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Autore: Lan Shuihua    05/01/2014    3 recensioni
E se la storia del Macbeth di Shakespeare si fosse svolta nel nostro campeggio preferito?
Come sarebbe andata a finire?
I fatti sarebbero stati esattamente gli stessi?
Per scoprirlo (e per ridere, anche se è una tragedia), leggete questa storia!
[comico, parodia, suspence]
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Dedicato a zoey_gwen,
o meglio a zoey visto
cosa succede a Duncan

TRENTBETH

Personaggi:
Macbeth                              Trent
Lady Macbeth                      Gwen
Banquo                               Cody
Re Duncan                          Duncan
Streghe                               Heather, Bridgette, Courtney
Fantasmi                             Izzy, Noah, Sierra
Malcom                               Harold
Macduff                               Geoff
 


Bridgette: Trentbeth, tu diventerai presto re di Scozia.
Trent: Cosa?! Ma re Duncan è ancora giovane e in salute!
Courtney: Inoltre, il tuo amico Bancody diventerà padre di re.
T: Ma quel pivello non ha nemmeno moglie! Come…
Heather: Basta discutere! La profezia delle streghe è immutabile.
[B, Court e He escono]
T: Questo lo vedremo…
 
Duncan: Trentbeth, hai guidato bene l’esercito stamattina. Posso considerarmi invitato al tuo castello stasera? Vorrei lodarti di nuovo per la tua bravura.
T: Certo, mio re. [D esce] Sarai invitato ad entrare, ma dubito che ne uscirai per tua volontà…
 
Gwen: Mio caro, è successo qualcosa di interessante oggi?
T: Gwen, signora Trentbeth, tre streghe mi hanno profetizzato che riceverò presto la corona di Scozia. Ma mi serirebbe un miracolo…
G: E perché mai?
T: Re Duncan non è nelle condizioni di dover lasciare il trono… a proposito, si è autoinvitato a cena, stasera.
G: Va bene. Lascia fare, ho trovato il modo di far avverare la profezia.
T: Sono pronto. Dimmi cosa devo fare…
 
[D è nel castello di Trentbeth, ha mangiato e ora dorme]
G: Coraggio, Trentbeth, prendi questi due pugnali e fallo.
T: Non posso, non è onesto diventare re così…
G: Vuoi o non vuoi essere re, caro? Fallo!
[T esce coi pugnali mentre G lo aspetta; si sente D urlare come un pazzo, poi più niente; T rientra coi pugnali]
T: Ho fatto, ma vorrei poter dire il contrario.
G: Non ti preoccupare. Ma perché hai ancora i pugnali? Mettili in mano alle guardie, che sembri colpa loro.
T: Io in quella camera non ci torno! Per niente al mondo!
G: Dai qua, come al solito dovrò fare tutto da me!
[G esce; si sente bussare]
T: Perché sento bussare? Chi è? Dai, sveglia Duncan col tuo bussare. Vorrei che potessi! [va ad aprire] Ah, ciao Bancody. Come mai qui a quest’ora di notte?
Cody: Volevo parlare con il re e mi han detto che era tuo ospite. Va tutto bene? Ho sentito gridare, ma tu mi sembri in ottima forma…
T: E’… è tutto a posto, amico. Mettiti comodo e aspettami, vado a chiamare mia moglie per farci cucinare qualcosa.
[T esce]
Co: Sua moglie… Gwen, la bella signora Trentbeth! Come vorrei averla sposata io!
 
T: Gwen, abbiamo un problema.
G: Dimmi. Non sarà certo peggio di quello che abbiamo appena fatto.
T: E’ arrivato Bancody, ha sentito gridare! Potrebbe tradirci!
G: Bancody?!? Deve essere eliminato! Vai di là, prendi questo e digli… [T esce col pugnale di G] Quanto lo odio! Neanche al mio matrimonio ha smesso di farmi delle avances. Ma ora le paga, tutte! [va a dormire]
 
T: Devi scusarla, Bancody, ma Gwen ha bisogno di un momento per vestirsi. Se vuoi chiudere gli occhi, mentre aspetti…
Co: Non c’è problema, amico. [chiude gli occhi, poi emette un grido]
T: Così impari a volermi soffiare la moglie da sotto il naso. …ma cosa sto dicendo?! Ho appena ucciso il mio migliore amico! Nessuno dovrà mai saperlo. [va a dormire]
 
[in camera dei Trentbeth]
Noah: Come hai osato uccidere il tuo re, Trentbeth?
T: Ma io… chi sei tu?
Sierra: Non è importante. Come hai potuto uccidere il mio… il tuo migliore amico?
T: Io non ho ucciso nessuno! Ma chi siete?
Izzy: Siamo la tua rovina! E ora vai, ci sono molto altri valorosi soldati da uccidere…
[T, controllato dai fantasmi, esce di casa per uccidere]
 
[G si sveglia improvvisamente]
G: Ma che cosa ho fatto? Ho manovrato mio marito come un sicario, gli ho fatto uccidere due persone! Ho ucciso il mio re, contro cui non avevo niente. Ho ucciso il mio unico corteggiatore, che in fondo era anche simpatico… Che razza di persona sono diventata, e per che cosa? Una corona, una maledettissima corona che oltretutto pesa terribilmente. Che sia il peso della mia colpa? Non importa, so io come liberarmene. Il pugnale di Trentbeth, meno male che l’ha lasciato qui. Liberami! [prende il pugnale e si uccide]
 
[fuori, di notte]
Geoff: Re Duncan? …Bancody? Dove siete finiti tutti? [nota qualcuno che si muove in modo sospetto] Ma quello è Trentbeth!  Trentbeth! Ma che fai? Butta a terra la spada, amico!
T: Vattene, Macgeoff, non sono in me! Ci sono dei fantasmi che mi stanno controllando!
Ge: Cosa stai dicendo?
N: Ha ragione, oltre ad aver privato la nazione del suo re…
Ge: Hai ucciso Duncan?!
S: Inoltre ha eliminato il suo migliore amico.
Ge: Bancody?!
I: Perché non sai quanti altri ne ha fatti fuori adesso! Quanti saranno più o meno, Trentbeth? Una decina, vero?
T: State zitti!
Ge: No, tu stai zitto! Adesso veniamo a noi. Avendo ucciso il re sei colpevole di alto tradimento oltre che di omicidio, ma possiamo farla finita ora. Battiti con me, così vedremo quanto vile puoi diventare!
T: No, non voglio far del male anche a te. Vattene!
Ge: Allora sei un vigliacco incredibile! Avanti, che aspetti?
[T si lancia all’attacco, ma essendo controllato dai fantasmi cade sulla spada sguainata di Ge]
Ge: Quindi era veramente colpevole… bene, ha ricevuto la sua punizione.
 
[qualche giorno dopo, al palazzo del re]
Ge: …ed è con immenso onore che proclamo il nuovo re di Scozia. Malcarold, figlio del defunto Duncan!
Harold: Perché io?
Tutti i presenti: ………….
 


ANGOLO AUTRICE

Bene, ho capito che non devo più studiare letteratura inglese, se no mi fa questo effetto. Ovvero creo storie a partire dal nome di un personaggio (sì, perché il re si chiama  davvero Duncan e mi ha ispirato la storia).
Mie pazzie a parte, come vi è sembrata? Troppe risate, troppa crudeltà o le ho dosate bene? A voi la scelta!
                                                                                                                                                                        Lan Shuihua
 
  
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