Chistopher
Pov
“Chris!”
esco di casa. Apro il cofano della macchina e con violenza ci sistemo
dentro il
borsone.
I have exposed your lies baby…
La pioggia cade violenta sulle mie spalle, bagnando il mio
corpo. Cade
insistentemente su ogni oggetto, e quasi mi fa male.
“Chris!” mi volto con il viso bagnato dalla pioggia.
“Cosa vuoi Lexie!”
The underneath is no big surprise…
La guardo con odio, con disprezzo. Già, tutte le
mie paure, sono diventate
realtà. Tutto quello che temevo si è avverato.
Una pugnalata al cuore.
Il suo corpo, quel copro che conosco in ogni suo particolare, steso
accanto a
quello di un uomo, che non ero io.
Sento una lacrima rigarmi il viso.
Now it's time for changing…
I capelli bagnati mi cadono sul viso, sulla fronte,
impedendomi quasi di
vedere quegli occhi che tanto amo.
“Io… Io…” scuoto la testa.
Così prevedibile.
Sento il mio cuore urlare mentre mi avvio alla portiera della macchina.
And cleansing everything…
“Ti prego, non andare.” la sua voce pari a un
sussurro, appena udibile a causa
della pioggia, di diffonde nell’aria.
Oh, vorrei tanto, amore mio, ma non posso.
“Non dopo questo, Lexie.” guardo la sua figura
snella ancora una volta, guardo
i suoi occhi verdi e i suoi capelli castani bagnati dalla pioggia.
E il mio cuore piange, accompagnato da questa pioggia che violente e
fredda
bagna i nostri corpi.
“Addio.” e con quest’ultima parola
un’altra lacrima va a confondersi con le
goccioline sul mio viso.
Accendo il motore lasciandomi dietro lei, quel letto disfatto,
quell’uomo che
prepotentemente ha occupato il mio posto.
To forget your love…
Non
so
dove andare.
Non so che fare.
E’ tarda sera.
Dove vai ora, Christopher? Quella è anche casa tua, era casa
tua.
E’ strano, quando tutto va storto, ti ritrovi a chiedere
aiuto a coloro che mai
avresti cercato. Coloro per cui, un tempo, avresti fatto di tutto,
senza
chiedere nulla in cambio. Quelle persone che, non avresti voluto mai
rivedere,
che anni mesi ma ti pugnalarono alle spalle. E solo in quel momento ti
penti di
non avere ascoltato il tuo cuore, ti esserti fidato delle parole di
altri.
Suono il campanello.
Secondi interminabili passano prima che venga aperta.
Due occhi grandi e azzurri come il mare. Un sorriso incredulo compare
sul suo
volto.
Sorrido anche io.
“Ciao.” mi dice spostandosi.
“Ciao Matthew.” un sorriso amaro il mio, triste.
Lentamente, gocciolante,
entro.
Sono
passati esattamente cinque mesi dal giorno in cui ho salutato quello
che era il
mio migliore amico, il mio vocalist. Cinque mesi da quella lite, una
lite
stupida.
Ho seguito Lexie.
Lui l’ha sempre odiata, l’ha sempre detestata. Ed
è stato questo il motivo per
cui la nostra amicizia finì.
Accecato dall’amore, troppo innamorato per vedere
ciò che mi succedeva intorno.
Trascino il mio cuore sofferente nel bagno.
Mi passa dei vestiti asciutti.
Non una parola, solo, sorrisi.
Le ho aperto le porte del mio cuore, mostrando tutto me stesso, dandole
tutto
me stesso.
E lei? Ha calpestato la mia anima.
Tradito, ha tradito la mia fiducia, il mio amore.
Oh Lexie, perché mi hai fatto questo?
How did it come to this?
Matthew
Pov
Fuori
piove.
Cambio distrattamente canali alla tv.
Notizie di cronaca, previsioni, quiz.
Alison, dorme di sopra in camera, per questo il volume è
basso.
Mi avvicino al camino, accanto ad esso c’è la mia
chitarra.
Alzo un momento lo sguardo. Sulla mensola una foto.
Ricordo ancora quel pomeriggio come fosse ieri.
“Dai ragazzi, vi faccio una foto!” Alison si alza
dal sasso su cui era seduta.
Dominic sbuffa raggiungendoci.
“Dov’è Chris?” chiede la Al
prendendo la macchina fotografica.
“Non lo so…”
“E’ con Lexie.” dico acido e freddo.
Quella ragazza non mi piace e Chris lo sa,
dannazione se lo sa.
“Dai Matt, è felice e poi lei
sembra
così dolce.”
“Esatto Alison, sembra.”
“Mamma mia, non sarai mica geloso.” aggiunge
Dominic dandomi una gomitata.
“Come potrei, io, essere geloso di un uomo, di Chris poi, se
ho una ragazza
così splendida accanto a me?” Alison mi sorride e
avvicinandomi a lei, poso un
piccolo bacio, leggero e delicato, sulle sue labbra.
“Di chi è stata l’idea di trascorrere la
giornata a pescare?” mi volto verso la
fonte del disturbo.
“Tua Dominc.” gli rispondo alzando un sopraciglio.
“Giusta osservazione.” si sentono delle risate e
vediamo arrivare, abbracciati
l’uno all’altra, Chris e Lexie.
“Finalmente!” sbuffa Alison prendendo Chris per un
polso. “E’ ora di una foto
ragazzi!” dice mentre Lexie si posiziona accanto a lei
scambiandosi una sguardo
con suo ‘fidanzato’.
