Oh! Oh! Malediction!
Il cielo
sopra di te è rosso.
Un
minuto fa non ci badavi neppure, forse quello era un avvertimento e tu non
l'hai saputo leggere.
"Cosa facciamo, danna? Uhn?" Deidara, di fianco a te, raffrena a
stento la sua eccitazione. Le sue dita tremano impazienti sotto il copricapo di
paglia. Deidara è stanco d'attendere, Deidara vuole attaccare.
"Sono di Konoha, uhn, ha notato? I coprifronte, i coprifronte."
Non lo vedi neppure, Deidara. Ma sai che punta la squadra di ninja sotto di voi
con la cupidigia di un falco -e con una certa delizia, anche.
Sai che il suo estroso quanto eclettico cervello non vede l'ora di escogitare
la prossima esplosione. Difatti lo senti sussurrare un enfatico Katsu!,
gli occhi in cui brilla già il pandemonio immaginario della detonazione.
Tu invece taci.
Guardi verso il basso, guardi i tre ninja malridotti che arrancano nella
polvere.
"Devono essere quelli sopravvissuti allo scherzetto che Kyuubi-chan
ha fatto qualche giorno fa, uhn, proprio loro."
E d'improvviso quasi ti sembra scontato che debbano morire per mano tua,
Sasori. Quasi banale.
Ma ogni cosa è in fiamme. E tu vedi l'incendio avanzare.
Vedi i quindici anni che non hai avuto, vedi la collera, vedi i muscoli
doloranti, vedi il passato che barcolla su un paio di gambette gracili, vedi
l'andatura nonostante tutto spavalda, vedi un giubbetto da Chunin con le
maniche troppo lunghe, vedi una vita che non è più.
Kurenai, Sasori.
Così si chiama la ragazzina.
Ma tu non lo saprai mai.
"Danna,
cosa aspettiamo a farli fuori, uhn?"
Ti
sfugge vaga la somiglianza con un altro viso, un viso seppellito nel tempo.
Capelli neri e indomabili. Gli occhi no, però, gli occhi sono diversi. Il
viso non ha ancora perso i tratti di quella dolcezza un po' ruvida...
Oh! Oh! Maledizione!
Il tuo
passato brucia, Sasori. Tu rabbrividisci impercettibilmente.
Non c'è ancora Hiruko a proteggerti, il tuo cuore puntualmente ti ricorda che
sei vivo.
E l'incendio ulula, mugghiando ti travolge. Tu lo lasci fare.
Perchè sai che sarà lui infine a proteggere te.
Dove non cresce più niente, dove non c'è né prima nè dopo, dove niente può
trattenerti: questo è quello che stai cercando.
Nessuno
ti biasima, Sasori.
Avevi lasciato Suna da troppo poco tempo, tu, carico d'affetti umani, tu,
ancora incapace di strapparti il cuore.
"Attacchiamo, eh, danna, attacchiamo, uhn?"
Se le vite fossero strade, la tua sarebbe una lunga spirale di sabbia rossa
collegata a un esplosivo. Una corsa folle dritta fino alla distruzione.
Perciò guardi più lontano, Sasori, guardi il nero avanzare nel cielo rosso e
borbotti a Deidara che quegli scarafaggi non t'interessano. Battibeccate perchè
lui sostiene che tu non gli permetta di divertirsi, ti contraddice di continuo,
forse lo fa perchè ha visto di sfuggita il baratro nei tuoi occhi e finge che
non esista. Sdrammatizza, insomma, com'è dannatamente abile a fare.
Tu persisti a guardare altrove, guardi ancora quella squadra malandata di ninja
che risalgono il sentiero strisciando nel fango fino alle ginocchia.
Non sei
mai stato ingenuo o infantile, Sasori, neppure quando avevi l'età giusta per
esserlo, quindi non crederai neanche per un attimo di averle regalato un figlio
da crescere e una strada diversa dalla tua da percorrere.
"Lei è troppo serio, danna, dovrebbe divertirsi di più, uhn!"
"E tu dovresti chiudere il becco."
"Non sia così scortese con me, uhn!"
"Idiota, ci passeranno davanti tra un momento, fa' silenzio!"
Nessuno
dei due ammise mai d'aver guardato l'altro negli occhi, d'essersi poi voltato e
d'aver infine continuato per la propria strada, che per l'una era Konoha, per
l'altro la sublime arte dell'hitokugutsu.
Nessuno dei due saprà mai il nome dell'altro.
Un paio d'occhi, si sa, non ha nome.
"Deidara?"
"Sì, danna? Uhn?"
"Parla."
Oh!
Oh! Maledizione!
Kurenai
Yuhi, quindici anni dopo, avrebbe letto distrattamente il nome di Akasuna no
Sasori, Mukenin di classe S membro dell'Akatsuki, nel rapporto che ne
annunciava l'uccisione per mano della ragazzina allieva della Godaime. Si
sarebbe stupita: l'aveva sottovalutata.
Sarebbe rimasta inerte un istante appena, poi neppure quello.
Non lo ricordò mai più.
Non conosceva nessuno con quel nome.
Fin
Glossario
Danna: Maestro.
Hiruko: L'orrida marionetta in cui Sasori vive nascosto.
Hitokugutsu: Marionette umane, ovvero la specialità del nostro Sasori della
Sabbia Rossa.
Nota
dell'Autrice
E questo era il mio primo -e credo ultimo- esperimento serio con un
crack!pairing, tutto dedicato alla mia Kaho_chan <3, visto che questa
cosa è nata come una sfida tra noi due. Sfida che, per me, ha vinto lei:
fiondatevi subito a leggere la sua, non ve ne pentirete assolutamente u.u!
