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Autore: sophiemolko    16/12/2013    0 recensioni
mentre mio fratello è in tour con i suoi concerti io scopro di avere un debole per un uomo dello staff, e lui approfitta di me.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Brian Molko
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Un’altra giornata è passata. Il natale si sta avvicinando ma sinceramente lo spirito dolce di queste feste io lo devo ancora sentire; i problemi abbondano e le risoluzioni tardano ad arrivare. Sinceramente non so se arrivo viva al 25 dicembre! La metro è affollatissima e passano una canzone di Justin Bieber: penso subito “che merda”. Mi vengono in mente quelle ragazzine idiote che urlano e piangono appena lui apre bocca anche solo per dire cazzatine varie come “hi”. Una ragazzina mi fissa, probabilmente incazzata per la mia espressione schifata, ma me ne frego. Poco dopo si avvicina e mi porge un cd dicendomi:

-“scusami, ma tu sei Sophie?”

La sua gentilezza mi fa intenerire e decido di essere gentile con lei, non come quando mi fermano gruppi di persone riempiendomi di parole.

-“sì, sono io”

Lei, tutta emozionata mi porge un cd: c’era da aspettarselo! Boccaccia mia perché non hai detto di no?!!?!?

Mi dice:
-“sono una fan di Brian Molko, per favore mi puoi far autografare questo? Io ti vedo tutti i giorni qui in metro e magari me lo puoi portare domani. Ci tengo davvero tanto”

I suoi occhi cominciano ad inondarsi di lacrime, segno della sua emozione o segno della sua adulazione verso di me per avere un autografo?

-“io te lo faccio autografare e te lo porto domani ma tu non devi dire a nessuno che mi hai incontrata!”

Annuisce e mi ringrazia scappando e piangendo come una bimba a cui hanno rubato la Barbie, ma penso sia del tutto normale perché probabilmente l’avrei fatto anche io con i Nirvana.
Torno a casa ma naturalmente non c’è nessuno. Non ho seguito mio fratello e la band in tour per Londra questa volta perché il lavoro non me lo ha permesso. Siamo io e Cody. Povero cucciolo, la madre l’ha affidato a Brian e lui se ne sbatte così. Lo porto al Mc Donald, giusto per fargli passare una bella serata e non pensare all’assenza del padre. L’unica cosa negativa della serata sono quelle due guardie del corpo che ci seguono ovunque, o meglio, seguono il piccolo, non me.  Chiedo se possono spostarsi e lasciarci soli un po’ ma rifiutano e forse hanno fatto anche bene perché due secondi dopo succede il finimondo! Due donne entrano e quasi mi portano via Cody  perché vogliono farsi una foto con lui! Reagisco prontamente beccandomi un pugno nello stomaco. Credo di essere svenuta perché ho un vuoto di memoria di quel momento. Mi ritrovo a casa sul divano e il mio nipotino sulla sedia che guarda i cartoni animati. Una delle guardie del corpo mi si avvicina al viso e mi ritrovo a guardarlo nei suoi occhioni neri. Non li avevo mai notati prima d’ora.

-“hei, hai preso una bella botta eh! Sei caduta come una pera fra le mie braccia”

Sorrido perché non ho ancora le forze per parlare. Chiedo come sta Cody e la risposta risulta positiva, per fortuna.
Domando un aiuto per alzarmi e dirigermi verso la camera da letto: sono esausta! Nick, il bodyguard, mi accompagna gentilmente ma noto nei suoi atteggiamenti un certo interesse nei miei confronti e cerco di mandarlo via il prima possibile. Ora, assorta nei miei pensieri, rivedo la mia giornata. Che casino. È tutta una corsa, non mi fermo mai. Ho davvero bisogno di una pausa. Poco dopo si accende la luce in corridoio e dalla fessura della porta riesco a distinguere una figura maschile (credo, perché era grande e grossa) che si ferma davanti alla mia stanza. Se ne avvicina un’altra. Sento le voci delle due guardie del corpo, sussurrano qualcosa ma non riesco a decifrare le parole esatte. Ad un certo punto uno dei due scoppia in una risata strana; l’altro lo ferma e dice che sta pensando seriamente di dirmi qualcosa. Già intuisco. Penso tra me che non è proprio il caso di cominciare una cosa amorosa con quel tipo. Sì, non nascondo di avere avuto un debole per lui a suo tempo ma ora è tutto finito, sono maturata e non sono più la ragazzina che se la fa con le guardie del corpo del fratello maggiore. Sono un medico e ne va della mia reputazione. Tutto tace e le luci si spengono. Spero abbiamo messo a letto Cody perché non ce la faccio proprio ad alzarmi dal letto. E anche questa giornata si conclude fra queste quattro mura, come una sorta di rito liberatorio, come se vedessi nella mia camera un luogo di pace assoluta. Non riesco a dormire, c’è quel pensiero che mi turba. Esco dalla stanza e mi dirigo in cucina sperando di non trovare nessuno. Fortunatamente è così. Accendo la tv e metto su Mtv; stanno facendo la top ten dei video di Madonna  e in questo momento passano “justify my love” in cui si vedono pose sessuali e contenuti esplicitamente erotici.  Come non detto! La solitudine se ne va e arriva quell’omone di Nick in veste da camera, APERTA! Lo guardo con sguardo interrogativo ma lui senza dire niente si avvicina e mi stringe a se guardandomi negli occhi. Credo che il mio cuore in quel momento si sia fermato per poi ripartire con una velocità doppia rispetto alla precedente. Ma che mi succede? Mi sto innamorando?

-“aspettavo questo momento Sophie”
-“non so cosa dire. Mi cogli impreparata e poi non mi va di fare certe cose, ti prego lasciami”
-“no tranquilla, non ci vedrà nessuno. Cody dorme già e Dave non sospetta nulla”
-“non mi importa, per favore ti chiedo gentilmente di lasciarmi andare altrimenti divento cattiva Nick”
-“perdonami, non era mia intenzione importunarti, credimi”

E dicendo questo mi dà un bacio a stampo, non si stacca più e nemmeno io, il che mi preoccupa.

-“non doveva accadere, buonanotte Nick”

Mi dileguo nella mia stanza con ancora le farfalle nello stomaco e la voglia proibita di lui. Ultimo pensiero della giornata “cazzo, domani sarò imbarazzatissima!”
  
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