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Autore: Altaria_18    17/12/2013    4 recensioni
Shu e Jiro sono amici d'infanzia ed eterni rivali nell'atletica, che praticano da circa otto anni; Shu si è fidanzato da poco con Kluke, la sua migliore amica, scatenando la gelosia di Jiro, almeno fino a quando il giovane non incontrerà Bouquet...
Zola, giovane campionessa nazionale del lancio del giavellotto, sta insieme al suo ragazzo, Conrad, da due anni, ma l'arrivo del suo nuovo allenatore, Logi, complicherà la sua relazione.
Lo so, sembra la trama di "Beautiful", ma credetemi, non è così deprimete(almeno credo. XD). Spero comunque che possa piacervi, buona lettura! E fatemi sapere che ne pensate!
P.S. Mi è, finalmente, venuto in mente un titolo più carino e ho, inoltre, alzato il rating da giallo ad arancione sia perché mi sono resa conto di aver usato termini abbastanza pesantucci in alcuni punti sia perché andando avanti ci saranno delle scene in cui sarà necessario
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loghi, Un po' tutti, Zola
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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                                              Chiarimenti (prima parte)


-Quindi vuoi chiedere a Zola se può accompagnarti?-chiese Jiro, guardandolo con aria scettica.
-Esatto, cosa c'è di strano? Non è la prima volta che le chiedo un favore e non mi ha mai detto di no-rispose Shu mentre sfogliava un fumetto.
-Non dico che non ti aiuterà però di recente mi è sembrata molto impegnata, sia per la gara che per l'università. E inoltre credo che abbia qualche problema in generale, ha sempre la testa tra le nuvole-
-Nah, sei troppo pessimista! Sono certo che mi darà una mano-disse Shu facendo un gesto noncurante con la mano e posando il fumetto a terra-A proposito, oggi Bouquet mi è sembrata furiosa-Jiro, a quelle parole, sbuffò sonoramente.
-Già, non so cosa le sia preso. Insomma, non capisco quale sia il problema-Shu osservò per qualche secondo il pavimento, pensando alle parole giuste da dire. L'amico lo fissava con un sopracciglio alzato, non capendo cosa stesse facendo.
-Credo-disse Shu alla fine-che si sia ingelosita quando ti ha visto arrivare insieme a Kluke-
-Cosa? Ma lo sa che siamo solo amici, perché avrebbe dovuto? Non capisco-rispose Jiro confuso. Shu iniziò a torturarsi l'orlo della maglietta e l'altro, conoscendo troppo bene l'amico, capì che stava nascondendo qualcosa.
-Shu?-lo chiamo.
-Dimmi-
-C'è per caso qualcosa che dovrei sapere?-
-No, cosa te lo fa credere?-chiese il moro, fingendo di non capire. Jiro sbuffò.
-Parla-gli ordinò Jiro, lanciandogli un'occhiataccia. Shu lo osservò un momento; non sapeva se fosse giusto dirglielo o meno, si sarebbe infuriato e al momento non se la sentiva di litigare con Jiro. Era stanco e abbastanza depresso, voleva starsene in pace.
-Te lo dirò, promesso, ma possiamo rimandare a domani per favore? Oggi non me la sento-Jiro non capiva, in che senso non se la sentiva di parlare? Era così grave? Stava morendo dalla curiosità ma al momenti voleva che Shu rimanesse calmo e decise di lasciar perdere e aspettare che fosse lui stesso a parlargli.
-D'accordo, me lo dirai quando te la sentirai-il moro gli fece uno dei suoi enormi sorrisi e gli diede una sonora pacca sulla spalla che fece gemere Jiro dal dolore
-Ti ringrazio amico-
-Ahi! Di nulla-rispose Jiro, sorridendo a sua volta.
-Ragazzi sono pronte le pizze!-esclamò la madre di Jiro.
Che bello, pizza!-gridò Shu, saltando in piedi e fiondandosi in cucina; a quella vista Jiro alzò gli occhi al cielo.
