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Autore: Camicia    21/12/2013    3 recensioni
È il night Club di cui parlava Santa.
Entro. Non so nemmeno perché.
Lavorare in un night club? Io?
- è un modo veloce per fare soldi, per svagarti e per liberare la mente dolcezza.
Liberare la mente?
Potrebbe aiutarmi a dimenticare Kanata.
Sarebbe come una via di fuga.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christine Hakanomachi, Kanata Saiyonji, Miyu Kouzuki, Nanami Tenchi, Santa Kuros
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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È notte fonda e mi sveglio di scatto sentendo mia madre passare l’aspirapolvere…perché passa l’aspirapolvere in piena notte?!? Non lo sa che la gente normale dorme a quest’ora?
Esco dalla camera e vado nel salotto.
La vedo trafficare con l’elettrodomestico – mamma si può sapere che fai? Sono le tre di notte accidenti!! – dico isterica.
Da dietro sento una presenza, mi giro e vedo lui…il mio tormento…
Alto, capelli marroni  scompigliati e occhi assonnati.
Da quando mia madre e suo padre hanno deciso di vivere insieme quattro anni fa, iniziai a condividere lo stesso tetto con lui.
Credevo che sarebbe andato tutto per il meglio ma pian piano ho capito che lui non era un semplice fratellastro per me…
- ma che stai combinando? – chiede nervoso – se domani sarò irascibile sarà colpa tua – continua.
- guarda che tu sei sempre irascibile – rispondo io incrociando le braccia.
Lui mi stringe una guancia – ma sentitela! – e se ne va.
Mia madre leva la spina – mi era caduta la ciotola con lo zucchero e siccome non voglio formiche in casa ho passato l’aspirapolvere, mi dispiace solo che vi ho svegliati.
Torno in camera mia e mi corico di nuovo a letto.
Kanata…ogni volta che mi trovo vicino a lui vado nel panico…il mio corpo si surriscalda e non ne ho più il completo controllo.
Devo solo resistere…ma sarò in grado di farlo?
 
La mattina arriva lentamente anche perché non ho più chiuso occhio dopo la bravata di mia madre e mi alzo faticosamente dal letto.
Mi levo il pigiama e indosso jeans e maglietta.
Esco e vado in bagno.
Trovo lui che si sta lavando la faccia, a petto nudo con indosso solo il  pantalone  del pigiama.
Arrossisco – aspetto che finisci – dico veloce e mi giro.
Lo sento muoversi e poi mi mette una mano sul fianco – ho finito – dice e torna in camera sua.
Lo vedo di spalle…è così bello…ed io posso bearmi di lui…
No! Smettila Miyu!
Cerco di ritornare in me e mi chiudo in bagno.
Mi lavo la faccia, mi trucco ed esco.
Scendo in cucina e trovo la tavola apparecchiata.
Il padre di Kanata (che sarebbe anche il mio patrigno) sta mangiando tranquillamente un dolcetto bianco con crema  e sorseggia caffè.
- non ho fame, io vado – dico euforica.
È il primo giorno di scuola dopotutto.
Mia madre mi guarda con i suoi occhi verdi così uguali ai miei – ma tesoro se poi ti viene fame?
- nessuno problema – prendo una merenda da sopra il tavolo – mangerò questa lungo la strada.
Sento la porta di sopra chiudersi.
Kanata sta scendendo per  fare colazione.
- vado! – mi affretto.
Mi sono autoconvinta che più gli sto lontana e più mi dimenticherò di lui…ma come fare quando viviamo sotto lo stesso tetto?
Ricordo che prima capitava che dormissimo insieme perché passavamo la notte a vedere film.
Se ci ripenso divento rossa…prima di scoprire i miei sentimenti verso di lui eravamo molto uniti.
Arrivo a scuola e trovo alcune mie amiche davanti il cancello.
- Christine! Nanami!! – le chiamo e loro si girano.
- Miyu!! – mi abbracciano – quanto mi sei mancata!!
Iniziamo a parlare delle nostre vacanze estive.
Nanami è andata dai suoi nonni mentre Christine in Francia.
- ehi ragazze! – ci giriamo e vediamo che un ragazzo con capelli neri si avvicina – come state?
- Santa! – diciamo in coro – sei cresciuto!!
Sorride – e Kanata? – mi chiede.
- era ancora a casa quando sono uscita.
Neanche due minuti che un ragazzo alto e attraente si avvicina al vialetto della scuola diretto verso di noi.
È lui…mio dio…i suoi occhi marroni mi fanno sciogliere come burro.
Se solo sapesse l’effetto che mi fa.
- perché non mi hai aspettata Miyu! – mi dà un pizzicotto.
Mi libero – perché sei lento come una lumaca!! – ribatto.
La campana suona ed entriamo in classe.
Facciamo le corse e alla fine ci sediamo nei nostri banchi.
Io accanto ad una ragazza molto simpatica che si chiama Sakura.
Davanti a me Christine e Nanami e dietro…(s)fortunatamente Kanata e Santa.
 
