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Autore: Eldest93    28/12/2013    2 recensioni
Alehandro viene lasciato dalla madre in un orfanotrofio per proteggerlo dalle tradizioni delle donne linci delle nevi di montagna albine reali, ma un pericolo si cela all' interno della struttura......
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come il padre prima di lui, anche Daniel scomparve nel nulla. Alehandro, dell' età di due anni, rischiò, secondo le tradizioni del popolo della madre, di essere mangiato dalla sorella come prima vittima per entrare nella fase adulta.
Luna, per impedire la morte del figlio, decise di lasciarlo in un orfanotrofio.
La struttura in cui Alehandro venne portato si chiamava "Angel fly" e Luna era sicurissima che suo figlio, in un posto con un nome del genere si sarebbe trovato bene.
Alehandro ascoltava la madre parlare con la direttrice dell' orfanotrofio e si guardava intorno per capire in che posto sarebbe vissuto da quel momento in poi.
Era una bella struttura nuova ed accogliente, ma il bambino percepiva qualcosa di strano, come un lieve e quasi impercettibile odore di sangue.
La direttrice lo guardò e sorridendogli disse: "Qui siamo abituati a collocare almeno un bambino nella stanza delle ragazze, quindi sarai l' unico maschietto in una stanza tutta femminile. Lo facciamo per favorire una migliore conoscenza tra probabili futuri sposi. Ora vi accompagno al dormitorio."
Il dormitorio era decorato tutto per ospitare delle ragazze, eccetto un letto, che era sistemato per un ragazzo.
Alehandro non si staccava dalla madre ed osservava tutto con estrema cura.
In quel momento stava cercando un' eventuale via di fuga e ne trovò ben due con le inferriate, ma non sarebbe stato un problema per lui passare ed andarsene.
Quella notte il bambino si tirò su le coperte fin sotto il naso, lasciando fuori gli occhi per vedere i pericoli, ma la notte passò tranquilla e senza guai.
Il giorno successivo Alehandro si svegliò presto e si guardò attorno. Girò per la stanza osservando tutte le bambine che erano con lui.
Uscì dal dormitorio e si diresse verso la cucina. Qui incontrò il cuoco e cominciò a chiedergli di quel posto.
Il cuoco gli disse:"Questo è uno dei migliori orfanotrofi. Le ragazze sono separate dai ragazzi e la divisione delle stanze avviene per età. I pasti sono buoni e, naturalmente, non mancano le occasioni per innamorarsi! Comunque ricordati questo, non andare mai in giro per  la struttura durante la notte. Se non riesci a dormire, gira per la stanza, ma per nessun motivo devi uscire dalla tua stanza durante la notte. Ok? Me lo prometti?....... Ah e non dire alla direttrice che ti ho detto questo, chiaro?"
Alehandro annuì con convinzione e se ne andò dalla cucina.
Mentre era in giro, vide una ragazza più grande seduta a terra che stringeva le gambe al petto e le si avvicinò per chiederle cosa avesse.
La ragazza sollevò lo sguardo e cercò di alzarsi, ma in quel momento passò la direttrice che prese per le spalle Alehandro e lo accompagnò verso la sala da pranzo. Il bambino chiese:"Chi era quella ragazza?", la direttrice gli risponde:"È una ragazza che si è comportata male ed ora viene punita."
La colazione fu appena sufficiente a far smettere di brontolare gli stomaci dei ragazzi della struttura.
Tredici anni dopo, mentre Alehandro è in camera sua a leggere un libro, la direttrice entrò nel dormitorio e disse alle ragazze di scendere.
Il ragazzo rimase da solo, ma non se ne fece un problema, anzi continuò a leggere il proprio libro.
Solo quando le ragazze tornarono Alehandrò sentì nuovamente la senzazione di pericolo che aveva sentito sole altre due volte: quando era arrivato all' orfanotrofio e quando aveva incontrato la ragazza nel corridoio.
Le guardò attentamente e si accorse che tutte presentavano sul collo il segno di un morso.
Le ragazze si misero attorno a lui e cercarono di nutrirsi di lui, ma Alehandro si manifestò come angelo e volò dalla parte opposta.
Le ragazze lo raggiunsero e tentarono di morderlo nuovamente, ma in quel momento entrò lei, la ragazza di Alehandro, che lo prese e lo allontanò dalle altre ragazze.
Stando sulla difensiva, il ragazzo ringraziò la ragazza e disse: "Isidore, mi sai dire cosa vi è successo? Come mai le ragazze cercano di suicidarsi?" 
Isidore lo guardò intensamente negli occhi e gli diede un bacio leggero sulle labbra.
Dal bacio Alehandro capì tutto e, presa con sé Isidore, sfondò una delle due finestre del dormitorio e se ne andò.
La ragazza durante la fuga tentò di mordere Alehandro, ma il ragazzo sfodera un sorriso che rivela la sua seconda natura soprannaturale.
Alehandro disse ad Isidore: "Non guardarmi con quella faccia dispiaciuta, dopotutto mia nonna Evelin era una vampira....."
La ragazza lo baciò sulle labbra con maggiore convinzione e disse: "Quell' orfanotrofio dovrà essere distrutto! Dobbiamo impedire che altre ragazze diventino come me. Dobbiamo impedire che i ragazzi finiscano dissanguati dalle ragazze."
Alehandro portò Isidore a conoscere Luna, e i due insieme si stabilirono nel villaggio delle donne linci delle nevi di montagna albine reali.
Non tornarono mai all' orfanotrofio, ebbero tre bambine di nome Hanna, Leah e Genevieve ed un maschietto che chiamarono Igor......  
   
 
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