-Non cambierà mai-disse con tono disperato, prima di seguire l'altro in cucina.
*
-Allora?!-sbottò improvvisamente Bouquet, facendo trasalire Kluke che era seduta accanto a lei e osservava fuori dal finestrino. Dopo che si erano separate dai ragazzi avevano raggiunto la fermata del bus in silenzio, avevando aspettato per venti minuti sempre in silenzio e appena il bus era partito Bouquet ha deciso di interrompere quel pesante silenzo coi suoi soliti modi delicati.
-Cosa allora?-le chiese Kluke, non capendo a cosa alludesse.
-Cosa stavi facendo col mio fidanzato?-sibilò, calcando volontariamente le ultime due parole. La rossa deglutì, agitata.
-Niente, cosa vuoi insinuare?-
-Siete arrivati insieme, come mai?-continuò la mora, instancabile.
-Shu oggi non si è presentato a scuola e non rispondeva, così sono andata al campo d'atletica a cercarlo e ho trovato Jiro. Neanche lui lo aveva visto nè sentito, così abbiamo deciso di andare a cercarlo insieme, tutto qui-
-Ma davvero? E allora spiegami perché vi guardavate in quel modo strano! esclamò Bouquet, fumante di rabbia.
-Sei paranoica? Che tipo di sguardi dovremmo scambiarci secondo te? Io e Jiro siamo amici da anni!-controbbattè Kluke che stava iniziando ad agitarsi; se Bouquet non avesse smesso subito il suo interrogatorio avrebbe potuto scoprire qualcosa e quello non era il momento opportuno. Avrebbe litigato con Jiro che, a sua volta, avrebbe potuto scoprire l'interesse di Shu verso la mora e litigare con lui. Shu stava già male a causa di suo nonno, un presunto litigio col suo migliore amico non avrebbe giovato.
-Già, forse sono paranoica-continuò Bouquet alzandosi dal suo sedile-oppure ho ragione su tutta la linea!-disse prima di allontanarsi da Kluke e scendere dal bus. La rossa osservò la figura della ragazza allontanarsi e, quando il bus partì di nuovo, appoggiò la testa allo schienale e chiuse gli occhi, cercando di calmarsi. Quella situazione stava distruggendo tutti loro e doveva finire il prima possibile.
*
Bouquet rientrò in casa sbattendo con forza la porta e lanciando la sua borsa a terra.
-Non ci posso credere! Quella...aah!-sbottò sedendosi sul divano e scalciando via le scarpe con talmente tanta foga che una di esse volò attraverso la stanza per poi schiantarsi contro il vetro di una credenza, frantumandolo.
-Ops, mia madre si arrabbierà con me-borbottò, andando a prendere una scopa per caccogliere i cocci, ancora infuriata. Perché Jiro si stava comportando così con lei? Possibile che quello che aveva detto Shu su lui e Kluke era vero? Jiro amava lei e la stava usando come rimpiazzo? No, Jiro non avrebbe mai fatto una cosa così crudele! Era un ragazzo buono e gentile.
"Ma all'amor non si comanda, se le è davvero sempre piaciuta Kluke..."pensò, stringendo con più forza il manico della scopa. Non sapeva cosa fare e non voleva certo arrivare a conclusioni affrettate. Aveva già deciso di parlare con Jiro della loro situazione quando Shu era andato da lei, ora il bisogno di chiarire col suo fidanzato era diventato impellente.
"Questa sera lo chiamo"pensò, per poi riflettere su un particolare. Con Jiro ora c'era Shu, e al momento il moro aveva bisogno di tutto l'aiuto e la comprensione possibile. Doveva stargli vicino e al diavolo Jiro, Shu era la priorità adesso!
-Parlerò con Jiro quando la situazione si sarà stabilizzata-si disse per poi buttare i cocci di vetro nella pattumiera e cercare qualcosa da mangiare.
+
