sua Bunny?

 

Di tutta risposta Moran scoppiò in una fragorosa risata unendosi a quelle delle ragazze

“Bunny? Allora?”

“È lo perdente della classe,anzi no che dico della scuola! Te lo ricordi? Il tizio con quegli occhiali strani?”

“Ah.. capisco!” – commentò Marzio che non poté trattenere un sorriso divertito.

“Presa in giro dai miei migliori amici e dal mio fidanzato! Perfetto! La prossima volta che arriva un nemico vi lascio morire tutti!”

“Dai Bunny non te la prendere, era solo per ridere.”

“Ridere alle mie spalle, bel fidanzato che sei! Volevo proprio vedere se si fosse trattato di Seiya, se avessi riso ancora!” Marzio inghiottì il rospo dopo averla guardata in modo torvo, poi ritornò calmo, dopotutto se l’era cercata quella piccola frecciatina.

“Dai, scusa! Mi faccio perdonare e stasera ti porto a cena e poi al cinema. Che ne dici?” – le disse mentre le stringeva le spalle

“Va bene...” rispose arrossendo. Non riusciva mai a dire no a quel ragazzo che tanto amava

“E se viene da te a infastidirti interverrò io, contenta?”

“Si!!!” – esclamò felice mettendogli le braccia al collo

“Il bello è che ha detto che si trasformerà in un vero Milord per lei!” – continuò Marta sempre più divertita

“Marzio, ho paura che tu abbia un rivale!” – gli disse Rea

“Ma come fa a sapere dell’esistenza di Milord???” – chiese Marzio incredulo e un po’ preoccupato
“Ricordi un paio di anni fa? Quando ancora mi prendevi in giro?”
“Certo” – disse sorridendo divertito
“Era impazzito e per corteggiare me e Nina si travestì da Milord, perché una volta gli dissi che il mio uomo ideale era lui...”

“Ora capisco...” concluse Marzio per poi ridere a crepapelle con Moran e le altre.
Alla fine Moran spezzò le risate: “Scusate... ma chi è questo Milord?”
All’improvviso tutti si ricordarono di avere qualcosa da fare lasciando Moran con il suo interrogativo che, non badando agli amici, fece spallucce e tornò al lavoro.

Nel frattempo, Ubaldo era nella sua stanza, stava provando uno smoking nero, con un ampio mantello.

Si esibiva in diverse posizioni e mosse. Provava gesta eroiche, ingrossava la voce e gonfiava il petto.

Si guardò bene e soddisfatto di se, prese il cilindro che aveva poggiato sullo sgabello di fianco lo specchio e uscì dalla sua camera.

 

Marzio aveva appena lasciato Bunny sotto casa sua, le aveva dato un piccolo bacio sulle labbra ed era andato via dicendole che si sarebbero visti quella sera stessa.

Felice come una Pasqua, senza più pensare a ciò che era successo a scuola, saltellò verso la porta di casa.

Ma qualcosa le sfiorò il viso. Avvertì un’ombra dietro di se. Spaventata si girò, pronta ad impugnare la spilla magica e trasformarsi se si fosse trattato di un nemico.

Con gioia o delusione, dipende dai punti di vista scoprì che era soltanto Ubaldo, che aveva segnato il suo arrivo lanciando un gamberetto fritto.
Un po’ come faceva Milord con le sue rose.

 

Era salito sul cancello e si reggeva in equilibrio con le mani.

“Ubaldo, ma cosa fai?”– gli chiese Bunny con l’espressione di chi non avrebbe mai voluto trovarsi in quella situazione.

“Ti sbagli, ora il mio nome è Ubaldo-Milord e ti conquisterò usando i miei speciali gamberetti fritti!”

 

Con un balzo Ubaldo saltò giù, ma il mantello restò impigliato al cancello che si strappò a metà e lui sbatte violentemente la faccia per terra.

