23/12/2013
3 recensioniAssassin’s Tango
Ecco l’entrata del famosissimo “Crookem Country” il ristorante più famoso d’America.
Le sei ragazze osservarono distrattamente l’insegna al neon rossa, prima di entrare all’interno del locale.
Non si guardarono neppure attorno e senza aspettare il cameriere che le avrebbe accolte si diressero spedite verso il tavolo più appartato della sala.
Si sedettero composte, restando in rigoroso silenzio.
Ad un cenno di richiamo si avvicinò al loro tavolo un cameriere che prese i loro ordini.
Per iniziare… un drink era d’obbligo.
Il cameriere tornò sorridendo, appoggiando i bicchieri davanti alle rispettive ragazze.
Si allontanò, inchinandosi leggermente.
Ancora nessuna di loro emesse un fiato e tutte e sei rimasero lì, con i loro bicchieri ed un tango come sottofondo.
“Pop!”
Esordì improvvisamente Alice mentre rimescolava il suo drink.
Era una bella ragazza con dei lunghi codini biondi, gli occhi verde speranza e delle sopracciglia molto folte.
“Sei!”
La seguì Mathilda, la ragazza al suo fianco.
Anche Mathilda aveva i capelli biondi raccolti in due codini, ma al contrario di Alice portava gli occhiali ed aveva gli occhi di uno strano azzurro… sembrava quasi viola con le luci del ristorante.
In braccio teneva un grande peluche di un orso polare.
“Squish.”
La prossima fu Ivana.
Era la più alta e formosa del gruppo.
Aveva i capelli lunghi di un biondo molto chiaro, quasi bianco, ed era completamente vestita di rosa.
A differenza di Mathilda lei aveva davvero gli occhi viola.
“Uh uh…”
Elizabeta.
Povera Elizabeta.
I lunghi capelli marroni le ricadevano in morbide onde sulla schiena.
Gli occhi verdi e spenti osservavano senza davvero vederlo il bicchiere che stringeva convulsamente, fino a farsi sbiancare le nocche.
Alla mano sinistra portava ancora la fede nuziale e tra i capelli portava ancora il suo vecchio fermaglio.
“Cicero.”
Sbuffò Rosalia mentre si portava alla bocca una sigaretta e si ravvivava i capelli castani con una mano, evitando accuratamente uno strano ricciolo che le sbucava a destra.
Rosalia aveva la carnagione abbronzata, si potevano intuire le sue origini mediterranee dal braccialetto tricolore che indossava al polso destro… tricolore italiano.
“Lipschitz.”
L’ultima a parlare fu Louisa.
Vestiva in stile militare, anfibi neri, pantaloni mimetici, canotta nera e giubbino anch’esso mimetico.
I capelli, biondi, erano molto corti e teneva gli occhi azzurri fissi sul tavolo, persi in chissà quale pensiero.
“Se l’è cercata.”
Alice sorseggiò il bicchiere di Jack Daniel's.
“Può incolpare solo se stesso.”
Bisbigliò Mathilda, senza toccare un goccio dell’eggnog, un liquore tipico dei paesi di lingua francese, che aveva davanti.
“Se foste state lì…”
Ivana sorrise, girando la vodka nel bicchiere.
“Se l’avreste visto…”
Rosalia si morse leggermente il labbro, per poi buttare giù d’un colpo il bicchiere di Capo di Leuca, un vino rosso italiano di origini pugliesi.
“Scommetto… che avreste fatto lo stesso.”
Louisa guardò la sua Beck’s, prima di berne un sorso solo.
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Note:
Sono secoli che non scrivo più su questo fandom… e forse era meglio che continuavo a non farlo.
La fic è palesemente tratta da Cell Block Tango dal musical Chicago.