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Autore: HopeToSave    30/12/2013    0 recensioni
Averla al mio fianco è stato come riprendere vita da un oblio che pretendevo di chiamare tale, [...] perché lei si sentiva bella solo quando baciavo la sua pelle, [...] e io, nel farla sentire così, credevo di essere importante.
La storia è collegata alla mia precedente Libera, ma non ne è necessaria la lettura.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sussurrare, come un canto.'
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Autore: HopeToSave
Titolo: Perdono.
Fandom: Originali, Nonsense
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale
Rating: Giallo
Avvertimenti: Flashfic [325 parole]

 

 

 

Perdono.

 

 

 

Libera non ha nulla di cui farsi perdonare, eppure la odio lo stesso. La odio perché l'ho amata per anni come un folle, come non ho mai amato nessun'altra. Averla al mio fianco è stato come riprendere vita da un oblio che pretendevo di chiamare tale, come risvegliarsi da un incidente stradale, perché lei si sentiva bella solo quando baciavo la sua pelle, si sentiva intelligente solo quando discutevamo assieme, si sentiva felice solo quando sedeva al mio fianco ad ascoltare il mio respiro, e io, nel farla sentire così, credevo di essere importante. Odio Libera, perché ha dieci anni meno di me ed è tremendamente sincera, obbediente, triste – obbligata ad abbassare la testa e piangere la scelta del nome che i genitori le hanno dato, non dandole davvero il suo significato.
Quando la lasciai, la guardai piangere ma non piansi a mia volta, perché era la scelta giusta: non potevamo avere una vita assieme, poiché le era negato da chi già era felice e già una nuova vita alla luce aveva dato, non per mancanza d'amore – stima – maturità – rispetto.
Odio Libera perché ora mi guarda sorridendo e risponde alle mie accuse: Perché dovrei piangere ancora? Non servirebbe a nulla.

Mi ferisce nel dirlo, perché io l'amo ancora, come prima, più di prima, per sempre.

Arriva inaspettato, però, il colpo al cuore infranto: Piangere non ti riporterebbe da me. Il tempo che ho passato con te è stato il più felice della mia vita e te ne sono grata – non piangerò certo per questo.
Io rimango a guardarla, commosso, perché sono diviso tra il desiderio di averla e la necessità di lasciarla andare. Ho pensato di odiarla per l'amore che credevo non fosse mai stato reale, per colpa di quei sorrisi dovuti al ricordo della felicità passata.
Felicità che io le ho dato – felicità che io le ho sottratto.

La guardo e piangendo le sussurro, come un canto: Perdonami.

 

 

 

Note:

Non so bene quale sia il punto della storia, è stata semplicemente ispirazione. Libera non sono io, ma le ho sempre dato diversi pensieri che mi appartengono, come a molti altri personaggi che ho creato e non sempre condiviso.
La storia è legata alla precedente Libera.

Hope.

   
 
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