Con le lacrime agli occhi, si accarezzò il naso sanguinante, ma questo non lo fermò dal carteggiare la donna di cui si era innamorato.

Le cinse la schiena con il braccio e tentò di darle un bacio sulla guancia, ma prontamente Bunny si difese prendendolo a schiaffoni.

“Ubaldo? Ma sei impazzito?”

“Dai, non fare la preziosa e andiamo a bere qualcosa assieme, che ne dici, biondina?”

“Dico che tu sei impazzito, e comunque la mia risposta è NO! Io sono felicemente fidanzata, quindi sei pregato di sloggiare!”

“Forza piccola, ti porto anche al mare cosi ci divertiamo un po’ tra le onde!”

“Ma sei sordo? Ho detto no, non ho nessuna intenzione di uscire con te. Ho il ragazzo, devi finirla! FILA VIA”

“Io ti conquisterò e stasera dopo il tramonto sfiderò il tuo ragazzo! Io Ubaldo Milord duellerò con il tuo fidanzato per conquistare il tuo amore!” – pronunciando la parola fidanzato con espressione di sufficienza”

“Tu sei tutto pazzo!” – disse Bunny aprendo la porta di casa.

Ubaldo la fermò mettendole una mano sul polso.

“Pazzo di te ..... Ma che belle mani che hai, che belle dita... starebbero bene intrecciate tra le mie”

“Questo è troppo!” – di tutta risposta Bunny prese la sua cartella e gliela sbatté sulla testa, aprì la porta e rientrò in casa sbuffando.

 

Ubaldo estasiato dalla violenza della sua amata, si sedette sul marciapiede attendendo l’arrivo di Marzio. 


La sfida:

 

Erano le otto di sera, il sole era ormai tramontato e stava dando spazio alle stelle e alla luna, che quella sera era piena.

Bunny finì di sistemarsi per il suo appuntamento con Marzio, diede un ultimo occhio allo specchio, sorrise compiaciuta, uscì dalla camera, scese le scale e dopo aver salutato la mamma uscì di casa.

Sbuffò malamente non appena vide che Ubaldo era rimasto tutto il pomeriggio sotto casa sua, seduto sul marciapiede.

Il suo intento ormai era incontrare questo famoso Marzio, il ragazzo che aveva rapito il cuore alla sua amata.

Il motore di una macchina si sentiva in lontananza. Marzio stava arrivando, Ubaldo si pose avanti Bunny che nel frattempo aveva lo sguardo rassegnato e aveva chinato la testa verso il basso tenendo le braccia conserte sul petto.

Con quel costume di Milord sembrava ancora più buffo ma ancora si domandava dove avesse mai potuto trovarlo uguale a quello del suo Marzio.

Finalmente l’auto arrivò e Bunny corse dal suo amato, quando Ubaldo la fermò.

“Fermati Amore mio!  Non vedi che questo bruto non ti merita?”

“Ora sto davvero perdendo la pazienza! Ubaldo adesso basta, stai esagerando!” –

“Ubaldo Milord, per favore! – poi rivolgendosi a Marzio – E tu, se hai il coraggio scendi da quella macchina!”

 

Marzio, sospirando annoiato, aprì la portiera e scese dalla macchina e guardò dall’alto del suo metro e ottantacinque centimetri di altezza Ubaldo, che a malapena era alto quanto Bunny.

Ubaldo si fece blu dalla paura non appena Marzio gli si avvicinò con aria interrogativa.

Il ragazzo occhialuto non sapeva che fare, si sentiva a disagio ma quando Marzio prese Bunny per la mano e la portò verso di se lui disse:

“Hey aspetta, bell’imbusto!”

“Cosa c’è?” – rispose Marzio con la sua solita calma, ma era evidente che stava perdendo la pazienza, Ubaldo stava diventando davvero insopportabile.

