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Autore: f9v5    19/12/2013    4 recensioni
[Triste] [Tails/Cosmo]
Storia basata sull'omonima canzone degli Skillet.
Sono passati cinque anni dalla morte di Cosmo, Tails va a trovarla ogni giorno alla sua tomba (so che nell'anime non si vede nulla del genere, ma voi immaginate che succede).
Dopo cinque anni, si trova a riflettere alla sua vita senza di lei, al suo aggrapparsi ai ricordi, alla sua "morte spirituale", alla speranza d poterla rivedere, un giorno.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Miles Tails Prower
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Hey Lucy, I remember your name 
I left a dozen roses on your grave today 
I'm in the grass on my knees, wipe the leaves away 
I just came to talk for a while 
I got some things I need to say 
 
 
 
“La morte è una condizione in cui tutte le funzioni biologiche di un essere vivente smettono di funzionare.”
Una volta credeva che questa fosse l’unica spiegazione, razionale e scientifica, per giustificare quel processo in cui una persona smette di muoversi e respirare.
Eppure, mentre osservava quella tomba, con sopra inciso quel nome, e mentre vi poggiava sopra un mazzo di rose, non potè fare a meno di chiedersi se davvero non esistessero anche altri tipi di “morte”.
“Se il tuo cuore batte vuol dire che vivi, se tutti i tuoi organi funzionano vuol dire che vivi, se il sangue scorre nel tuo corpo vuol dire che vivi… no!”
Aveva avuto modo di scoprirlo provandolo su se stesso, non bastava il verificarsi di tutto ciò per potersi vantare di possedere ancora quel dono chiamato “vita”
C’era una morte ben peggiore, si chiamava “morte dell’anima”.



 
Hey Lucy, I remembered your birthday 
They said it'd bring some closure to say your name 
I know I'd do it all different if I had the chance 
But all I got are these roses to give 
And they can't help me make amends 


 
 
A volte gli capitava di pronunciare, anche per sbaglio, il suo nome, forse sperando di cambiare qualcosa; magari lei sarebbe tornata e forse lui avrebbe ricominciato a vivere.
Ma era solo mera illusione, e lo sapeva bene.
La sua anima se n’era andata insieme a lei, quel maledetto giorno di cinque anni prima, quel maledetto giorno in cui aveva premuto quel dannato pulsante, facendo fuoco con quel maledetto cannone.
Mentre continuava ad osservare impietrito quelle rose, vicino al suo nome, pensò al passato, a cosa sarebbe accaduto se avesse agito diversamente, salvo poi ricordarsi che il passato era ormai passato, appunto.
Non avrebbe potuto fare nulla per cambiarlo, niente sarebbe cambiato, lei non sarebbe tornata, la sua anima non sarebbe tornata.



 
Here we are 
Now you're in my arms 
I never wanted anything so bad 
Here we are 
For a brand new start 
Living the life that we could've had 
Me and Lucy walking hand in hand 
Me and Lucy never wanna end 
Just another moment in your eyes 
I'll see you in another life 
In heaven where we never say goodbye 



Ma non poteva fare a meno di pensarci: voleva abbracciarla, voleva che fosse li con lui, avrebbero avuto l’occasione di cominciare una nuova vita, loro due insieme.
Se in qualche modo riusciva ancora ad andare avanti era grazie ai ricordi, i ricordi di una persona che gli era sempre stata accanto, finché le circostanze (lui stesso) non li avevano separati, portandola via per sempre.
Quei ricordi lo facevano sentire ancora un po’ vivo, poi la consapevolezza del presente si ripresentava a ricordargli che la sua anima non c’era più, che era rimasto solo il corpo, il guscio vuoto di quello che una volta.
Forse, non del tutto vuoto.
Una volta, sulla Terra, aveva letto di un certo “vaso di Pandora”.
Per qualche motivo, si sentiva come quel vaso: svuotato di tutto.
E come quel vaso, era rimasta dentro di lui solo una cosa, la speranza.
Forse, l’avrebbe rivista, quando sarebbe arrivato, e se sarebbe arrivato, il momento di andare in Cielo anche per lui.
 
 
Me and Lucy walking hand in hand 
Me and Lucy never wanna end 
Got to live with the choices I've made 
And I can't live with myself today 


 
 
Forse avrebbero di nuovo camminato mano nella mano, senza nessun male a minacciare di separarli, forse così, sarebbe riuscito a perdonarsi per le sue scelte, per i suoi sbagli… forse a quel punto, avrebbe ricominciato a vivere.
Lanciò un ultimo sguardo alla lapide, al nome inciso sopra.
Poi si incamminò, il ricordo di lei a consentirgli di andare avanti, a lui, essere ormai senz’anima.
 
 
Hey Lucy, I remember your name
 
 
 
-Ehy Cosmo, mi ricordo il tuo nome!-


 
 
Angolo dell’autore:
Spero che la storia vi sia piaciuta, in caso contrario, mi scuso in anticipo con tutti coloro che non l’hanno trovata bella.
Vorrei solo dirvi questo: se intendete lasciare una recensione (positiva, neutra o negativa che sia), vorrei chiedervi di fare due cose prima.
Vorrei che leggeste la traduzione della canzone, questo è il link (la traduzione non è proprio perfetta, ma penso che il significato si riesca a capire): http://testi-di-canzoni.com/canzone/mostrare/1379014/skillet/testo-e-traduzione-lucy-awake/
Poi vorrei che guardaste questo video, tenendo la traduzione a mente: http://www.youtube.com/watch?v=x-9xKKeuedA
Vi chiedo scusa se qui sono pedante, ma il fatto è che io ho provato una grande tristezza vedendo questo video, da qui mi è venuta l’ispirazione per la storia, ma al tempo stesso l’ho trovato bellissimo e toccante, e spero di essere riuscito a comunicare con la mia storia le emozioni che volevo far provare; in pratica, vorrei che mi diceste, se doveste recensire, se sono riuscito a fare un buon lavoro.
Scusate per il disturbo, e grazie.
  
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