Fanfic su artisti musicali > Big Bang
Segui la storia  |       
Autore: Gaucha    20/12/2013    2 recensioni
''Chissà .Chissà se un giorno uno dei due avrebbe fatto la prima mossa, oppure sarebbero stati due, di tante persone, che si piacevano in silenzio.O forse solo una di loro.Forse chissà, si sarebbero trovati in quei rapporti incasinati,dove una dichiarazione avrebbe potuto distruggere tutto.Si sarebbero fatti tanti complimenti ma sempre ad un passo di distanza. Sarebbero sempre stati insicuri come quelle coppie in cui quando uno toglie lo sguardo, l’altra lo guarda con altri occhi.Quante ne ho viste di persone così.Noi all'esterno penseremo ''Che coglioni.Si amano.''.Forse uno dei due avrebbe augurato all’altro il meglio, di trovare una bella persona, ed entrambi si sarebbero fatti del male.Sarebbero bello se fossero state persone da film, quelle che si dichiarano il proprio interesse solo dopo aver sfiorato la tragedia.Ma nella realtà non va così.Sarebbe andata molto più semplicemente, avrebbero trovato qualcun’altro.Si sarebbero anche innamorati. Ma sicuramente, qualche notte sarebbe stata piena di ” ma ” e di ” se. “
Aveva ragione quello che li guardava.
Che coglioni.''
Cit.
Genere: Commedia, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una mattina come le altre.
Gelida. Un raggio di sole le sfiorava la pelle mentre le lenzuola le coprivano il ventre.
I suoi occhi si aprirono lentamente e si percepiva la tristezza del dover passare dai sogni alla realtà. Provo, girandosi e rigirandosi nel letto, a riprender sonno. Ma nulla era ora di alzarsi. Lei non sapeva nulla. Sapevo solo l'ora e il luogo. Ma non sapeva nè chi nè perchè avrebbe dovuto incontrare. Lavorava per una piccola agenzia che da anni cercava di espandersi. Lei era una ballerina ma anche assistente nei casi di evenienza. Sapeva fare quasi tutto. Era cresciuta da sola. I suoi genitori erano duri lavoratori. Non erano assenti ma comunque la lasciavano spesso da sola col fratello maggiore che non si prendeva spesso cura di lei.. o di se stesso. Trovato morto per overdose dopo che la ragazza lo lasciò. Dopo qualche mese dall'accaduto i genitori si separarono e la madre lasciò l'affidamento al padre che però non fu molto affidabile. Era solito usare le mani più che le parole. Come anche il suo ultimo ragazzo, che ha preferito ''una puttana con i soldi''. Infatti. Purtroppo Lola non ha avuto buoni rapporti con i ragazzi. Anzi si potrebbe dire che li odiasse. Li evitava. Li trattava male. Sapeva che non erano tutti cosi. Sapeva per alcuni che non fosse colpa loro. Come non lo era per lei. Non era colpa sua se aveva un carattere del genere. Il carattere si forgia dalle esperienze. E le sue esperienze come si può ben capire non erano molto positive. Era fredda in tutto. Non metteva passione in nulla. Solo nel ballo. Forse per questo è stata l'unica passione che è riuscita a portare avanti nonostante tutto e tutti. Era acida in ogni risposta. Era meglio bere un bicchiere di acido muriatico che litigare con lei. Non si risparmiava. Era contenta nel veder soffrire le persone. Soprattutto se queste avevano fatto soffrire lei. Il problema era quando si affezionava. Non era capace di abbandonare le persone che amava. Anche se le facevano del male. Quando si innamorava amava con tutta se stessa. Non corporalmente. Non era col sesso o con un bacio che ella colmava la sua voglia di amare. Ma con gli sguardi, i sospiri sulla pelle, i bisbigli, le frasi dolci ma soprattutto le risate. Una sigaretta insieme, un tatuaggio insieme, ballare, bere, dormire, guardare le stelle insieme. Per lei questo era meglio di una notte di sesso sfrenato.
Ma dopo la rottura con Logan il suo corpo era sfinito. Era nero. Ma non per i tatuaggi. Per i lividi. Tante volte era andata in ospedale. Ma non più per droga o  alcohol ma per fratture o emorragie.  Finchè la sua amica non la salvò con una denuncia. Forse se non era per Mikki ora Lola sarebbe morta. Ma dopo quel giorno non si rividero più. Lola fu talmente stupida da credere che Mikki lo avesse fatto per gelosia solo per farli lasciare. Cosi chiuse i rapporti con tutti.
Mentalmente quindi era una ragazza instabile, confusa, che cerca l'equilibrio.
Fisicamente era una bomba sexy. Alta. Snella. Capelli lunghi e neri. Occhi verde gatto. Qualche tatuaggio qua e la. Bhe più precisamente 6 tatuaggi. Alcuni richiamavano delle canzoni, altri solo simboli. Ma per lei avevano significati particolari. Il più importante secondo lei era la frase ''Abbracciami. Non posso'' del film ''Edward mani di forbici.'' che secondo lei la rispecchiava molto.
Comunque ci siam dilungati molto. Ormai è già pronta. Ha uno stile molto ''Swag'' per essere brevi. Sapeva che alle 8:00 si sarebbe dovuta trovare in aeroporto. Il suo capo aveva trovato l'ingaggio giusto per lei. Un posto come coreografa e assistente per una piccola boy band.
Lei non se ne vantò e non si lamentò. Accetto e basta. Il discorso cadde li.
Cosi alle 7:58 si trovava li ad ascoltare musica con le sue cuffie che l'avrebbero accompagnata anche nella tomba.
 
