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Autore: Smaragdine_99    29/12/2013    0 recensioni
"Sono solo un numero,un numero fra tanti"
Ogni tassello sarà al suo posto,ogni dubbio,ogni storia.
Questa è la storia di due sfortunati amanti,la loro storia vive solamente nella mente di uno dei due.
La loro storia,sarà la sua salvezza o forse la sua ragione per impazzire.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giorno 1

Perché per tutti è così difficile accettare che due persone dello stesso sesso si amino?
Perché adesso devo stare rinchiuso in questo centro di malattie mentali, dove dottori infermiere,psichiatri e quant'altro si facevano i conti su quanto caco al giorno e su quanto il mio cuore batta veloce in presenza di una puttana?

Tutto questo non aveva alcun senso,nemmeno io avevo senso a questo punto,mi guardo in giro,quattro mura,una porta e un letto.

Una finestra,aperta,con le sbarre al di fuori.

Mi porto le mani alla testa,no non può essere vero,mi manca l'aria,in gola sento solo dei chiodi acuminati che cercando di scendere nello stomaco.

Urlo e mi butto in ginocchio,è ingiusto, mi porto le  mani al viso e piango,piango ogni singola lacrima che la mia anima è in grado di gettare infrangendosi sul pavimento insieme alle gocce, piango ogni singolo attimo prima di essere rinchiuso li dentro, piango ogni ricordo insieme all'uomo che amavo, l'uomo che avuto il coraggio di baciare davanti a tutti.

L'uomo,che ha baciato me, un altro uomo, sapendo quello che ci aspettava dopo quel baratro.

L'uomo che hanno ucciso davanti ai miei occhi.

Mi metto a carponi, le mani sul pavimento freddo, le ginocchia quasi non le sentivo più,singhiozzo e invoco il suo nome in alcuni rantolii confusi.

Giro su me stesso come un cane,cerco il mio letto ad occhi chiusi,quando lo trovo mi ci appoggio con le braccia conserte.

Perché tutto sembra così vuoto e informe,il mio cuore piange, io piango e la mia mente cambia,il mio cervello vuole cambiare, vuole che io diventi ciò che loro vogliono farmi diventare.

Ma io,con tutta la paura che ho in corpo non voglio,non voglio!

Se io,cambio lui.. lui sarà morto invano e io..io devo... 

La testa ondeggia,la sento vuota e leggera,mi aggrappo alle lenzuola,non voglio dormire, non vo... cado con la testa tra le braccia e vedo il buio.

Giorno 5

Se esisteva un inferno doveva essere questo, sono rinchiuso qui da quasi una settimana e già mi sembra un'eternità.
Il cibo fa schifo, le persone pazze negano di essere pazze, quelle che non lo sono anche e sembriamo tutti un groviglio di gente che non ha più un Dio a cui rivolgersi.

Ansi se un Dio è mai esistito,apparso o qualsiasi altra cosa,spero che adesso guardandomi, guardando cosa può fare la sua razza tanto simile a lui stesso, si senta in colpa e decida di liberarmi da questo posto.

Le mura sembrano ogni giorno più piccole.

Stanotte un visto un puntino sul soffitto, era bianco, sembrava quasi una luce, forse sto davvero diventando pazzo, forse è l'aria di questo posto.

Ma certo!

Ti mettono qui dentro mentre sei normale e poi,poi qui dentro cominci a perdere la testa, ad essere.. pazzo.

No,non ci riusciranno con me, lo giuro,lo giuro,non mi avranno vivo, non avranno la mia testa o il mio cervello.

Mi guardo intorno confuso e mi porto le mani tra i capelli,strabuzzo gli occhi,voglio piangere ancora ma a quanto pare ho esaurito le lacrime tempo addietro.

Mi porto le mani sul petto,all'altezza del cuore che batte freneticamente, cerco di calmarmi,di ritrovare la ragione, quella che fino ad adesso mi ha portato avanti.

Non ci riesco, non riesco più a controllare la ragione,mi trema la mano, guardo la finestra,il cielo azzurro chiazzato dalle nuvole bianche,ritorno sereno.

Penso di nuovo al mio amato,a quanto i suoi occhi verdi mi piacessero,a quanto mi piacesse passargli le mani tra i capelli ricci e morbidi.

Mi siedo sul letto e chiudo gli occhi,mi passa per la mente un'immagine di me qualche ora prima, la barba sfatta e gli occhi azzurri spenti.

Cerco di rimanere sveglio ma il sonno s'impossessa di me un'altra volta e io mi cullo nel buio della mia anima.

Giorno 10

Mi fa male la schiena e le gambe,oggi mi hanno percosso perché non voglio stare alle loro fottutissime cure,le gambe sono quelle messe peggio.

Gli ematomi sembrano quasi del carbone sbriciolato e messo sotto pelle,si espandevano specialmente sui polpacci e camminare diventava un'impresa più che un gesto abituale.

Mi alzo e mi risiedo,non sto comodo,mi rialzo e comincio a girare per la stanza in cerca di qualcosa di nuovo,qualcosa che magari non avevo notato prima, ma nulla.

