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Autore: Miss Kon    14/12/2013    1 recensioni
“Credevo fossi già partito per tornare a Tokyo” commentò, fermandosi.
“Parto tra poco, ma mi sono ritrovato fortunatamente con un po' di tempo libero e visto che immaginavo ti stessi allenando ne ho approfittato per farti una saluto”
A quelle parole le guance della giovane Hyuga presero una tonalità vistosamente rossa, che la ragazza cercò di nascondere con la sciarpa.
“Gr-grazie” balbettò vagamente imbarazzata e lusingata da quella gentilezza.
Lui sorrise.
“Dimmi è questo fine settimana la gara?”
Hinata annuì, tornando con la mente all'ultimo salto, dove aveva sbagliato l'atterraggio.
In quanto candidata per le nazionali un errore del genere le sarebbe stato fatale e, mortificata da questa constatazione, chinò il capo.

Piccola HinataxItachi, enjoy ♥
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Hinata Hyuuga, Itachi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Eeeee eccoci qui!
Una piccola ItachixHinata perché un po' di sano crack pairing fa sempre bene! u.u
Niente, questa coppia la adoro quindi perché non dedicarle una piccola one-shot AU?
Colgo poi l'occasione per dedicarla a una mia amica che so adorare questa coppia ♥
Detto ciò: spero vi piaccia, andate e leggete mie cari (se possibile commentate anche, su non siate tirchi ♥)







Little secrets.



Piroettò un paio di volte su sé stessa, alzandosi un po' da terra per lo slancio preso.
Atterrò perfettamente, spostando la gamba sinistra indietro a descrivere con il piede un semicerchio e allargò le braccia. Tenne alcuni istanti quella posa, che la faceva sembrare un cigno che aveva appena spiegato le ali, poi raddrizzò la schiena e muovendo veloce le gambe diede un paio di colpi, così da avanzare ancora sul ghiaccio.
Piroettò di nuovo, questa volta però atterrando un po' più incerta.
L'espressione, fino ad allora rimasta concentrata, si intristì. “Pattini splendidamente come sempre, Hinata”
Una voce, gentile e conosciuta, la colse di sorpresa facendola soprassalire.
Si voltò, stringendosi un po' tra le spalle a causa del freddo che, ora che si era fermata, si faceva sentire di più.
“Itachi-kun!” trillò sorpresa, mentre il vapore si condensava fuori dalle sue labbra.
Il moro le sorrise e si poggiò con i gomiti sul bordo della pista mentre lei, pattinando leggera sul ghiaccio lo raggiunse, mentre le guance guadagnavano una tonalità più intensa.
“Credevo fossi già partito per tornare a Tokyo” commentò, fermandosi.
“Parto tra poco, ma mi sono ritrovato fortunatamente con un po' di tempo libero e visto che immaginavo ti stessi allenando ne ho approfittato per farti una saluto”
A quelle parole le guance della giovane Hyuga presero una tonalità vistosamente rossa, che la ragazza cercò di nascondere con la sciarpa.
“Gr-grazie” balbettò vagamente imbarazzata e lusingata da quella gentilezza.
Lui sorrise.
“Dimmi è questo fine settimana la gara?”
Hinata annuì, tornando con la mente all'ultimo salto, dove aveva sbagliato l'atterraggio.
In quanto candidata per le nazionali un errore del genere le sarebbe stato fatale e, mortificata da questa constatazione, chinò il capo.
Itachi, accortosi del cambio di umore, le accarezzò il volto e la guardò negli occhi.
“Andrà benissimo, vedrai che sarai splendida”.
Hinata arrossì nuovamente e questa volta la tonalità del suo voltò sfiorò il paonazzo, cercando però di darsi un contegno annuì nuovamente.
“S-sì! Farò del m-mio meglio” asserì con una certa decisione, minata dalla sua storica tenerezza.
Lui in tutta risposta si sporse e le diede un piccolo bacio a stampo, appena appena accennato, tanto che labbra si sfiorarono appena.
Lei chiuse un istante gli occhi, assaporando quel contatto leggerissimo.
Quando erano in pubblico lui era solito darle solo quei leggeri baci, non amava dare spettacolo e sapeva che lei doveva gestire una timidezza preponderante. Però a Hinata piacevano quei baci.
Erano leggeri, e appena accennati, è vero, ma erano delicati e le ricordavano sempre un fioco di neve che si scioglie subito al contatto con il terreno.
Avevano un non so che di tenero e di personale, sembravano quasi dei segreti sussurrati più che dei baci.
E lei adorava che quell'uomo così pieno di mistero le sussurrasse dei piccoli segreti.
Quando si separarono arrossì -stranamente solo- leggermente e lui sorrise, questa volta in maniera diversa. Sorrise di quel sorriso che riservava solo a lei, quel sorriso di chi si sente più leggero.
“Ricordati che io ci sarò fra gli spalti a fare il tifo per te” le mormorò accarezzandole ancora il volto.
Lei annuì, mentre lui guardando contrariato l'orologio sbuffò debolmente.
“Ora devo partire, ci vediamo domenica, buoni allunamenti hime-chan” la salutò sfiorandole con le labbra la fronte.
Hinata sorrise debolmente.
Anche quel soprannome era un piccolo segreto, erano solo loro a conoscerlo.
“A domenica” sussurrò i risposta, mentre lui si allontanava.
Quella domenica era sicura che con Itachi a fare il tifo per lei avrebbe brillato di luce propria.
  
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