Ci mettiamo in posizione, ma come previsto, la quiete non dura molto.
Dominc perde l’equilibrio causando una caduta effetto domino.
Lui, io e
Christopher.
Risultato? Una foto dove tutti e tre, stesi sull’erba,
ridiamo come pazzi.
E’ strano come in momenti così normali,
tranquilli, ti ritrovi a pensare a quei
momenti, in cui tutto era perfetto, in cui tutto andava per il verso
giusto.
Ho perso il mio migliore amico, ed è solo colpa mia. Infondo
me la sono
cercata.
Il campanello suona.
Chi diamine sarà a quest’ora di sera?
Mi avvio verso l’entrata.
Apro.
Mai e poi mai, avrei creduto di poter rincontrare quel viso, quegli
occhi.
Sorriso amaramente, perché so il motivo per cui lui
è venuto qui. Glielo si
legge negli occhi, nell’espressione, disperata e sofferente.
“Ciao.” dico spostandomi per farlo entrare:
“Ciao Matthew.” dice con voce sottile.
Non servirebbero ora parole, non servirebbe chiedergli che cosa sia
successo.
In silenzio lo accompagno in bagno per poi dirigermi verso il mio
armadio.
“Tesoro, che fai?”
“Prendo dei vestiti per Chris.”
“Cosa? Chris? E’ qui?” mi chiede
mettendosi a sedere.
“Si. Deve essere successo qualcosa con Lexie. Non ti muovere,
arrivo subito.”
dico uscendo dalla camera.
E’ li, davanti alla porta che guarda il muro con guardo
spento.
Gli porgo i vestiti.
Ritorno da Alison dopo che si è chiuso la porta alle spalle.
Mi avvicino al letto e sento le sua braccia sottili e nude circondare
il mio
addome.
“Sapevo che mai gli avresti negato il tuo aiuto. Lui ti vuole
ancora bene Matt,
lo sai.” sorrido prima che le sue labbra si fondino con le
mie.
Christopher
Pov.
Mi
scosto i capelli dagli occhi.
Lentamente mi cambio.
“Sei fottuto stupido.” mi dico fissando il
pavimento.
Come hai fatto a non vedere?
Notti insonni hanno preceduto questo giorno, notti passate a chiedersi
se ciò
che diceva Matthew fosse vero. Paura che lei mi tradisse. Ma la
risposta a
quella serie di domande era sempre e solo una: lei ti amo Chris.
Idiota, sei solo stato un’idiota.
Lei non ti amava, lei, non ti ama.
Lei ti ha solo preso in giro.
Sarà la trentesima volta che mi rigiro nel letto.
La luna filtra dalle finestre illuminando il nostro letto.
Mi metto a sedere passandomi una mano sul viso. La parole di Matt non
fanno che
tormentarmi. Forse davvero lei è…
“Tesoro, cosa c’è?” sento la
sua mano posarsi sulla mia spalla. Mi volto e le sorrido.
Le accarezzo delicatamente una guancia.
“Nulla.” sussurro.
“Sai che c’è qualcosa che non va puoi
parlarmene.” le sposto una ciocca di
capelli dietro l’orecchio.
La bacio dolcemente e la sento sorridere.
“Ti amo, Lexie.” mi guarda quei suoi occhi limpidi,
verdi come smeraldi,
illuminati dalla luce argentea della luna.
“Ti amo anch’io.”
Era una farsa?
Era tutta una crudele e stupenda bugia?
Sento le lacrime farsi avanti.
Vivere nella convinzione di un qualcosa che in realtà non
esiste, per me, è la cosa
più brutta che esista.
Com’è possibile?
In quel momento, quando l’ho vista lì, con lui, il
mondo mi è mancato sotto i
piedi. Tutto quanto ha perso senso. Tutto quando è svanito,
scivolatomi dalle
mani, portato via prepotentemente dal vento estivo.
Prendo tutta la mia sofferenza e varco la porta.
L’odore del caffè mi assale e silenziosamente
scendo le scale.
In cucina trovo Matt che armeggia con la macchinetta.
“Ti va del caffè?” dice senza voltarsi.
Non è servito, nascondere il rumore dei
miei passi.
“Si, grazie.” mi siedo al tavolo. Si volta
porgendomi una tazza fumante.
Comincio bene
lentamente. Fuori la
pioggia cade insistentemente.
“Direi che ora puoi dirmelo no?” mi guarda con aria
interrogativa.
“Cosa?”
“ ‘Te l’avevo detto’. Avevi
ragione.” scuote
la testa.
“Avrei preferito non aver ragione Chris. Avrei preferito
vivere nel torto, in
una stupida convinzione. Avrei preferito star male io, piuttosto che
vederti
così, ora.” sento le lacrime farsi avanti. Una
sfugge al mio controllo.
“Potrai mai perdonarmi?” sorride.
“Oh no, Chris.” guardo il tavolo. Infondo lui
ha… “Tu, potrai mai perdonarmi?”
alzo lo sguardo e le mie labbra si increspano in un sorriso.
Grazie, amico.
Hold
you in my arms
I just wanted
to…
Hold you in my arms,
Lexie.
Ecco qui
gente!
Prima Fanfiction sui Muse! Siate clementi Please!
Spero davvero con tutto il cuore che vi piaccia!
Ci ho messo il cuore nel scriverla!
Fatemi sapere… XD
Ringrazio
una persona speciale che ogni giorno sa regalarmi un
sorriso… Grazie Grè!
Grazie di cuore! Ti voglio bene!
E un
saluto va anche a Jessika! Ti adoro baby!
Baci,
Rò.