22/12/2013
2 recensioniQualcosa che il mare non potrà mai portarti via
Lo sapevi che sarebbe andata a finire così, vero Annie?
Sapevi che prima o poi l’ancora che ti teneva in salvo a riva sarebbe scomparsa e tu saresti di nuovo andata alla deriva, in un mare scuro, sconosciuto, spaventoso …
Sapevi che tutto sarebbe tornato come prima, come quando onde di tempesta ti rovesciavano scuotendoti senza che tu potessi fare nulla, impotente di fronte a quella violenza che sentivi dentro …
Avevi trovato lui e ti era sembrato un po’ meno scuro il cielo, un po’ meno sconosciuta la rotta da seguire, un po’ meno spaventoso quel mare che con le sue onde ti spingeva tra le sue braccia …
Sapevi che ti era stato fatto un regalo, un piccolo porto sicuro dove approdare in salvo, dove poter finalmente scoprire che il mare non era solo onde gigantesche e mostruose che vogliono inghiottirti, ma poteva assumere la forma di un sorriso che sapeva di sole, di casa, d’amore.
Avevi capito finalmente che il mare non era essere malvagio, avevi capito che il mare non ti doveva fare paura. Lui te lo aveva fatto capire, lui che era mare in una giornata d’estate, acqua fresca che cura le ferite, onda dolce e leggera che culla i navigatori. Avevi capito che tu eri un marinaio che aveva l’onore di aver incontrato il mare nella sua emanazione più bella. Avevi capito che ti era stato fatto un regalo e che prima o poi ti sarebbe stato portato via.
Sapevi che quella calma non sarebbe durata. Lo sapevi da quando lo avevano chiamato di nuovo, quando di nuovo lui se ne era dovuto andare e tu non avevi potuto fare nulla, impotente di fronte a quella violenza che sentivi dentro … il mare aveva ricominciato a farti paura: quello che ti dava, poi se lo riprendeva.
L’avevi visto lottare e l’avevi visto tornare. L’avevi visto diventare tuo e finalmente avevi conosciuto cosa significava amare con tutta te stessa qualcosa di più grande di te. Il mare ti era improvvisamente sembrato così chiaro e semplice da capire, stretto tra le tue braccia, avvinto alle tue labbra. Quel mare che sapeva di sole, di casa, d’amore …
Era tornato, ma sapevi che non poteva durare. Ciò che il mare ti dà, il mare ti toglie. Prima o poi, presto o tardi, un giorno o l’altro. Ed è quello che è successo, il mare se l’è ripreso. Dovresti avere paura, dovresti tremare di fronte a quelle onde, dovresti odiarlo …
… ma tu non ne hai paura, non tremi, non lo odi. Come potresti, tu, che conosci i baci di quelle onde, i sorrisi di quell’acqua salata, la verità nascosta di quella distesa infinita d’amore. Non potrai mai farlo, perché significherebbe odiare lui. E lui ti ha fatto il dono più grande della tua vita, qualcosa che il mare non potrà mai portarti via.
Ti accarezzi il ventre, la creatura che porti in te è fragile, piccola, spaventata, come lo eri tu. Sorridi. Ti alzi piano e ti immergi un po’ di più in mare. Appoggi un ultimo bacio sul vetro della bottiglietta che stringi tra le mani e la affidi alle onde.
Sai che arriverà a lui, assieme al messaggio che essa contiene.
Lo proteggeremo insieme.
Angolino di Blue
Ciao. Non ha mai scritto nulla su Annie, quindi non so se ho raggiunto un buon risultato o meno.
In questa fict il nemico sembra il mare: ci tengo a precisare che mi sono immaginata la "follia" di Annie come un mare in tempesta in cui Finnick, che a lei pare un mare estivo, è riuscito a portare la calma.
Ho l'impressione che il testo sia un po' confuso ... siate clementi ... lasciate una recensione e ditemi come migliorarla!
A presto!
Blue :)