Zola stava fissando la sua figura nello specchio da dieci minuti ormai. Erano le otto e un quarto e Conrad sarebbe passato a prenderla tra poco, ma lei non riusciva a muoversi. Dopo che Logi se n'era andato, le parole che le aveva detto avevano continuato a bombardarle la testa per tutto il pomeriggio (insieme ad un leggero mal di testa che ancora non voleva andarsene). E poi quel bacio...non c'erano scuse sta volta, non poteva dare la colpa all'alcool. Lui l'aveva baciata, e lei aveva ricambiato. In un solo giorno, se non meno, aveva tradito Conrad due volte con la stessa persona. Aveva riflettuto a lungo ed era giunta alla conclusione che ormai tutto ciò non poteva andare avanti. Doveva rinunciare ad uno dei due, e aveva già deciso.
Conrad era sempre stato importante per lei, lo aveva amato e aveva pensato spesso al fatto che avrebbero potuto avere una famiglia con lui.
Ma le cose erano cambiate.
Lei non aveva mai creduto ai presunti "colpi di fulmine", è sempre stata dell'idea che non ci si può innamorare a prima vista. Eppure era successo. Da quel giorno in cui si presentò al campo di allenamento e l'aveva osservata con quei suoi profondi occhi magnetici, il mondo di Zola era stato totalmente sconvolto.
Lui era nei suoi pensieri durante il giorno e nei suoi sogni la notte.
Lui era il motivo che la spingeva ad allenarsi di più, solo per vederlo.
Lui, in soli due mesi, era entrato nella sua vita come un fulmine a ciel sereno.
Ed ora lei non era in grado di mandarlo via. Non poteva rinunciare a lui.
Sentì il suono del citofono; diede un ultimo sguardo allo specchio e si avviò verso la porta per rispondere.
-Arrivo-
-D'accordo-se non fosse stata così presa dai suoi pensieri si sarebbe resa conto che la risposta di Conrad era strana. Il suo tono sembrava atono e non l'aveva chiamata coi suoi soliti nomignoli come "piccola" o "tesoro" o "amore". Ma Zola non se ne accorse, era troppo impegnata a riflettere su cosa dirgli e, soprattutto come dirglielo. Perché Conrad non era solo il suo ragazzo, ma anche un suo grande amico e non voleva che la odiasse. Eppure sapeva che si sarebbe infuriato non appena gli avrebbe rivelato cos'era successo tra lei e Logi, Conrad detestava il tradimento.
Prese le chiavi di casa e, dopo aver fatto un lungo respiro per calmarsi, uscì. Teneva gli occhi fissi sui pochi gradini che la separavano dalla porta d'ingresso dell'appartamento, non riusciva a trovare la forza per guardarlo negli occhi. Solo quando aprì il portone e vide la figura di Conrad a pochi centimetri da lei alzò il capo, per ritrovarsi davanti il suo sguardo colmo d'odio e disprezzo.

 

                                                                                       +++

We! Sì sono certa che non vi aspettavate aggiornamento così veloci. La verità è che per un pò avevo pensato di lasciare la storia incompiuta (sebbene ho la trama ben definita nella mia testa, quindi il problema non è una carenza di idee) poi però ho visto che ci sono persone a cui questa storia piace e, inoltre, anche io ne sono affezzionata quindi ho deciso di concluderla e, per farmi perdonare, sarò più veloce che posso!
Come avete visto questa è solo la prima parte. Ho deciso di dividere il capitolo perché altrimenti sarebbe venuto troppo lungo; questo l'ho dedicato completamente ai nostri piccoli quattro amici, visto che nel precedente ho principalmente parlato di Zola. Cercherò di dare a tutti il giusto spazio anche se non sarà facile visto che, essendo una persona molto furba, ho deciso di far esplodere i problemi di tutti nello stesso momento XD
Coooomunque ho finito di scocciarvi, ci vediamo al prossimo capitolo! Grazie a tutti per leggere l mia storia e per le recendioni che mi lasciate, sempre bellissime! Bye! :)

 

 

 

 

  
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