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-Callie…?Callie?Callie!Callie ti prego svegliati!

Dormiva così bene che quasi mi sentivo in colpa di averla strattonata per svegliarla,ma non era del tutto colpa mia!Anzi ,non era per niente colpa mia,era per quella piccola “palletta” che mi navigava dentro me e da qualche settimana non mi faceva dormire,un po’ perché la pancia era diventata davvero ingombrante e non potevo più dormire rannicchiata a Callie,che ormai era costretta a cingermi dalle spalle,un po’ perché ogni notte quella piccola “palletta” mi svegliava per strane voglie.

-No…Arizona stanotte no!Lasciami dormire,tra poche ore abbiamo il turno.

-Calliope…ti prego,per favore!Se non vuoi  farlo per me fallo per lei!

-E va bene palletta…cosa vuoi stanotte?

Avevo sonno,tanto sonno. Arizona stava avendo una gravidanza perfetta ,ma negli ultimi mesi aveva sempre strane voglie..le avrei assecondate tutte,se non fosse che le venivano tutte alle 03:30 precise di ogni notte!Volevo provarle a dire no,a fare finta di non sentirla e girarmi dall’altra parte,ma lei era la mia calamita,come due poli,io ero attratta da lei e dal suo enorme pancione.

-Allora palletta…cosa vuoi stanotte?
Mi girai direttamente verso la pancia e la baciai,come se fosse un cristallo che se solo lo tocchi si frantuma  in mille pezzi. Ci poggiai le labbra e l’accarezzai tutta,come a proteggerla da ogni cosa,da tutto quello che c’era al mondo. E il mio mondo era li,al mio fianco e custodiva in se un’altra gioia.

-La mamma è convinta che tu sia un’altra femminuccia. Guarda che a me lo puoi dire..lei non sente!Allora?Sarai una femminuccia e farai compagnia a Sofia?

Arizona sperava in un’altra bambina,ne era convinta. Sognava di nuovo vestitini rosa,cappellini, e scarpette in miniatura. Parlava sempre a Sofia della sua sorellina,della sua nuova amichetta di giochi. E passava le ore a lasciare che Sofia parlasse al pancione,facevano discorsi tutti loro che io proprio non riuscivo a capire,ma mi divertiva tanto guardarle e osservarle. Vedere Sofia che toccava il pancione con le sue manine minute,ci poggiava l’orecchio,gli sussurrava qualche parolina strana e infine gli dava qualche bacino. Sempre!Ciò che mi divertiva era quando dopo ogni pasto con la bocca ancora impasticciata correva verso il pancione a dire “mamma piaciuta la pappa alla sorellina?” e gli stampava un bacino sotto le risate rumorose di Arizona che se la portava sulle ginocchia e se la mangiava di baci. La rendeva partecipe ad ogni cosa,non voleva che Sofia si sentisse da parte,in nessun modo,amava sua figlia più della sua stessa vita.

-Tiramisù Callie. Vogliamo un tiramisù .

-Tiramisù Arizona?Devo preparare un dolce a quest’ora?

-Ma non devi cucinare amore,basta uscire e trovarne uno!

-Ti odio Arizona!Profondamente!

-Mi ami.

-Si,da morire…

Diedi un ultimo bacio al mio pancione, mi vestii in fretta e usci a trovare un tiramisù,ovviamente dall’altra parte della città.

Ecco qui il vostro tiramisù,stracolmo di cacao come piace a te.

Alla vista del tiramisù le si illuminarono gli occhi,come se non avesse mai mangiato.

-Ohh grazie Callie!Ti amo!

 -Non ringraziarmi Arizona,farei di tutto per te e per la nostra piccola palletta…e per Sofia.Per la nostra famiglia. Per quello che abbiamo costruito insieme,non vedo l'ora di prendermi cura di lui e di te...e sono contenta che ora sia tu a portare la nostra bambina..o il nostro bambino ancora non lo sappiamo …Tu mi rendi felice e mi appartieni,più di ogni altra cosa al mondo,e non vedo l’ora che questa palletta si faccia vedere,sarà di sicuro del tutto diversa da Sofia,uguale a te,un Arizona in miniatura tutta da amare... A proposito… nel caso fosse una bambina che ne pensi di Naomi?Ti piace?

-Penso che Ti amo Calliope Torres.

Le diedi altri bacini sulla pancia e la lasciai finalmente dormire con la testa sul mio braccio,potevo sentire il calore inebriante del suo respiro sulla mia pelle e vedere la mia palletta muoversi sotto il suo seno.
La amavo.