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Autore: HicEtNuncLia    23/12/2013    0 recensioni
È la mia primissima Nian... Sono strana lo so, ma sono stata ispirata dal momento "no" della coppia, quando mi sono resa conto che tutto stava cadendo a pezzi per davvero ho iniziato a scrivere... Non sono una dalle mani d'oro, ho letto storie in giro da far accapponare la pelle, altre capaci di farmi piangere... Di solito scrivo e conservo, stavolta qualcosa dentro mi ha suggerito di regalare al "mondo" le mie idee. E ci sto provando. Non mi sono basata su ieri, non mi baso su oggi, ma penso a domani... Domani i nostri Nian come saranno? Cosa sentiranno incrociandosi per caso una volta tutto finito? Cosa resta di un amore che ha dato tanto? E il lavoro e vita privata sono sempre distinguibili? Ma soprattutto, come si sceglie? Come conviene scegliere? Eccola la parola chiave della mia Nian: SCEGLIERE. La vita è fatta di scelte, giuste o sbagliate che siano, che alla fine ci definiscono e fanno sii che ognuno cambi in qualche modo. Perché, poi, nelle scelte di tutti i giorni scegliamo chi essere domani.
Beh che dire? Buona lettura... Spero che valga la pena perdere qualche attimo di vita per "rubarne" uno mio.
Baci Lia.
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nina Pov
È una di quelle mattine strane. 
Una di quelle dove ti svegli e ti guardi attorno con la testa leggermente sollevata dal cuscino, la luce che entra con violenza tra le finestre dagli infissi bianchi e i tuoi occhi che fanno a pugni con la luce per aprirsi.
Sai che quella è la tua stanza, il tuo letto, i tuoi cuscino, le tue lenzuola che sanno di fresco e dell'ammorbidente di sempre... 
È tutto tuo, ti appartiene. Ma non lo senti.
Ribadisco. È una mattina strana.
Sono a casa mia, ma non la sento mia. Non la sento casa.

Scendo dal letto. Scalza come sempre.
In casa c'è la temperatura perfetta. E fuori pure. D'altronde è quasi Marzo. È quasi primavera.
Premo il bottone della macchinetta del caffè automatica che mi ha regalato Julienne. Quella che prepari la sera prima per non perdere tempo la mattina a preparare. Quella che fa da se mentre ti risvegli per bene sotto la doccia, quella che non ti fa fare tardi praticamente. Perché ormai odio anche prepararmi la colazione la mattina... Allora per obbligarmi a farla, perché a detta comune "stai scomparendo", mi ha regalato la macchina del caffè...

Entro in bagno. 
Facendo in modo che i miei piedi non tocchino le piastrelle del pavimento del bagno e non si gelino. Che poi chissà perché il bagno sembra sempre più freddo rispetto alle altre stanze... Resto sul tappetino morbido davanti al lavandino e mi lego i capelli con un elastico per non bagnarli dopo che ieri mi sono stati asciugati accuratamente da una delle parrucchiere del servizio fotografico per Cosmopolitan. Sarebbe un'ora di lavoro buttata all'aria, e non mi sembra giusto buttare all'aria il lavoro delle altre persone. E poi mi piace il modo in cui me li ha arricciati. In tipico stile Katherine. Oggi e come se avessi il bisogno di sentirmi lei.

Apro l'acqua che prende il suo solito ritmo sul fondo doccia. Seguita subito dopo un po' da una scia di vapore.
Mi ci immergo sotto.
Incredibilmente per un attimo, mentre l'acqua calda mi bagna, mi rilasso. E solo a quel punto mi rendo conto che dal momento che mi sono alzata non sono poi così rilassata come dovrei, come dovrebbe essere una persona che ha finito di lavorare. Che ha un mese di pausa da tutto ciò che potrebbe stressarla. Ero tesa. Sono tesa, poiché appena mi rendo conto del mio reale stato ritorno un fascio di nervi.
E dico ancora una volta a me stessa che è una mattinata strana. E che forse sarà una giornata strana.

Appena arrivo in cucina con l'asciugamano che mi avvolge a fascia dal seno fin, appena, sotto al sedere l'odore del caffè prende possesso del mio olfatto. E, ricordando di avere un paio di muffin al cioccolato e amarena, apro il forno e li poggio sul piano cucina... Poi apro il frigo e prendo un bicchiere di latte...
Sorrido alla visione di quelle due tazze con quelle due soffici nuvolette messe vicino... Mi fanno ricordare quando di mattina, prima di andare a scuola, scendevo giù e mia madre mi faceva trovare tutto pronto...
Mi rilasso di nuovo, ma il suono del cellulare, con il rumore dell'incessante vibrazione, mi distrae.