Erano le 7:45.
Tutti erano pronti solo lui si trovava ancora nel letto.
Avevano cercato di svegliarlo ma neanche le cannonate sarebbero servite. Cosi si avviarono. Nella peggiore delle ipotesi avrebbero dovuto pagargli un altro biglietto. Ma ormai era una cosa abitudinaria.
Stranamente però aprì gli occhi guardo la sveglia e....niente. Con calma si alzo dal letto stiracchiandosi. Si alzo. Si spogliò e entrò nella doccia. Fece veloce, tanto per far vedere che stava andando di fretta, anche perchè non si accorse che era rimasto solo in quel lussuoso appartamento. Appoggio un asciugamano sul ventre e una sui capelli ancora umidi. Andò in camera e indosso qualcosa che trovò tra le mani. Di solito era molto attento al look ma sta volta doveva solo prendere un aereo con una sconosciuta e tornare a casa. L'America era bella ma per lui solo la Korea era casa.
Una volta pronto butto a caso i vestiti nelle valigie e finalmente urlo '' Pronto. '' nessuno però rispose. Allora capi che era successo ancora. Erano le 7:50. Aveva fatto presto. Almeno prima del solito. Scese giù dalle infinite scale e vide che era davvero vuota la casa. Era abituato a quel silenzio. Adorava quel silenzio che mancava spesso in casa sua. Vivere con altre 4 persone non era il massimo. Certo si volevano bene ma un po di privacy gli avrebbe fatto comodo.
Ji era un ragazzo molto complesso. A volte veniva paragonato ad una vera donna per la sua complessità.  Era molto particolare come ragazzo e lo si poteva notare dal modo in cui parlava o vestita o comunque si comportava in modo molto strano. Ma era per questo che lo amavano. E forse era una cosa positiva almeno per lui. La fama gli aveva portato oltre a stress e mille lavori da fare anche tante belle donne. Non gli importava se si attaccavano a lui solo per la fama e soldi gli importava solo di aver qualcuno da portare a letto.
Si sapeva poco della sua infanzia. Lui non ci teneva a raccontarla. E nessuno si scomodava a chiederlo. Meglio non infastidirlo.
Nonostante questo suo atteggiamento nei confronti delle donne era fidanzato. Se cosi si poteva definire tale relazione.
Mentalmente anche se non lo dava a vedere era anche lui un ragazzo confuso. Si divideva tra Ji Yong e G-DRAGON. Neanche lui sapeva chi preferire. Ji Yong era un ragazzo sincero. Freddo si ma sincero. E forse era questa la sua sfortuna se Ji si affezionava a qualcuno bhe allora era la fine. Ma Gi...G-Dragon lui non si affezionava mai. Aveva soldi, fama, fumo, donne. Cosa può chiedere di più un uomo.? Ma questo suo sdoppiamento non lo portava all'equilibrio. Ma anzi al disordine più completo.
Fisicamente era come Lola. Alto. Snello. Muscoloso. Forte. Qualche tatuaggio qua e la. Capelli dal colore indefinito ultimamente sono biondi ma non si può affermare con certezza. Gli occhi neri ma di un nero profondo. Nero notte con qualche stella per contorno.
Prese un taxi e alle 7:58 era li. Indossò i suoi occhiali da sole prese le valigie e sia avvio all'interno. All'entrata si scontrò con una ragazza. Per una volta fece il gentiluomo e l'aiutò. Ella disse solo un flebile grazie e si accomodo indossando le sue cuffie. Lui si sedette affianco.
 
Arrivarono gli altri. Allora il capo di Lola disse ''Come.? Già vi conoscete.''
Lola si tolse le cuffie. E accompagnata dal capo disse ''Eh''.
''Ma fate sempre cosi.'' disse Seungri confuso.
Il capo ribadì di conoscerla molto bene. Lola ancora più confusa non capiva di cosa stesse parlando. Il ragazzo a fianco si alzò e si aggiunse agli altri.
I Big Bang.
''Che nome ridicolo..'' disse allora lei inchinandosi e presentandosi.
''Ridicolo.?''
''Si ridicolo. Sono opinioni …o mi sbaglio.?'' disse concludendo con un sorriso falso.
Ji la guardava incuriosito osservava i tatuaggi che uscivano dai vestiti. Era interessante.
 
Avrebbero dovuto lavorare insieme.
Così si incontrarono. Chissà che fini avrebbero fatto. Se avrebbero trovato l’equilibrio o sarebbero caduti a pezzi nel caos più totale.

Ehy.
Spero vi piaccia. Non guardate gli errori. Questa è solo un'introduzione.
La frase che ho usato nell'intro non è mia è una citazione di una ragazza che mi è piaciuta molto è mi è sembrata adatta.
Seguitela anche perchè continuerò fino all'ultimo anche questa.!
PROMESSO.!
By fefè.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Big Bang / Vai alla pagina dell'autore: Gaucha