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Autore: Hey J    20/05/2008    7 recensioni
Le lacrime cadevano copiose e inarrestabili come se sperasse che potessero lavare via quell'errore, come se potessero ridarle quei mesi e la salute persi.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tears

 

Una serata fresca. La tua pelle aveva il dolce sapore dell’estate.
Stavamo lì, distesi sul solito tetto, guardavamo le stelle e non potevamo fare a meno di sognare un futuro assieme.

Ero lì, tra le tue braccia, con la testa poggiata sul tuo muscoloso torace. Potevo sentire il tuo respiro leggero, potevo sentire il tuo cuore battere, potevo sentirti vivere.

Mi baciavi, mi baciavi sul collo, sulle mani, sulla fronte,sulle gote. Mi baciavi con adorazione e sentivo traspirare dalle tue morbide labbra tutto l’amore che provavi per me.

Ti stringevo a me, io mi stringevo a te, cercavo tra le tue braccia consolazione, calore, amore. Cercavo tutto quello che avevo perduto, che non avevo mai avuto. Per me eri un sogno che si realizzava, il mio principe azzurro che su un cavallo bianco era venuto a salvarmi da quel mondo troppo duro per me.

Ricordo ancora il tuo sguardo preoccupato che passava dalle braccia minuscole ai miei fianchi scheletrici per finire su quelle gambe che ormai erano diventati dei ramoscelli. Ricordo ancora con quale delicatezza mi stringevi i fianchi, quasi per paura che se mi avessi stretto troppo mi sarei potuta spezzare. Ricordo quelle parole tristi sussurrate alle mie orecchie con voce rotta.

 

Perché Akane? Perché lo hai fatto?

 

Ricordo ancora quella sensazione di importanza che sentivo crescere in me, ma anche il rimpianto di aver fatto una tale sciocchezza.

 

Per essere bella, per essere accettata. Per piacerti.

 

Ma se poi ripenso che se non avessi fatto quello sbaglio tu non mi avresti mai guardata, tu non ti saresti mai accorto di me, mi avresti sempre vista come un maschiaccio privo di sex-appeal dai fianchi grossi. Se ripenso che se non avessi fatto quello sbaglio io non sarei mai stata quella sera tra le tue braccia.

 

Tu sei pazza! E poi, chi ti dice che tu non mi piacevi?

 

Ricordo il tuo imbarazzo, il tuo rossore, nel sussurrarmi quelle parole. Ricordo lo stupore col quale ti guardai. Ricordo le lacrime che affiorarono ai miei occhi, assieme ai tanti ricordi che affollavano la mia mente, ricordi di cibo nascosto, di orgoglio per ogni kilo che perdevo, ricordi della stanchezza  che sentivo ad ogni passo che facevo. Piansi, piansi, sulla tua spalla, sinceramente pentita. Piansi accorgendomi che ciò che avevo fatto era stato stupido oltre ogni mia immaginazione.

Le lacrime scendevano inesorabili, cadevano sulla tua casacca, imperlavano il tuo codino. Le mie lacrime cadevano copiose e inarrestabili come se sperassi che potessero lavare via il mio errore, come se potessero ridarmi quei mesi e la salute persi, ma loro invece di ridonarmi la vitalità persa sembravano invece risucchiare ogni mia energia, così picchettando. Goccia dopo goccia.

 

Perdonami…

 

Piansi accorgendomi del tuo sguardo allarmato, piansi accorgendomi che sentivo la tua voce lontana, piansi accorgendomi che tutto intorno a me si stava facendo buio.

 

  
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