Fan fiction suddivisa in
due brevi capitoletti, il primo
dedicato e raccontato a Souseiseki,
il secondo a sua gemella Suiseiseki.
Eternal Sleep
• Souseiseki •
Buio accecante, interminabile.
I miei occhi ormai assopiti non
vedono altro che le più torbide tenebre.
Dove sono? Che posto è questo?
Non riesco a scorgere nulla che io conosca, solo un'immensa distesa
cupa e
nera. Come se una notte senza stelle e completamente oscura avvolgesse
ogni
cosa.
Ho paura del buio.
Vorrei scappare, vorrei poter
correre il più lontano possibile da questo luogo
così angosciante; lo vorrei davvero. Tuttavia, sono pienamente
consapevole di
non poterlo fare. Non ci riesco; non posso muovermi. Le mie braccia e
le mie
gambe sono stranamente arginate da forze tenebrose che non vedo
neppure.
In questo luogo, dove persino la
mia voce perde vigore, intrappolata nel mio
stesso corpo, non posso nemmeno utilizzare il potere delle mie cesoie.
Sono accoccolata su me stessa,
immobile, senza poter compiere alcun movimento,
in un attesa lunga quanto l'infinito.
Ho freddo.
Questo luogo è così diaccio che
persino io, nonostante sia solo una minuta
bambola, riesco a percepire quest'invadente gelo infiltrarsi nel
profondo.
E tu dolce sorellina, dove ti trovi? Non
sei qui con me?
Riesci a sentirmi?
La mia voce giunge sino a te?
Sì, ora ricordo: io sono perita in
battaglia.
Ti ho lasciato sola.
Perdonami Suiseiseki, perdonami.
Non potrò più essere al tuo fianco
come una volta; non potrò più scorgere il
tuo dolce sorriso e nemmeno i tuoi occhi così birichini, eterocromatici
e
identici ai miei.
Non potrò più ascoltare la tua voce
né tanto meno osservarti litigare con
Hina-Ichigo.
E mentre i ricordi riaffiorano una
tempestosa consapevolezza mi aggroviglia il
cuore ormai lacerato: non ti potrò mai più rivedere.
Suiseiseki, non volevo che finisse tutto
in questo modo. No, non sarebbe mai dovuta finire così.
Ho sempre cercato di fare le scelte
più adatte, quelle che recavano minor sofferenza
a chi mi era accanto: alle mie care sorelle, a te Suiseiseki.
Eppure, ora ho la tremenda
sensazione di averti ferito profondamente.
Ti ho allontanato, ho desiderato
combattere contro Suigintou e nonostante tutto
ho sempre cercato di avvicinarmi a nostro Padre e di continuare l’Alice
Game.
Tutte scelte alle quali tu, mia
dolce sorella, ti opponevi fermamente.
Solo ora mi rendo conto di quale
sciocca insensibile sono stata.
Ti ho forse ferito?
Io volevo rivedere nostro Padre, lo
volevo dal profondo del cuore.
Anelavo poter continuare quel
triste gioco soltanto per soddisfare le sue
volontà.
Volevo stargli accanto, dargli
tutto ciò di quel che avrebbe avuto bisogno.
Eppure, neanche adesso che giaccio
qui in questo oscuro vuoto, mi è data
l’opportunità di incontrarlo e di essergli utile.
Mi sento così inutile!
Io sono felice soltanto aiutando il
prossimo, tu lo sai. Potendogli stare
accanto e dandogli conforto. Solo così mi sento appagata, soltanto così
mi
sento in qualche modo utile. Forse, è proprio questa mia condizione ad
averti
fatto soffrire, sorella mia.
Questo buio è così opprimente che
mi toglie il fiato.
Continuo ad aver paura. Paura che
tutto questo possa durare in eterno.
Non voglio vivere in questo tetro
luogo di desolazione per l’eternità.
Suiseiseki, riesci a vedermi?
Se ti dicessi che ho paura,
verresti a salvarmi?
Salvami da quest’indissolubile
incubo. Te ne prego!
Anche se… Forse è meglio che tu non
lo faccia.
Perdonami.
Non voglio che tu mi salvi, non
voglio farti correre altri inutili rischi.
Assapora la tua vita,
Suiseiseki.
Assaporala e poi dimmi com’ è.
Vorrei tanto poterti rivedere,
anche soltanto per un istante, per poterti dire addio per sempre, a modo mio.
Ti voglio bene, è da tanto che non te
lo rammendavo più.
Anche se confinata in questo
scrigno e il mio cuore ha cessato di battere,
la mia anima non smetterà mai di vivere. Essa vivrà in un sogno eterno,
sotto
queste fitte tenebre che accingono il mio corpo.
© LADY ROSIEL