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Autore: SuperWiki    17/12/2013    3 recensioni
Sonic scopre una cosa sconcertante: Amy è scomparsa senza avvertire nessuno, e non si sa dove sia! Riuscirà il nostro prode eroe, insieme ad un team stravagante e fuori dal comune, a ritrovarla? E per lui è solamente una cara amica o qualcos'altro? Inutile dire che se non cliccate la storia non ve lo dirò mai, che vi aspettavate? Seguito di "Amy e il manuale d'amore".
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amy Rose, Miles Tails Prower, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti, Vector the Crocodile
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vita di un riccio corridore (e dintorni)'
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Angolo dell'autore insano di mente

Questa storia è un regalo di Natale anticipato a tutti quelli che hanno letto la mia storia precedente, a prescindere se hanno recensito o meno. Pubblicherò un capitolo al giorno, e vi avverto che saranno un po' più lunghetti del normale (questo capitolo è un eccezione), e che sarà un po' più seria del solito, senza togliere la comicità ovviamente. Vi auguro delle bellissime feste, sperando che la mia storia sia di vostro gradimento. Inutile dire che senza di voi scrivere non sarebbe la stessa cosa, anche perchè se non recensite m'arrabbio e vi soffoco nel sonno, dico sul serio. Come regalo aggiuntivo vi linko il video di una canzone che mi ha accompagnato durante la scrittura di questa fanfiction, dateci un'occhiata, eh? :)  http://www.youtube.com/watch?v=HHT7PcATgII  Vi informo che questa storia fa parte della serie "Vita di un riccio corridore e dintorni", giusto per avvisarvi. Ma bando alle ciance, leggete e vi auguro (ancora una volta) delle bellissime vacanze anche se non sono ancora iniziate. Ciao ciao e buona giornata! SuperWiki  


Blu e rosa: una strana combinazione
 
Capitolo 1 “Due mesi dopo”
 
Casa di Sonic e Tails, 22 Novembre, ore 17:55
 
Erano passati due mesi dalle vicende avvenute tra Sonic e Amy, e tutto sembrava essere tornato alla normalità, se non per una piccola eccezione: una volta alla settimana i due uscivano insieme, come segno di rappacificamento, andando un giorno in giro per la città, un altro dentro “Il Ring Rosso”, locale che avevano scoperto e che lo avevano ritenuto un bel posto dove passare una serata, e un altro ancora andando al cinema a vedere l’ultimo film uscito nelle sale. Tuttavia, ciò non significava che stavano insieme; Sonic le aveva ribadito di non volere avere relazioni sentimentali, però in compenso avevano molto legato l’una con l’altra. Certo, ogni tanto Amy lo chiamava “il mio Sonikku” (soprannome che il riccio non aveva mai particolarmente apprezzato), e qualche volta diventava eccessivamente smielata (Sonic giurò di averla vista un giorno osservare un negozio di abiti da sposa per poi fissarlo con sguardo perso), ma nel complesso la loro amicizia andava a gonfie vele. Tutti i loro amici erano contenti di questo cambiamento, ma ogni tanto ammettevano di sentire la mancanza di vedere “l’eroe di Mobius” che scappava urlando come una gallina spaventata da una Amy che lo inseguiva inferocita come un leone affamato (o meglio, una leonessa) e armata di martello, mentre tutti ridevano godendosi la scena. Oggi il porcospino blu doveva incontrarsi con la riccia per uno di questi suddetti appuntamenti, ma le 17:00 erano passate da un pezzo e non era ancora arrivata: cosa strana, visto che era stata Amy a fissare l’orario e che di solito era puntuale come un orologio svizzero, e ciò fece insospettire il riccio.
 
