24/12/2013
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Lasciò che il suo sguardo vagasse lungo la corona di montagne, scivolando sui dettagli dei pendii e rimirando e le venature della roccia. Disegnò con un dito i fianchi della boscaglia, tornando poi a guardare verso l'alto con curiosità morbosa, dove le cime venivano nascoste dalle nubi purpuree del tramonto.
- Ti piace? - chiese una voce all'altezza del suo orecchio. A Rushe non servì voltarsi per riconoscerla e sorriderne.
- Sì. - rispose piano, stringendo la mano del ragazzo e puntando gli occhi cerulei verso un cielo rosso di fuoco. - È davvero meraviglioso.
- Me lo descrivi?
Rushe fece per parlare, ma subito si bloccò imbarazzata. - Non saprei. Devo ancora imparare a descrivere le cose che vedo.
- Capisco. - Rushe lo sentì annuire.
Lui si stese con cautela, invitandola a fare lo stesso, e rimasero immobili. Il cielo rta uno specchio bluastro e opaco, velato dalle nuvolette bianche del loro respiro.
- E le voci?
- Le voci?
- Hai passato l'intera vita a descrivere le voci. Che voce hanno le montagne?
Rushe ci pensò attentamente, poi sorrise con dolce malinconia. - Un po' come quella di zio Kageyama. Come quando fingeva di essersi offeso e metteva il broncio, come un bambino.
Sentì l'altro ridere piano, come una carezza, e chiuse gli occhi. Era una cosa che faceva sepesso: chiudeva gli occhi, memore di quell'eterna prigione di buio ma non ancora pronta a lasciarla. Amava scivolare tra le pareti fredde, sgusciare fuori dalla porta con fare cauto. Gli piaceva, riprendere quel tempo passato.
- Rushe, non ti sento.
- Sono qui.
- Ah, ecco.
- Non vado da nessuna parte.
- Provaci e subirai le conseguenze.
- Che paura!
Risero entrambi. Poi il ragazzo fece scivolare una mano lungo il suo fianco, circondandole la vita e appoggiando il capo sulla sua spalla. Lei spostò i capelli sciolti e lo lasciò fare.
- Grazie. - si sentì sussurrare all'orecchio. - Sei un'amica speciale.
- Che vuoi che sia. - mormorò lei, e appoggiò una mano sulla sua.
Restarono in silenzio per attimi infiniti, mentre la notte prendeva il sopravvento sul giorno. Sembrò voler fare le cose con molta più lentezza del solito, e a poco a poco indossò le stelle come gioielli nuovi e lucenti, ghiaccio nel freddo della sera.
Non ci volle molto, che Demonio si addormentò scivolando fra le sue braccia. Sarebbe stata dura poi portarlo fino a casa di Fideo, quando la temperatura sarebbe stata insostenibile? Non lo sapeva: non lo aveva mai portato in braccio, e l'idea di una dolce sposina con i rasta la fece sorridere con perfidia infantile.
Ma c'era tempo per ogni cosa…
..Anche per tornare bambini.
Angolino di MacareuxQuesto è il mio regalo di Natale per Cass. Il mio personalissimo, sudatissimo e orribile regalo per Cass. Non poteva capitarle una persona peggiore per farle il regalo di Natale, ma tant'è…
…
Partiamo dicendo che appena ho visto la sua wishlist sono sbiancata.
… Sì. Ecco. Mh.
… BUON NATALE CAAAAAAASSS (?)
…
Spero che la piccola flash!fic ti sia piaciuta: mi rendo conto che forse per un fluff con protagonista Rushe ti aspettavi qualcosa di decisamente diverso.
… Forse te la saresti aspettata fluff, tanto per cominciare :"
… E magari con Rushe come protagonista, eh già.
… E forse a tema natalizio, mh.
Voglio solo dire che qui Demonio e Rushe sono solo amici. Principalmente per il fatto che hanno molte cose in comune, e possono superarle insieme c: Mi piace pensare a loro come amici legati dal destino: l'una riacquista la vista, l'altro la perde.
… E' tutto.
Buon Natale a tutti .U.
Fay