Da un lato Bunny era felice, le piaceva essere contesa tra due ragazzi e pensava che sarebbe stato più bello se ci fosse stato Seiya che al contrario di Ubaldo, era davvero affascinante e Marzio avrebbe avuto davvero paura di perderla.

Mentre nella sua mente immaginava i due mori che combattevano per lei, vestita da principessa del medioevo Ubaldo e Marzio stavano litigando animatamente.

All’improvviso, una piatto volò dal balcone di casa Tsukino che colpì sulla nuca Ubaldo che perse l’equilibrio e cadde di mento per terra.

“Finite di fare baccano!!!” – urlò il padre di Bunny mentre Ilenia cercava di calmarlo

“Scusa papà, Ubaldo se ne stava per andare...”-
“Salve signor Tsukino!” – salutò Marizio
“Ciao Marzio!!!” squittì la madre di Bunny
“Buonasera!” – rispose il padre da sempre geloso di sua figlia.

Trattenendo le risate Bunny e Marzio salirono in auto, ma Ubaldo corse davanti la macchina e con le braccia e le gambe divaricate occupò la strada!

“Fermi!!!”

“Cosa vuoi ancora?!” – chiese Marzio ormai al limite della pazienza

“Ti sfido  a duello!”

“Cosa??”

“Hai capito bene! Hai paura per caso???”

“Certo che no!” - ridacchiò

“Bene allora procurati un costume simile al mio e vediamoci alle dieci di questa sera al parco! Ti sfiderò con i miei gamberetti fritti!”

Detto questo corse via urlando qualcosa che sembrava essere “Ubaldo – Milord trionferà!”

Bunny prese il sailorfono e raccontò alle amiche ciò che era accaduto.

Ovviamente il racconto suscito l’ilarità di tutte che decisero di assistere all’incontro.

Marzio che non si concedeva a queste buffonate, si convinse solo dopo che Bunny lo pregò e gli promise che si sarebbe messa a studiare con più impegno matematica. E poi se non si fossero sfidati non l’avrebbe più finita.

Finì con l’accettare e sbuffando si avviò al santuario.

 

Arrivata l’ora stabilita, Marzio si trasformò in Milord e attese seduto su una panchina l’arrivo di Ubaldo.

Puntuale arrivò il suo sfidante.

Morea, cercando di soffocare le risa, fece da arbitro e diede inizio all’incontro.

Primo Round:

Ubaldo attacca Milord spingendolo, ma prontamente il bello si sposta facendolo cadere per terra.

Ma Ubaldo rialzatosi in piedi cerca di attaccare Milord alle spalle, spingendolo nuovamente, Milord perde l’equilibrio ma riesce a restare in piedi e non cadere.

Ubaldo estrae allora dalla giaccia un bastone simile a quello di Milord e lo sfida a duellare.

Milord prende il suo ma appena colpito quello di Ubaldo, vede che si piega in due. Il bastone di Ubaldo era fatto di liquerizia.

Le ragazze risero in silenzio, si bloccarono con molta fatica... dovevano restare serie.

Con un colpo secco Milord colpisce il bastone di liquerizia di Ubaldo che si spezza in due.

Fine primo round:

 

Dopo cinque minuti inizia il secondo round:

Ubaldo insegue Milord per attaccarlo con i gamberetti fritti, ma Milord che è più agile inizia a saltare sugli alberi, le panchine, i pali della luce. Ubaldo allora si ferma, estrae due molle dalla giacca, le attacca sotto la suola delle scarpe e inizia a saltellare. Il ragazzo è impacciato, sbatte la faccia un po’ ovunque e comincia a girare su se stesso sotto lo sguardo esterrefatto di Milord. Mentre Ubaldo continua a girare su se stesso Milord si siede su una panchina sbadigliando.

