Film > Moonacre
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Autore: lalad5    02/01/2014    0 recensioni
È passato un po' di tempo da quando Moonacre è stata salvata, ma il male è tornato a fare il suo gioco nell'ombra. Un ragazzo apparso dal nulla che viene accolto come un figlio, mentre qualcun altro lo disprezza apertamente per motivi di cuore. Segreti nascosti nella trama stessa della storia che non andrebbero mai rivelati. Non ci si può fidare di nessuno. Moonacre è in pericolo ma non sa di esserlo.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maria Merryweather, Nuovo personaggio, Robin De Noir
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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"Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo"
 

Robin De Noir

Sono furioso. Come aveva osato quel..quel.. Non riesco a trovare neanche il modo di definirlo. 
Buffo che si reggesse ancora sulle sue gambe dopo aver parlato in quel modo alla sua femmina...
Non che Maria fosse la mia femmina.
Buffo come ricordarsi una cosa così ti facesse incazzare come una iena.
Grugnisco e strattonando con forza sento uno schiocco distinto dietro di me è visto che non sento dolore deve provenire da una delle guardie, oppure no. Non che mi interessi in nessuno dei due casi, intendiamoci. Maria che è stata buttata fuori con me mi si piazza ad un millimetro dalla faccia.
- Se hai finito di fare io coglione avrei altre cose a cui pensare oltre al tuo scoppio di testosterone e il tuo orgoglio di maschio alfa ferito- mi dice a muso duro. Non che mettersi tra un lupo innamorato (perché di questo si tratta anche se il mio stupido cervello ha avuto almeno il buon senso di bloccare non so come il tipico odore speziato del maschio innamorato, che in caso contrario avrebbe già saturato l'aria)  è una cosa sensata, a meno che non si sia un TIR. Mastico un paio di imprecazioni tra i denti, la guardo male e me ne vado fumante di rabbia.

Maria Merryweather 

L'interrogatorio continua per un bel po' e quando finalmente sia Coeur che Benjamin escono è il crepuscolo. Non provo neanche a chiedere qualcosa perché alla prima occhiata si nota che sono distrutti, tanto da far spavento. Occhiaie viola, espressione sconfitta, l'avrà screpolate e occhi persi, come se uscissero da una lunga malattia per cominciare un estenuante convalescenza. Dopo la mia sfuriata a Robin è uscito a passo di carica e non l'ho più visto. Non capisco perché ma una brutta sensazione mi attanaglia lo stomaco e non posso evitare di pensare a cosa il prigioniero gli abbia detto. Mio zio sembra non avere la forza neanche di litigare con il De Noir e gli fa preparare una stanza. Vado a coricarmi con mille pensieri per la testa.



Mi sveglio durante la notte grondante di sudore freddo e con il fiatone. I ricordi si susseguono e si sovrappongono e strizzando le palpebre cerco di dare un senso al sogno.

Corro nella foresta. Le pietre martoriano i miei piedi scalzi e i rami degli alberi mi graffiano la faccia, le gambe scoperte, le braccia, il viso e ogni brandello di pelle scoperto. Qualcuno mi segue e io non riesco a distanziarlo abbastanza, recupera terreno. Giro la testa e questo attimo di distrazione mi costa caro: inciampo in una radice e cado rovinosamente a terra. Il terrore che già mi attanagliava diventa cieco, e sono ad un passo da una crisi di panico. La figura incappucciata mi raggiunge e si china. Sento un odore stucchevole, talmente dolce mi fa salire la nausea. È un odore artificiale, cattivo, e ogni mio istinto mi dice di scappare via. Tento di vedere la faccia aldilà del cappuccio ma le tenebre sono troppo fitte, come se avessero vita propria. Sento che la mia fine sta arrivando. Una risata agghiacciante che sale da un cuore marcio me ne da la conferma.

Solo pensarci mi crea un dolore fisico e quindi decido di andare a fare una passeggiata per il castello. Il corridoi deserti si susseguono e ad una persona estranea basterebbe un nonnulla per perdersi. Non so come sia possibile ma mi trovo davanti la cella del prigioniero. Prendo un respiro profondo e con un cigolio agghiacciante apro le pesanti e gelate sbarre ed entro.

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Spazio autrice 
Okay, so che è un capitolo incasinato da fare schifo e il tempo che è passato dall'ultimo aggiornamento è vergognoso, ma questo è stato un periodo strano e boh, ci tenevo ad aggiornare, per quanto possa essere brutto lo scempio che è venuto. Adesso vado che sto morendo dal sonno, ringrazio tutti quelli che seguono la storia e voglio dirvi che vi adoro per il tempo che mi dedicate <3 Un bacio, a presto *incrocioledita*
 
  
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