-Dici che dovrei andare a chiamarla, Tails?- Domandò Sonic al suo migliore amico mentre camminava in tondo per la stanza.
-Come mai così preoccupato?- Lo canzonò lui con un risolino.
-Spiegami cosa ci trovi di tanto divertente, e forse riderò anch’io- Chiese il riccio fingendo di essere offeso, abituato alle frecciatine che i due si scambiavano a vicenda.
-Niente, è solo che non avrei mai pensato di vederti in pensiero per Amy- Disse la volpe scrollandosi le spalle –La fine del mondo ormai è vicina- Aggiunse in seguito trattenendo a stento le risate.
-Ahah. Sto morendo dal ridere- Fu la risposta sarcastica del riccio. –Io vado da lei per vedere se è tutto ok, non mi aspettare per cena!- Disse poi uscendo via di casa a tutta birra, come era solito fare.
 
Durante il tragitto pensò a cosa gli aveva detto Tails, e in fondo sapeva che il suo migliore amico aveva ragione: di questo passo si sarebbe dovuto aspettare Knuckles che diventava gentile e cordiale con tutti e Shadow vestito da donna. Dopo che ebbe cacciato quell’orribile immagine via dalla testa, si ritrovò a pensare anche a Amy; in questi ultimi tempi aveva scoperto un nuovo lato della personalità della riccia, un lato gentile e vivace che, tutto sommato, gli piaceva, anche se non lo avrebbe mai detto ad anima viva. Tuttavia cercava di convincere se stesso del fatto che si sentiva così solamente perché Amy aveva smesso di torturarlo fisicamente e mentalmente, per nessun altro motivo. Ma era davvero la verità? I pensieri di Sonic si interruppero alla vista della casa di Amy, e senza perdere tempo bussò alla porta, senza ottenere alcuna risposta. Provò un’altra volta, ma ancora niente. Stava per sfondare la porta a suon di pugni, quando si rese conto di essere osservato da qualcuno, o meglio da qualcuna.
 
-No, ti prego, continua. Voglio vedere dove vuoi arrivare picchiando la porta come un pugile professionista- Rouge aveva visto tutta la scena, e si pentì di non aver filmato tutto con una videocamera. I maschi sapevano essere un vero spasso, a volte.
-Rouge?-
-No, sono tuo nonno. Secondo te?- Rispose alzando gli occhi al cielo. Eppure il suo aspetto fisico non doveva lasciare dubbi.
-Cos’è, oggi tutti cercano di soffiarmi il titolo di cabarettista?- Replicò stizzito –Piuttosto, che ci fai tu qui? Non dovresti rubare le caramelle a qualche bambino?-
-Potrei chiederti la stessa cosa. Io sono venuto qui per riprendere una cosa mia- Disse mostrando una valigetta rosa.
-Bella storia, ma sappiamo entrambi che tu hai una strana concezione di “riprendere”. Sei sicura che sia veramente tua?- Domandò con un sorriso ironico.
-A casa di quella bambinetta non c’è nulla che mi possa interessare- Fece con una smorfia –Ho solo ripreso il mio beautycase. Gliel’avevo prestata l’altroieri, e dato che non me l’ha restituita, ho fatto una visitina a casa sua. Ha dei gusti molto pacchiani in fatto d’arredamento-
-Cos’è un beauty case?- Chiese incuriosito.
-Lascia perdere- Certe volte Sonic sapeva essere peggio di Knuckles –Comunque tu non mi hai ancora detto perché ti trovi nei paraggi- Aggiunse maliziosa.
-Io ed Amy dovevamo uscire, ma non è in casa- Spiegò alla donna pipistrello –Sai dove potrebbe essere?-
-E secondo te sono la sua balia?- Disse con uno sbuffo –Mica so dove si trova la tua fidanzatina!-
-C-che cosa!? N-non è la mia fidanzata, c-cosa ti salta in mente?!- Reagì rosso come un peperone. Le ragazze sapevano essere molto perfide, a volte.
-Se lo dici tu... io ho di meglio da fare che stare qui a sentirti balbettare, capirai sicuramente. Alla prossima, Big Blue- E dopo aver finito di parlare, sbattè le ali e se ne volò via.
 