Usciamo da scuola e ritorniamo a casa.
Io e Kanata rimaniamo in silenzio per un po’.
- è stato bello il primo giorno eh? – chiede per rompere il ghiaccio.
Concordo – sei stato meno irascibile del solito – sorrido.
Mi guarda e afferra una ciocca dei miei lunghi capelli biondi.
- certe volte vorrei proprio sculacciarti per le risposte taglienti che mi dai.
Il mio cuore si ferma e poi riprende a battere all’impazzata.
- che…dici? – riesco a malapena a sussurrare.
Si mette a ridere – che faccia Miyu! Sei tutta rossa!! – mi prende in giro.
Mi scosto da lui e affretto il passo.
Quando fa così non lo sopporto…ed è proprio questo che mi fa sperare di avere una possibilità con lui.
Dannazione al mio cuore! Perché dovevo  proprio innamorarmi di lui!!
- ehi Miyu aspetta! – mi urla da dietro ma io arrivo a casa ed entro.
 
Sono a computer e continuo a guardare le foto di qualche anno fa.
Eravamo così piccoli rispetto a ora.
Lui era basso ma aveva quel suo sguardo magnetico che faceva cadere ai suoi piedi tutte le ragazze.
E poi ci sono io, insignificante ragazzina dagli occhi verdi e capelli biondi accanto a lui che sorride come un’ebete.
Credo che già allora ero innamorata di lui.
Ahhh! Basta! Levo la finestra delle foto e chiudo il computer.
Sento bussare alla porta.
- avanti – dico aspettandomi di trovare mia madre.
Invece no entra un ragazzo con un sorriso seducente.
- che vuoi? – dico fredda.
- voleva passare un po’ di tempo con te, non ho niente da fare così mi sono detto “perché non rompere le scatole a Miyu?” – sorride.
Entra senza troppi complimenti e si siede sul letto accanto a me che ho ancora il p.c. sulle gambe.
- che stavi facendo?
- stavo vedendo film porno – rispondo seria.
Lui mi fissa sconvolto – sul serio?
- secondo te io potrei vedere certi film? – non sa quanto mi imbarazzi?
- non senza di me – ribatte ridendo.
Gli do un piccolo pugno sulla spalla – dai scherzavo.
Vorrei sapere se sono solo io a sentire questo batticuore.
Ci guardiamo negli occhi per un paio di minuti.
- sei cambiata Miyu – dice di punto in bianco.
Sbatto le ciglia.
- sei più carina.
Arrossisco.
Ecco sono questi i complimenti che mi spiazzano.
Poggio il computer a terra e mi avvicino a lui.
Gli metto le mani sulle spalle e continuo a guardarlo negli occhi.
Lui non accenna a muoversi…forse aspetta che io continui?
Forse anche lui prova qualcosa per me?
Forse ho speranze?
Siamo vicinissimi…
Sento il suo respiro irregolare unito al mio…
- stiamo sbagliando Miyu – dice impassibile.
Nel suo sguardo non riesco a leggere i suoi sentimenti.
Come al solito è un muro che non riuscirò mai a buttar giù.
Sono imbarazzatissima…mi sono spinta troppo oltre ma la cosa peggiore è che ora  penserà che  provo qualcosa per lui.
Devo improvvisare – stavi davvero credendo che ti volessi baciare? – dico sorridendo.
Dentro di me sto morendo.
- ma dai! Ti stavo prendendo in giro! – mi allontano da lui.
Ho troppa paura di dirgli la verità.
Il fatto è che se non ricambia quello che provo nascerebbe dell’imbarazzo tra di noi e già mi basta quello che c’è adesso. E poi viviamo sotto lo stesso tetto sarebbe troppo…
- Miyu c’è qualcosa che devi dirmi? – mi chiede come se leggesse nella mia mente.
Sì! Sono innamorata di te idiota!
- no nulla – improvviso un sorriso sforzato.
  
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