Lo rifaccio un'altra volta, e noto qualcosa, c'era un nuovo ragno,mi ci avvicino e gli punto l'indice contro sorridendogli, finalmente un compagno di stanza a parte la solitudine!

Lo porto sulla testiera del letto e lo appoggio li, mi farà compagnia la notte.

Ho rivisto quella pallina bianca sul soffitto, era più nitida e più grande stavolta, è rimasta li tutta la notte a fissarmi, e io fissavo lei,sorridendole.

Ma rendiamoci conto gente,sorrido ad una pallina bianca sul soffitto la notte e gioco con i ragni! Sto impazzendo vero.?

No non sto impazzendo seriamente,sto solo trovando delle occupazioni per passare il tempo oltre farmi picchiare perché non voglio cambiare idea.

Quindi no,il responso è ancora negativo,non sono pazzo,sono ragionevole,sono...sono.. chi sono? 

Sono un numero fra tanti ecco cosa sono,confusione, quella regna sovrana nella mia testa,mi siedo sul letto e guardo il ragno che gira sulla testiera del letto.

Ritorno con la mente alla morte del mio amato,fine estate,le foglie gialle che cominciano a cadere.

Riesco,se mi concentro, a sentire il profumo secco dell'autunno che arriva, che sostituisce quello stantio delle pareti di questo luogo.

La mia mente visualizza tutte le immagini,il parco, il sole che brilla stanco di un'estate finita troppo presto,il cielo azzurrissimo con quelle note d'arancione che sfumano verso il tramonto..

Poi tutto scompare,vedo buio,nero,la paura e il colore scuro mi opprimono, mi sento soffocare e soffoco,mi porto le mani alla gola.

Apro le labbra cercando di urlare, un urlo lungo e muto,agonizzante,poi cado all'indietro,addormentato.

Giorno..che giorno è?

Mi guardo intorno impaurito,stretto al petto tengo il cuscino, mi calmo e ritorno ai miei ricordi.

Ritornano le sfumature arancioni del tramonto autunnale,l'odore secco e stavolta il ricordo va avanti.

Rivedo le mani intrecciate,mie e sue,ci fermiamo al centro del vialetto alberato del parco e ci guardiamo negli occhi sorridendo,poi guardiamo intorno i passanti e prendiamo un respiro profondo.

Gli chiedo se è pronto,lui abbassa la testa accennando un si sottovoce,le gote rosse e il sorriso innocente,di un bambino che scopre come nascono i bambini e si vergogna a dirlo.

Gli porto le braccia al collo e aspiro il suo dolce profumo,sa di spezie,di casa e di protezione, lui è il mio uomo e io sono il suo,non ci vergognamo di questo e vogliamo dimostrarlo a tutti, anche se sappiamo che nessuno ci accetterà.

Chiudo gli occhi e alzo il viso verso il suo,lui sorride e poggia le labbra delicatamente sulle mie prendendone pieno possesso,plasmandole come uno stampino,mi sento piccolo tra le sue braccia e le sue labbra,mi sento amato.

Tutti si girano a guardarci,chi si porta le mani al viso,chi fa espressioni disgustate,qualcuno ci passa accanto e ci da addirittura una spallata.

Ma noi lasciamo correre,perché noi ci amiamo,perché noi sappiamo cos'è l'amore perché lo facciamo ogni notte sul letto.

Sappiamo cos'è la vita di coppia,sappiamo cosa sono i sentimenti, e lo sappiamo meglio di tutti loro e loro lo sanno, per questo ci odiano,per questo non sopportano che noi camminiamo, non sopportano che noi siamo diversi.

Stringo più forte la sua mano e poi sento un botto,uno sparo,sento la sua mano cedere,le sue ginocchia crollare.
In un attimo è a terra agonizzante,il sangue ricopre le mattonelle bianche del viale,tutti si precipitano a vedere cosa succede e io intanto piango e gli prendo la mano tra le mie portandomela al cuore.

Gli bacio la fronte e gli scosto i capelli,carezzandoli con la mano libera,tranquillizzandolo che andrà tutto bene,lui però comincia a parlare.

Continua a ripetermi quanto mi ama,quanto fosse stato felice di aver fatto sapere a tutti per chi battesse il suo cuore,e anche se stava morendo almeno moriva felice.

Poi la sua ultima frase mentre spirava "e ricorda che io,nonostante tutto ti amo.. e ti amerò fin quando la luna sarà in cielo.."

Riapro gli occhi e completo la frase "e fin quando il mare sarà salato,l'acqua bagnata e fin quando il tuo cuore sarà l'altra metà del mio"

Guardo il soffitto,la macchia bianca adesso è una figura nitida, è lui che mi viene incontro a braccia aperte,gli sorrido e mi addormento,per sempre

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Buonassera bellezze,allora mi sono ispirata a Harry e Lou per questa storia inconsciamente,l'ho scritta di getto e m'immaginavo i due personaggi fin quando non hanno preso i loro volti.. spero che vi sia piaciuta la mia piccolissima storia,lasciate qualche commento anche se negativo e vedrò di migliorare il mio stile,alla prossima

-Jada <3
  
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