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Autore: criceto killer    18/12/2013    2 recensioni
Questa è una storia che realizza il sogno di ogni ragazzo/a.. Ambientato in un contesto dove i bambini-adolescenti si sono ribellati agli adulti riducendoli ad uno stato di schiavitù, tutto sembra andare per il meglio, finalmente liberi, almeno fino a quando il nuovo governatore, un ragazzo di 17 anni fa spargere degli strani e sospetti dischetti bianchi... 5 ragazzi capiscono che c'è qualcosa che non va e stanchi della situazione partono per fare ciò per cui sono nati, ribellarsi..ribellarsi a chi li vuole controllare.. il governatore..
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono passate solo 2 ore da quando io e i miei amici abbiamo deciso di partire per salvare il mondo dalla stupidità umana, dopo la grande crisi che si abbattè sull'Italia intorno al 2018, noi, bambini, bambine, ragazzi e ragazze abbiamo fatto l'unica cosa che gli adulti non avrebbero mai fatto, una rivolta. In pochissimo tempo siamo stati in grado di prendere il comando del governo riducendo in schiavitù gli adulti. All'inizio era per tutti un gioco, un gioco molto pericoloso, vietato ai minori, ma gli adulti avevano deciso di lasciarci giocare e ora ne pagavano le conseguenze. Le cose, però, stavano peggiorando notevolmente, il governatore, un ragazzo di 17 anni di nome Diego, aveva fatto spargere in tutte le città un dischetto bianco, all'inizio sembrava una comune caramella ma abbiamo iniziato a notare che tutti quelli che ne mangiavano una cominciavano ad adorare il governatore così abbiamo deciso di partire prima che convincessero anche noi a mangiare uno di quei cosi. -Sono così stanca! Vi prego facciamo una pausa!- disse per la 45esima volta Adara -Ma è appena due ore che camminiamo, forza, cerca di resistere!- cercavo di incoraggiarla nonostante avessi avuto più volte la tentazione di strozzarla, non faceva altro che piagnucolare e lamentarsi, dio, mi stava davvero facendo perdere la pazienza! Decisi di aumentare il passo e raggiunsi Zakir e Blake che stavano di nuovo litigando -Ti dico che è meglio nasconderci nel bosco!- sosteneva Zakir -Ma che dici? Basta cambiare città!- ribatteva Blake, continuarono così finchè non notarono la mia presenza o almeno finchè mi intrufolai tra di loro per evitare che si prendessero a pugni -Leyla, scegli tu! Chi ha ragione?- mi chiese Zakir - Ma non fare il bambino! Che significa che deve scegliere lei? Facciamo una votazione!- io presi entrambi per la maglietta costringendoli ad abbassarsi alla mia altezza -Aprite bene le orecchie, anzi no, aprite bene gli occhi, abitiamo in un paesello di montagna è da due ore che camminiamo in mezzo ai campi, ora guardatevi intorno e ditemi, ditemi dove accidenti vedete un bosco o una città!- Matthew e Adara che arrivarono in quel momento scoppiarono a ridere ma semplicemente perchè sapevano che avremmo camminato fino a trovare o un bosco o una città purtroppo me ne accorsi anche io dallo sguardo di sfida che quei due si lanciavano. Il sole stava tramontando, e noi stavamo ancora camminando nei campi, ne avevamo attraversati di tutti i tipi: campi di fiori, campi di grano, campi coltivati, campi incolti, campi da golf. E ciliegina sulla torta, lo zaino era così pesante.. Oppure ero io che cominciavo semplicemente ad essere stanca? No, non era possibile, era sicuramente lo zaino, qualcuno doveva averci infilato dei sassi, così giusto per farmi un dispetto, magari erano stati Zakir e Blake che si vendicavano per come li avevo trattati prima, oppure Adara aveva capito che stavo pianificando la sua morte dall'inizio del viaggio oppure.. No, ma cosa sto dicendo?! E adesso vedo pure un bosco, in lontananza, sorrisi. Certo che vista da fuori dovrei sembrare davvero una psicopatica -Il bosco! - esclamò ridendo soddisfatto Zakir, ma come? Non ero l'unica a vederlo? -L'ultimo che arriva sta a digiuno!!- tutti a quelle parole iniziarono a correre rinvigoriti da una strana energia quasi come se non avessimo camminato per tutto il pomeriggio senza sosta. Finalmente eravamo arrivati, mi sarei potuta riposare e il mio stomaco sarebbe stato messo a tacere. Nonostante fossi la persona più stanca su tutto il pianeta Terra, riuscii a superare tutti mantenendo il passo di Zakir. Finalmente eravamo nel bosco, la poca luce del tramonto non riusciva a penetrare tra le fronde degli alberi, un odore di umido ci investì in pieno le narici. Incespicai in qualche radice ma Zakir mi tirò su impedendomi di cadere, io lo spinsi via - Non ho bisogno del tuo aiuto!- dissi scontrosa -A me non sembra, dai ti porto lo zaino-  -Non se ne parla, non sono nemmeno stanca! Chiuditi quella fogna!- non so perchè ma reagivo sempre male ogni volta che qualcuno mi offriva il suo aiuto -Bhe io invece sono stanco, parecchio anche, che dici.. Me lo porti lo zaino? Visto che tu non sei stanca..-  -Non vedo perchè dovrei farti un favore..- sbottai io -Hey Zakir, che fai? Adesso litighi anche con le bambine?- mi canzonò Blake -Fottetevi idioti!- borbottai e andai ai piedi di una quercia, non mi sembrava un'ottima idea dormire per terra con quelle sottospeci di australopitechi (non che io voglia offendere i nostri carissimi primati) sottosviluppati. Salii sul ramo più basso aiutandomi puntando i piedi contro il tronco, ma decisi che era ancora troppo basso così afferrai con entrambe le mani il ramo successivo e mi tirai su con la sola forza delle braccia ignorando i miei compagni di avventura che m'intimavano di scendere preoccupati che potessi scivolare e cadere, come se fossi stata così imbranata, tsk! Rivolgendo loro una caterva di insulti mi sfilai lo zaino dalle spalle sgranchendomi la schiena, presi un panino al salame e lo addentai guardando il cielo notturno. C'era un arietta fresca che mi scompigliava i capelli di tanto in tanto, per fortuna quel giorno non era stato tanto soleggiato o a camminare per tutti quei campi saremmo schiattati prima di poter dire "rivolta". A proposito di rivolte, saremmo davvero riusciti a farne una? Non era di certo un gioco, saremmo potuti morire in quel viaggio, saremmo stati all'altezza? Con queste domande mi addormentai.
  
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