Ed ecco che ricordo di essere sbadata, di essermi svegliata e di aver dimenticato di controllare il cellulare stamattina. 
E che forse qualcuno mi ha cercato dopo che ieri sera ho mollato tutti al pub solo perché non so più chi sono, dove mi trovo e se voglio davvero ciò che ho. Dopo che ho scoperto che sono forse un bel po' lunatica. Perché mica è tanto normale ridere e scherzare l'attimo prima e voler sprofondare l'attimo dopo, senza motivo poi... Che mentre mi sento perfettamente bene sono capace di farmi divorare da un vuoto che parte dallo stomaco e mi sovrasta... Ma infondo la colpa non è stata mia se ad un certo punto mi è parso che il vuoto, partito da un punto preciso del mio stomaco, si sia prolungato in un onda immensa che mi ha travolto completamente, portando via quella che sembrava fossi un attimo prima. Quella che tutti amano vedere...
Nina che sorride, scherza, ride e ascolta e parla...
La Nina felice e spensierata.

Una volta afferrato il telefono mi rendo conto che è troppo tardi.
Che ho 7 chiamate perse e 3 messaggi.
Apro le chiamate: Kat, Kat, Julienne, Riwena, Riwena, Candice, Julie.
Apro i messaggi 
"Dove sei finita? Che ti è preso? Sei sbiancata di colpo... Ti sei sentita male?" -Kat
"Forse vorrai stare sola siccome mi hanno chiamata dicendomi che sei scomparsa e non rispondi. Almeno si può sapere cosa c'è tesoro?"-Julienne 
"Domani ti vengo a prendere. Non accetto no. So cos'hai." -Julie

Bene. Credo che dovrei vestirmi. 
Digito un "tutto ok, scusa... Poi parliamo che poi non so neanche io di cosa parlare." E lo mando a Kat, Julienne, Riwena e Candice...
Odio i messaggi di questo tipo, ma davvero ho bisogno di staccare.
E so che Julie ha capito, che conosce ogni mia mimica facciale, ogni mio sguardo e ciò che vogliono dire. So che lei sa più di me cosa mi prende. Che inizierà con un "dove si va a mangiare?" E finirà col farmi piangere. Senza che dalla mia bocca esca una sola lettera tirerà fuori tutto. E ne ho bisogno.
Ho bisogno di una persona "strana", che mi appartiene da tanto, che mi conosce per bene.
In una giornata strana, di un momento della mia vita strano, che ormai mi appartiene da troppo e che non mi fa star più bene.

E tra tutto ciò mi scordo completamente di Derek.
Abbiamo litigato e non l'ho chiamato, non gli ho mandato la Buonanotte e tutte quelle cose che una ragazza dovrebbe fare per farsi perdonare...
E ritorna ad insinuarsi dentro il dubbio che ho da un bel po'... Non dimenticherei mai di chiamare il mio ragazzo, non riuscirei mai a tenergli il muso per più di un giorno, non dormirei  sapendo che lui pensa che a me non interessi di lui... Soprattutto quando sono in torto e ho litigato con lui per colpa mia... 
Ma non capisco se sono strana io o è una giornata strana di un periodo strano... 
Eppure sono stata sempre perspicace, ma ora proprio non riesco a capire... Sono io sbagliata? Le mie scelte? O è semplicemente una confusione dovuta al fatto che in un anno la mia vita è stata stravolta da un semplice "non posso" uscito dalla mia bocca...