Ma Ubaldo vedendo la scena si innervosisce e parte alla carica, aiutato dalle molle saltella verso Milord che continua a guardarlo a bocca aperta e cosi Ubaldo approfitta per avvicinarsi a lui e ficcargli nella bocca una decina di gamberetti fritti, rischiando di farlo soffocare.
Il bello sputa tutto e guarda con odio Ubaldo che ride vittorioso.

Fine secondo round:

 

Dopo altrettanti cinque minuti inizia il terzo e ultimo round.

Milord si scrocchia le dita e guarda con odio Ubaldo che inizia a saltellare da una parte all’altra grazie all’aiuto delle sue molle.

Saltellando Ubaldo lancia altri gamberetti addosso a Milord che pensa:

“Ma quanti ne avrà preparati???” –

Allora Milord con il suo bastone, colpisce i gamberetti di Ubaldo che finiscono per terra attirando alcuni gatti randagi pronti a divorarli in pochi minuti.

Ma non è finita: Ubaldo fa segno con un dito di aspettare un secondo. Corre verso una panchina, sempre con le sue molle, e caccia da un grosso scatolone una specie di macchina, simile a quelle che usano i tennisti per allenarsi.
Inizia così a sparare contro Milord che deve schivare i gamberetti fritti che arrivano a una velocità impressionante!

E mentre spara urla: -“Gamberetti fritti azione!!!

Salta a destra, salta a sinistra, schiva, colpisce con il bastone ma alla fine si ferma e dalla giacca estrae una rosa.”

Con la rosa tra le dita prende la mira e la lancia in direzione di Ubaldo che viene colpito sulla fronte.

Ubaldo lascia cadere il fucile “spara gamberetti” e cade per terra, piangendo e dimenandosi.

 

Morea sentenziò ridendo la fine dell’incontro dichiarando Milord il “vincitore” della gara.

All’improvviso Ubaldo si sentì come nuovo. Era l’effetto della polverina d’amore che fortunatamente era finito.

Ancora per terra vide Milord avvicinarsi a lui e spaventato urlò e tentò di scappare via ma alzandosi in piedi non si ricordò di avere le molle attaccate e saltellando malamente andò via sbattendo contro ogni palo che incontrava per strada!

 

Marzio stava per sciogliere la trasformazione ma Bunny lo fermò.

“Bunny cosa c’è?”

“Ecco vedi...”

“Dimmi” – le disse sorridendo

Le altre che già avevano capito girarono i tacchi

“Noi povere single andiamo via! Buonanotte piccioncini!” – disse Rea sospirando

 

Milord e Bunny risero

“Devo dare il premio al vincitore!” – mormorò Bunny arrossendo

“Sei tu il mio premio” – le disse dolcemente

“Milord vorrei che mi baciassi mascherato come lo sei adesso avvolgendomi nel tuo mantello” – disse in un fiato arrossendo in volto e abbassando la testa.

 

Milord avvolse Bunny nel suo mantello, le prese il viso con due dita e le sorrise.

Bunny sorrise a sua volta, chiuse gli occhi.

E al chiaro di luna i due si scambiarono un dolce bacio.
“Marzio...”
“Dimmi...”
“Ma se al posto di Ubaldo ci fosse stato Seiya?”
Non rispose, ignorando la domanda della fidanzata.
“Dai tesoro... rispondi!”
“Secondo te?”
“Ti saresti arrabbiato?”
“E’ il minimo...”
“Ma perché Seiya è un ragazzo affascinante...?”
“Come, prego?”
“No... ecco... volevo dire...”
“Fatti portare a cena da lui allora...”
“Dai tesoro, stavo solo scherzando...” ridacchiò stringendosi al suo Marzio.

 

E Ubaldo??

Ubaldo intanto si era dimenticato di ciò che era accaduto perché era sotto incantesimo, riuscì ad arrivare a casa, ma fece un salto più alto e finì sul ramo di un albero impigliandosi con il mantello e incastrando le molle su alcuni rametti e li passò la notte ululando e piangendo disperato.

 

Fine!

 

   
 
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