Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: cecchino_2028    08/01/2014    0 recensioni
Tratto dalla storia:
«E’ stato bello …» mormora piano al suo orecchio. «ma non ci siamo mai visti!»
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '365 stories'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

rottedistratte:

They are talking about you boy,
but you’re still the same.

Sunglasses


Bartolomeo si morde il labbro inferiore mentre si allaccia piano la camicia, bottone dopo bottone, tutti scivolano nell’asola, è così che deve andare, un po’ come la sua vita, un tragitto già stabilito, un succedersi di momenti a cui era già predestinato. Scuole private, una laurea in economia e commercio, l’impresa di suo padre in eredità, una bella donna accanto e qualche figlio. Si volta e sorride appena, la luce tremula della candela rischiara appena la stanza, gettando ombre sul letto e sugli avvallamenti creati dal lenzuolo avvolto intorno al corpo nudo della persona che giace ancora addormenta. Bartolomeo si china sul comodino e soffia sulla candela, che trema un’ultima volta, poi si spegne, lasciando al buio la stanza. Lascia correre, di nuovo, lo sguardo su quel corpo nudo che ha mugolato per le sue carezze, che si è scaldato col sapore dei suoi baci; si chiede se Tara, sua moglie, che sembra tanto disinteressata dei suoi affari, sarebbe gelosa sapendo come passa le notti. Un gemito sommesso lo scuote appena, facendolo tornare coi piedi per terra, allontanandolo bruscamente dai suoi pensieri, il corpo sul letto si muove e lo chiama, ma poi si volta e sistema la testa sul cuscino, cercando la posizione giusta, tornando a dormire tranquillamente. Bartolomeo si inginocchia sul materasso, sfiorando coi jeans chiari le lenzuola azzurre, sembra una scena a rallentatore, si china piano e sfiora appena con le labbra lo zigomo arrossato, mentre una lieve brezza mattutina penetra dalle imposte. «E’ stato bello …» mormora piano al suo orecchio. «ma non ci siamo mai visti!». L’ennesima vittima delle sue notti brave, un modo per evadere da quel mondo che non gli appartiene, ma a cui è sempre stato destinato, un corpo senza nome, che perderà anche il volto tra qualche giorno, quando mieterà un’altra conquista, trascinandola in quel motel fuori mano in cui, ormai, passa sempre più notti. Apre piano la porta, trovandosi sul grande terrazzo, sorride al sole che si sta alzando all’orizzonte e si siede sul parapetto di pietra, le maniche della camicia bianca arrotolate fino al gomito, gli occhiali da sole a schermare gli occhi dalle prime luci del mattino, lo sguardo perso, oltre le fronde dell’arancio di fronte a lui, oltre la collinetta in lontananza, oltre tutto, oltre la sua vita.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: cecchino_2028