[...]
Mi siedo sulle scale di casa. Appena fuori l'uscio della porta aspettando che l'auto di Julie appari da un momento all'altro.
Ed eccola, la mia seconda mamma con la sua entrata trionfale. Appare, spuntando dal retro del muretto nella sua auto, suonando il clacson senza fermarsi, cercando di intonare il motivetto di qualche canzoncina.
E c'è riuscita a farmi sorridere... 
Julie 1 Nina 0
E ride lei, con le sue guanciotte rosse che sembrano quasi sfiorarle gli occhi, ride come a dirmi "Neens riuscirò a farti stare meglio e questo è solo l'inizio", ride con aria di sfida, sfida che lei ha già vinto, ed io con piacere ho perso, già dalla partenza.
<< sali su! E spero per te che tu stia in forma! >> la guardo probabilmente con il mio sguardo più stranito, non riuscendo a capire cosa voglia dire...
<< buongiorno, ma non ti capisco... >> le dico salendo in auto e baciandole una guancia...
<< buongiorno tesoro, io sono a dieta e anche se il mio metodo "giro turistico e fast food" funziona a meraviglia, oggi si girerà a piedi e si mangerà frutta! >> scoppio a ridere... La mia Plec a dieta? 
<< stai male? >> le faccio guardandola sconcertata per l'esclamazione di qualche attimo fa...
<< non mi deridere, oggi voglio stare a dieta... >> continuo a ridere senza freni inibitori. Lei sorride, consapevole che sta riuscendo nel suo intento e poi mette su la sua faccia da finta ferita << Tu puoi decidere di mollare tutti all'improvviso e io improvvisamente non potrei decidere di mettermi a dieta? >> 
<< ok. La smetto. Hai vinto tu. Hai ragione. >> faccio trattenendo il riso davanti all'immagine che la mia fervida immaginazione mi pone avanti: una Julie che impreca, dopo aver finito una mela, desiderosa di un pezzo di hamburger o di cioccolata.
<< lo puoi gridare al mondo Neens. Io oggi non mangerò schifezze e tu capirai che ti sta succedendo. Ed io vincerò. Perché devo perdere almeno un etto e tu devi ritornare a sorridere per davvero piccola Neens.> >
Mi guardo le mani e sorrido.
Sono fortunata. Tanto fortunata.

Giunte all'apice di questo piccolo monte, Julie parcheggia e mi costringe a scendere.
Mi aggiusto il cappello e mi avvolgo la sciarpa per bene attorno al collo.

<< muovi il tuo fantastico culetto Nina! La strada e lunga... >>
La seguo tra gli alberi, mentre sento il gelo attraversarmi le ossa.
<< Julie queste idee in estate la prossima volta, ok? >>
<< ah amore, sei tu che hai una crisi esistenziale in pieno inverno, invece della fine di Febbraio la prossima volta fattela venire a luglio. >> 
<< ci proverò. Spero che però non mi venga più nessuna cosa di questo genere. >> faccio seguendola, mentre il vento tira sempre più forte...
Ha uno zaino alle spalle che sarà pieno di frutta e acqua.
E penso che moriremo di fame molto probabilmente, con questo freddo, dopo questa lunga camminata e essendo le mangione che siamo... 
Ma il mio pensiero viene dissolto dalle parole di Julie << Neens è presto per meditare. Pensa piuttosto a dove metti i piedi che ci sono radici d'albero che spuntano dappertutto... Potresti cadere. >>
<< ma casa tua o mia non era meglio? Ho freddo, ho fame ed è un'ora che giriamo ininterrottamente e non mi sento più la punta del naso. >> ride...
<< oh Nina... Questo percorso prendilo come una salita per la vetta, vedrai Neens ne sarà valsa la pena una volta lassù... >>

[...]
Arriviamo e ciò che si presenta avanti a me è qualcosa di meraviglioso... Un manto di neve.e infondo due panchine di ferro battuto e vicino una piccola baita, un po' vecchia, tutta in legno che affaccia al di sotto della montagna con una finestra al secondo piano...
Guardo la baita e penso al caldo, al magnifico caldo che potrà contenere.
Ed eccola Julie che distrugge di nuovo i miei fantastici pensieri avvicinandosi alla panchina...
<< ma Julie fa freddo! >>
<< vieni prima qua. E poi mi dici se hai ancora voglia di entrare... >> 
Mi accingo ad andarle vicino mentre la guardo sorridere, incantata, come una bambina che si ritrova avanti un mare di caramelle.
Arrivo lì e infondo è proprio quella la reazione che si scatena anche in me, quando un immensa distesa di pareti ghiacciate in un modo strano coprono le pareti delle montagne e che incontrando i raggi del sole sembrano diamanti. Luci di mille colori ricoprono il tutto ed io non so fare altro che provare a dire una parola e richiudere la bocca con un sospiro.

