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Autore: QueenVLondon    15/12/2013    1 recensioni
Questa OS è ambientata durante la puntata 10x12 e ripercorre i momenti finali dedicati a Jackson e April.
Dal testo:
"Aveva ripetuto a se stesso di non amarla, di non provare più nulla per lei tranne sincero affetto e stima, ma aveva mentito e quando lei gli aveva confessato che desiderava che lui fosse presente in chiesa... aveva accettato quasi senza rendersi conto di quello che avrebbe implicato.
Poteva guardarla legarsi a un altro uomo? A una persona che non fosse lui?
Non ci sarebbe mai riuscito".
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: April Kepner, Jackson Avery, Stephanie Edwards
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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Se ami qualcuno devi dirglielo. Anche se hai paura che non sia la cosa giusta, anche se hai paura che creerà problemi, anche se hai paura che potrà rovinare completamente la tua vita, diglielo e diglielo con forza. Quindi comincia da lì”.

Mark Sloan

 

Aveva trascorso l'intera giornata impegnandosi anima e corpo nella cura del suo paziente, ma questo non era servito a fargli scordare cosa sarebbe successo quel pomeriggio.

Come poteva lasciar andare April?

Credeva, si era convinto di averla dimenticata. Stephanie era una donna meravigliosa. Avrebbe davvero voluto impegnarsi con lei, tuttavia nel momento in cui aveva visto la sua migliore amica nervosa per le imminenti nozze nei corridoi dell'ospedale la sola cosa che avrebbe desiderato fare era accoglierla fra le sue braccia e rassicurarla.
Però era la persona meno indicata per quel compito.

Aveva ripetuto a se stesso di non amarla, di non provare più nulla per lei tranne sincero affetto e stima, ma aveva mentito e quando lei gli aveva confessato che desiderava che lui fosse presente in chiesa... aveva accettato quasi senza rendersi conto di quello che avrebbe implicato.

Poteva guardarla legarsi a un altro uomo? A una persona che non fosse lui?

Non ci sarebbe mai riuscito.

Niente aveva più senso. Era lì con Stephanie ma non voleva stare con lei, non bramava nessuna donna che non fosse April.

Guardandola nel suo magnifico abito bianco davanti all'altare improvvisamente tutto divenne chiaro.

“Io... Mi dispiace”, sussurrò a Stephanie.

Quasi senza accorgersene si alzò in piedi, attirando tutta l'attenzione su di sé.

Stava per parlare per dirle che l'amava, ma quando notò che la mano di April era ancora poggiata su quella del suo futuro sposo qualcosa lo fermò, così tornò nuovamente a sedere sotto lo sguardo sorpreso ed al tempo stesso confuso della sua ex ragazza.

Il prete riprese a pronunciare le parole di rito con un sorriso e fu proprio in quel momento, mentre la donna che amava stava per ripetere il “sì” che l'avrebbe allontanata per sempre da lui, che Jackson si alzò di nuovo in piedi, stavolta senza ripensamenti.

“Ti amo, April”.

Il suo tono era deciso, non c'era alcuna sfumatura di incertezza nella sua voce.

Sapeva di stare agendo da folle, ma non poteva più tacere, non voleva che lei stesse con un altro. Non poteva augurare loro tutta la felicità del mondo senza aver fatto tutto il possibile e anche l'impossibile per essere la fonte di quella felicità.

Lo doveva a se stesso e anche a lei. Per mesi aveva accettato- e in parte causato- quel tira e molla, quella continua tensione.
Non aveva rispettato sufficientemente i valori in cui April credeva e lei non gliel'aveva mai del tutto perdonato, però se non avesse detto nulla in quell'istante, in quella chiesa, durante quella cerimonia avrebbe mancato di rispetto anche a ciò che provava e non poteva correre un rischio simile.

“Ti ho sempre amato. Amo tutto di te. Persino le cose che non mi piacciono. Ti amo e ti voglio con me. Ti amo e penso che anche tu mi ami. E' così?”

Tutte le persone presenti in quella chieda lo stavano fissando, ma Jackson non le notò neanche: tutta la sua attenzione era concentrata su April, che continuava a guardando a occhi sbarrati.

Eppure qualcosa nel suo sguardo lo faceva sperare che stavolta avrebbe ricevuto la risposta in cui confidava.

Forse l'aveva presa alla sprovvista, tuttavia qualunque cosa sarebbe successa, indipendentemente da ciò che lei gli avrebbe detto era conscio di aver davvero fatto l'impossibile per stare con lei. Il resto non dipendeva più da lui.

 

Ciao a tutti!
Stavolta ho deciso di lasciarvi un salutino alla fine, poichè le parole di Mark (quanto mi manca il suo personaggio!) si adattavano più delle mie ad introdurre questa OS.
All'inizio non ero una grande fan della coppia Jackson/April, ma i recenti avvenimenti mi hanno portata a cambiare idea e spero proprio che April gli risponda con un bel "Ti amo anch'io, Jackson".
In attesa di scoprirlo (Febbraio è troppo lontano!) spero che questo piccolo spaccato sui pensieri di Jackson in quel momento vi sia piaciuto.
Un bacio
Vale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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