Anche perchè lei ha scritto un'allucinogena e fantastica Nonsense, mentre il
mio schifo di flash, quassù, a stento si regge in piedi da solo e a stento ha
una trama, ecco.
Però sono molto contenta d'averla scritta: è stato un bell'esperimento a mio
parere. E, sì, ne sono soddisfatta :) anche se come minimo risulterà una cosa
incomprensibile, incoerente e insensata. Bah.
Ne sono contenta anche perchè grazie a questa sfida sul crack pairing SasoKure
ho conosciuto meglio la Chaòs, che è l'unica Pantera Rosa che sopporti (gyah!),
nonchè allietatrice delle mie serate in msn e con cui confabulo volentieri
riguardo allo ShikaIno *risata satanica*. E che puntualmente mi tira su quando
mi deprimo per i nuovi capitoli di Naruto, ça va sans dire.
Perciò, signore e signori, leggetevi la sua "Carnival Ballroom" e
decretate chi fra noi due ha vinto la Sfida SasoKure ;P!
La
Chaòs: Ne, ti
aspettavi il Pesciolino Suigetsu bello vivo e guizzante? Lo sai che non riesco
a scrivere cose allegre XD Ma sono contenta di averti stupito, insomma, è una
delle ipotesi sull'esito finale dello scontro Kisame/Suigetsu. Purtroppo, non
so cosa voglia fare il Bastardo con quel Team, se tenerlo in vita ancora a
lungo o no, ma ritengo che sia una prospettiva abbastanza plausibile. Insomma,
Kisame è Kisame eh u.u mica il primo che passava di lì. Fermo restando che mi
dispiacerebbe per Suigetsu ç___ç anche se il SuiKarin purtroppo non diventerà
mai Canon, figuriamoci, con l'attenzione che ha il Bastardo per queste cose.
*Scuote i ponpon SUIKA! SUIKA! SUIKA!*
Allur, mi è piaciuta davvero la tua recensione. Non solo perchè è lunga,
analitica e particolareggiata, ma perchè hai colto appieno quello che volevo
dire <3, la malinconia di Karin che all'ultimo momento si ritrova senza
maschera, così, morta in una battaglia che non era la sua, senza aver potuto
dire né fare nulla... Ecco, io l'ho sempre trovata piuttosto forzata come
caratterizzazione quella di Karin, per questo ho dovuto rimboccarmi le maniche
e tirar fuori tutto un passato che giustificasse il suo essere così
sfacciatamente PervertSasukeFangirl. Quel ruolo rigido e vuoto che hai citato
tu è alla fin fine quello che volevo che emergesse: non è stata una ragazza
felice, Karin. Per nulla. Obbligata in panni che non erano i suoi, che ha
indossato per pura testardaggine.
Da brava Recensitrice, hai colto davvero quest'aspetto fondamentale <3 e
sentirti dire che ho dato umanità, spessore e carattere a Karin non può che
farmi arrossire in stile Hinata, aw!
E ti prometto che tenterò di scriverne una seria, di SuiKa. Seria seria.
Serissima u.u E tutta su loro due. E' una promessa, eh!
Helen Lance: Vero, le storie in questo fandom affogano, ma per questo io
sono una convinta sostenitrice del 'My fandom MUST DIE u_u', anche se finchè
Naruto è sulla cresta dell'onda dubito che accadrà XD! Allora, sapere che segui
le mie Flavours mi rende davvero felicissima, perchè ti stimo come autrice e ti
ritengo una delle migliori autrici di Naruto, dunque leggere le tue recensioni
mi fa immediatamente schizzare a quota Settimo Cielo.
Guarda, sapere che ti ho fatto leggere qualcosa su un personaggio che non ami
non può che farmi felice. La sfida in effetti è stata proprio questa: dare
spessore e rilievo a un personaggio come Karin, che Kishimoto relega bellamente
allo stereotipo di fangirl-assatanata di Sasuke. Mi ha fatto pietà una ragazza
circoscritta a questo ruolo infimo, ancora peggio di Sakura nella prima serie,
quidni ho voluto giustificare in qualche modo le sue azioni, darle una vita che
non è mai stata allegra, restituirle un briciolo di dignità. Poi se c'è una
cosa che detesto è uno stereotipo, che secondo me mette anche in cattiva luce
una figura femminile.
Femminista incazzosa a parte, se sono riuscita a, come dici tu, creare una
storia verosimile e significativa dal nulla, allora posso davvero ritenermi
soddisfatta di questa one-shot, sebbene la ritenga al di sotto di molte mie
altre schifezzine.
Kokky: Oh, ma tu non sai quanto è difficile scrivere di Neji e Hinata
insieme ç___ç! Ho sputato sangue io su quel raccontino, ogni frase, ogni
accenno mi sembrava banale e scontato, per non dire irreale ç_ç! Ok, lo sclero
da autrice affranta è passato, quindi posso rispondere tranquillamente alla tua
adorabile recensione: ti ringrazio innanzitutto per i complimenti e per i
Preferiti (aw *_*!) e spero che continuerai a seguire le mie Flavours. Quando
mi perdo i commentatori per strada mi viene il crepacuore ç_ç, non hai pietà di
me *occhioni sbrilluccicosi*?!?
Per il resto, tu hai centrato perfettamente il punto su cui mi sono
concentrata. Per la prima volta, Hinata è forte, e lo è per Neji, non per
Naruto. Certo, sarà preoccupata per lui, ma egoisticamente lei teme per la vita
di Neji sopra ogni cosa, ed è questo a farle sfidare le regole e le convenzioni
di una vita. Mi fa piacere che questo messaggio sia arrivato anche a te :) è
l'Hinata che spero emerga prima o poi anche nel manga.
Grazie dell'attenzione,
Hipatya