<< ne valeva o no la pena? Ora che dici vuoi andare dentro a riscaldarti e a trovare qualche schifezza da sgranocchiare e ad essere costretta a restare in piedi alla finestra per vedere tutto questo? o resti qua seduta sulla panchina a mangiare della buona frutta con me così mi aiuti a tener fede alla mia dieta e ti godi davvero tutto il tempo questo spettacolo? >>
<< restiamo qua... >> faccio sedendomi e guardando la baita, aspetterà.
Guardo l'ora dal telefono e mi rendo conto che l'ora di pranzo è finta da tanto, sono le tre del pomeriggio e rispondo a Derek con un solo e semplice -non sono a casa, sono con Julie in giro, appena posso mi faccio sentire io- ma non invia, non c'è campo, allora poso il cellulare in tasca e il tempo di girarmi che trovo Julie intenta a tagliuzzare una mela...
<< perché hai scelto la panchina? >>
<< mi prendi in giro Julie? >> ed eccola che la parte psicanalitica di Julie esce fuori..
<< no... Ti conosco Neens, credevo avresti scelto la baita. >>
<< ma tu hai bisogno di supporto e poi la vista da qui è migliore e poi nella baita ci possiamo andare anche dopo. Siamo venuti qua per la vista mozzafiato o no? >> sorride...
<< si... Tieni mangia... >> afferro un pezzo di mela e lo addento...
<< non mi convinci. >>
<< ho voluto farti vedere qualcosa che per me ha un significato. Cosa di questo non ti convince? >> e mi sento in colpa... Lei prova a farmi sentire bene e io penso a sotterfugi senza senso...

E le ore passano così, mentre cala buio, mentre parliamo del lavoro, mentre provo ad estorcerle qualcosa sul finale che ancora non conosco... Mentre ho fame, ho sete e ho freddo sempre più, ma non glielo dico perché lei è così contenta di stare qua, a guardare questo paesaggio fantastico che pian piano svanisce al buio... E rimpiango la baita poiché restare qua tutto questo tempo non è poi così eccitante, è bello restare a guardare per un po' tutti quei giochi di luce fantastici, ma poi scoccia e nella baita sarebbe stato meglio...

<< entriamo? >> faccio ad una Julie che a quella domanda mi sorride come se sapesse che prima o poi l'avrei detto...
<< da quando vuoi entrare dentro? >> fa mentre ci dirigiamo alla baita...
<< da qualche ora... Scusa, tu sei così... >>
<< stop stop. Non mi devi spiegazioni hai ragione... Ma alla fine capirai tutto tesoro... >> continuo a non capire e a restare spiazzata da tutte le sue esclamazioni...

Appena dentro sorrido e vorrei saltellare dalla gioia... 
Qua anche a fuoco spento il calore del riscaldamenti appena acceso rende il tutto di un tepore fantastico...
Julie accende il fuoco nel camino... E io inizio a togliermi sciarpa e cappello...
<< oh Nina se vuoi apri il frigo e mangia tutto ciò che vuoi e girati tutta casa. Credo che la mia mamma non avrebbe niente in contrario. >> 
<< grazie >> faccio baciandole una guancia mentre lei continua a sorridere e io prendo una barretta di cioccolata dal frigo e la addento e salgo su, al piano di sopra, per guardare dalla finestra e provare ad immaginare come sarebbe stato guardare lo spettacolo da qui...
E avvicinandomi alla finestra mi rendo conto che forse sarei dovuta restare in piedi, ma il caldo, la cioccolata e l'aria familiare avrebbe appagato decisamente ciò...
Il rumore passi di Julie mi fa girare...
<< te ne sei pentita eh? Avresti voluto scegliere la baita... >> 
<< oh si, perdonami... È qualcosa di spettacolare ma... >>
 E come ha fatto un sacco di volte da questa mattina mi blocca di nuovo e prende a parlare lei << ma si può guardare a tratti e lo stare in piedi viene colmato dal cioccolato, il calore e la familiarità. E hai scelto la panchina perché era giusto per me, perché era la cosa giusta da fare mangiare cose sane e perché la vista da lì sembrava migliore ed era di sicuro più comoda. Poi sapevi che saresti potuta venire qui alla fine, se quello non ti andava bene... Lo so piccola Dobrev. >> la guardo a stupefatta. 

Incapace di proferire parola resto a guardarla ancora qualche minuto.
Provo a dire "si" ma mi riesce impossibile anche sillabare.

<< ora Neens immagina che venuta qui, credendo, come hai fatto, di trovare aperto avresti fatto quello che hai fatto oggi, avresti deciso quello che hai deciso oggi, alla fine giunta alla porta, dal contenuto caldo, buono e familiare che conosci bene, fosse stata chiusa... E adatta tutta la situazione alla tua vita in quest'ultimo anno... >>
Le lacrime prima pizzicano e poi piano mi bagnano il viso...
La mia giornata strana è solo all'inizio.








AUTRICE
MI SCUSO IMMENSAMENTE PER LA VERSIONE PRECEDENTE!
Non avrete capito un tubo, mi dispiace immensamente, ma come ho già detto è la mia prima Nian ed è la prima volta che pubblico e inoltre sono dall'iPad... Spero mi perdoniate...
E spero che la lettura sia di vostro gradimento.
E mi scuso per eventuali errori già da ora poiché l'auto correttore fa da sè.
Baci <3
  
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