Sonic la guardò andarsene con uno sguardo un po’stranito; Rouge era una tipa molto misteriosa, e il soltanto pensare che lei e la sparizione di Amy fossero collegati in qualche modo non gli piaceva per niente. Tuttavia poco dopo si levò dalla mente quell’idea assurda: Rouge si era dimostrata una valida alleata, non aveva alcun motivo di sospettare di lei. E poi mica Amy era scomparsa! O forse sì? Non ne aveva la più pallida idea, e continuare a rimuginarci sopra non faceva che confondere ulteriormente la situazione.
 
-Qualcosa non mi quadra. Devo parlarne con Tails- Pensò, sicuro che ciò fosse la soluzione migliore.
 
Arrivato a destinazione in un battibaleno, Tails fu stupito di vederlo già tornare a casa, e gli chiese che cosa era successo, anche se in un modo un po’poco opportuno.
 
-Ehi Sonic, è già finita la serata? O Amy ti ha dato buca?-
-Non è il momento di fare battute, Tails- Quando Sonic diceva frasi del genere, voleva dire che la faccenda era seria.
-Ehi, non farmi stare in pensiero, dimmi tutto- Chiese preoccupato Miles.
-Amy non era in casa, e Rouge era nei dintorni. Ho paura che le sia successo qualcosa...- Disse Sonic spaparanzato sul divano e impensierito.
-Brutta storia- Commentò la volpe -Bè, non è mica evaporata via, sarà sicuramente da qualche parte-
-E dove? Non hai qualche aggeggio che possa rivelare la sua posizione o... qualcosa del genere?- Domandò il riccio sperando in una risposta positiva.
-Sonic, sono un ingegnere, non un mago- A quanto pare le buone notizie dovevano aspettare –Ci sono, eureka! Potresti chiamare qualcuno che lo faccia al posto tuo!- Urlò Tails all’improvviso durante un lampo di genio.
-Mi preoccupi quando ti comporti così-
-Non capisci? Un’agenzia investigativa risolverà i nostri problemi!- Sonic era pure superveloce, ma in quanto a ragionamenti era lento come una lumaca.
-Intendi dire che dovremmo chiamare i Chaotix? Non abbiamo altre alternative, per cui vale la pena tentare- Fece scrollando le spalle. I Chaotix sicuramente erano la banda più imbranata e curiosa in circolazione, ma sicuramente si intendevano di sparizioni di persone meglio di chiunque altro.
-Perfetto, allora agiremo domani- Concluse Sonic –Cosa c’è per cena?- Sparò il riccio, che ebbe riacquistato l’appetito.
-Ehm... tu avevi detto di non aspettarti, così... ho cucinato solo per me...- Spiegò Tails con un po’ d’imbarazzo.
-Non fa niente, non è mica colpa tua. Mi prenderò qualche snack dal frigo per oggi-
 
A quanto pare l’aveva presa meglio del previsto, dato che l’ultima volta che aveva saltato un pasto sembrava ritornato allo stato di Werehog per quanto era furioso (quel giorno sembrava che un tornado avesse distrutto la casa). Così dopo aver ingoiato un’intera barretta di cioccolato in un boccone, sfrecciò via per fare la sua abituale corsa serale nel tentativo di rilassarsi un po’; ma i pensieri sembravano tenere il passo alla sua velocità e continuavano a tormentarlo sebbene stesse per sfondare il muro del suono nel tentativo di non pensare. Non avrebbe mai pensato di nutrire sentimenti di preoccupazione per Amy, anche perché sapeva che era una ragazza capace di difendersi da sola (migliaia di robot ridotti a rottami e lo stesso Sonic potevano testimoniare su questo). Tuttavia il fatto che fosse scomparsa così di botto, senza neanche avvisare qualcuno, non lasciava presagire nulla di buono: per quale motivo Amy se n’era andata all’improvviso? C’era forse lo zampino di qualcuno intenzionato a colpirlo? A queste domande il riccio non poteva rispondere, almeno non in quel momento; forse domani i Chaotix avrebbero potuto dare delle risposte, ma al porcospino non era mai piaciuto aspettare. Purtroppo avrebbe dovuto resistere fino al giorno dopo, se voleva scoprire la verità.   
  
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