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Autore: Eowyn Braccio di Scudo    13/01/2014    2 recensioni
Il testo mette a confronto le morti di Fili e Kili e Boromir. Infatti se nella battaglia dei cinque eserciti Fili e Kili si impegnarono a salvare Thorin così fece Boromir con Merry e Pipino. Ho sempre pensato che Tolkien volesse in qualche modo "onorare" e ricordare i due fratelli di Erebor non uccidendo i due giovani cugini hobbits.
Ed ecco qua un piccolo omaggio a Lo Hobbit e a Il Signore Degli Anelli che ripercorre i minuti precedenti alla morte.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kili
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Durante la battaglia dei cinque eserciti due nani combattevano strenuamente. Erano coordinati, erano fratelli. Uno era biondo e aveva gli occhi azzurri. Il fiero portamento mostrava un’alta origine. Il ragazzo al suo fianco era il suo contrario: poco più alto,  possedeva capelli e occhi castani, occhi profondi come la terra; anche se era più avventato dimostrava una discendenza regale anch’egli.
-Come va Kili?- gridò quello che impugnava la spada.
-Abbastanza bene- rispose il compagno scoccando un’altra freccia -ma non vedo Thorin.-
-Era in cima alla collina e…- il biondo si interruppe guardando la sommità del campo.
 
Lì era apparso un orco enorme che montava un mannaro bianco.
-Fili, che cosa succede?- gli occhi improvvisamente tornarono quelli del bambino che un tempo ormai lontano giocava per poi cadere spaventato.
-Quello è Bolg- sussurrò, per poi urlare con la stessa furia con cui suo zio anni prima aveva urlato “drago!” dentro Erebor – Booooooolg! Kili, è il figlio dell’orco pallido, di Azog che uccise Thror! Thorin è attaccato da orchi ovunque oltre che da lui, non potrà resistere a lungo.-
Bastò un’occhiata per convincerli a correre verso il loro capo. Pochi minuti dopo nipoti e zio combattevano fianco a fianco. Kili uccideva gli orchi alla sinistra e Fili quelli a destra. Thorin fronteggiava Bolg.
Improvvisamente un colpo gettò a terra Thorin, inerte. Il suo nipote più giovane si girò e guardò pietrificato con orrore il sangue che usciva copioso dal suo corpo. Il sorriso per l’esaltazione da combattente sparì. Fili si girò e comprese che fra non molto sarebbe stato il re sotto la montagna. No, non poteva andarsene così, gli doveva insegnare ancora così tante cose… Mentre pensavano ciò, Bolg si mosse verso il re per tagliare la testa ma improvvisamente un grande orso comparve, spazzando via i nemici. Thorin si scosse rialzandosi a fatica, ma non era in grado di combattere. I due fratelli si unirono e urlarono: “Se con i nostri scudi o con i nostri corpi noi lo potremo proteggere, lo faremo.Beorn, presto, porta Thorin al sicuro!”
Bolg li vide. Fili e Kili non si mossero perché Thorin non era ancora al sicuro.
Bolg puntò Fili e agitò la sua nera mazza nell’aria. Fili non lo vide perché era intento a trafiggere un  grosso orco ma Kili sì. Gettò il fratello a terra e il colpo prese la sua faretra che andò in mille pezzi. Kili sguainò la spada:
-Stai lontano da mio fratello- ordinò.
Bolg commentò rauco:
-Ecco dunque gli eredi al trono, i principi di Durin, che proteggono Thorin dalla sua fine.-
Fili di nuovo in piedi brandiva due spade. 
Kili colpì il mannaro e Fili lo finì ma Bolg era sempre in piedi. Il mostro si avventò contro Fili che tenacemente resisteva.  Kili scoccò una freccia con l’arco che aveva trovato in mano a un cadavere di orco. L’arma era molto rozza ma egli era un arciere molto bravo, per essere un nano. La freccia colpì l’orco al collo che trasalì ma non morì. Fili urlò e lo colpì con Kili e infine sferrò due colpi con la sue spade che trafissero l’orco. Fili aveva ucciso insieme al fratello Kili il più grande orco della loro epoca. Ma Bolg prima di morire e cadere ebbe il tempo di sfilare un pugnale e lanciarlo nell’aria per poi crollare.
Fili seguì la traiettoria della lama senza poter fare niente: esso non lo colpì ma fu come se fosse accaduto. Il giovane principe castano si accasciò a terra senza un gemito, colpito alla gamba.
-Kili, Kili…. Come stai? Kili!- gli occhi azzurri si ingrandirono a dismisura, terrorizzato dal poter perdere l’amico,il compagno,il fratello.
-Sono ancora vivo. Desti,desti dobbiamo essere! Fili sono ferito ma riuscirò ad arrivare al riparo.-
Fili brandendo due spade e Kili il suo arco si allontanarono continuando a sferrare colpi su colpi. Thorin era salvo ce l’avevano fatta.
Ma fu come se qualcuno avesse detto agli orchi chi era la causa della loro imminente sconfitta. Frecce volarono e si scagliarono su di loro. Kili continuava a combattere ma era già stato colpito da quattro frecce, due delle quali mortali. Fili aveva due frecce conficcate nelle braccia.
Improvvisamente Kili cadde a terra. Una quinta freccia era stata fatale.
Fili si inginocchiò ormai allo stremo delle forze e vide gli occhi del suo fratellino diventare opachi. Pensò a sua madre, Dìs, alla promessa che aveva fatto; riportare sé stesso e suo fratello vivi. Non poteva mantenere la promessa. Kili stringeva la pietra runare che gli era stata regalata.
-Forse Fili, mamma aveva ragione, forse sono stato avventato.. Fili tu sarai un grande re, più di Thorin, ti sposerai e farai tanti piccoli nanetti. Fili sii felice e non pensare a me.-
Fili pazzo di dolore stava per replicare quando una freccia lo colpì a morte.
Le aquile arrivarono e ribaltarono la situazione. Ma non per loro. Non per i fratelli accasciati . Non salvarono i figli di Durin.
 
Merry e Pipino erano circondati da orchi. Spuntavano da tutte le parti. Le domande si affolavano nella loro testa: Dov’era Frodo?Sam? Che ne era di Aragorn,Legolas,Gimli? Li avevano abbandonati? I due cugini sguainarono la spada ma con il loro metro di altezza potevano fare ben poco.
Improvvisamente arrivò Boromir e li vide. Piccoli giovani guerrieri, non ancora pronti;né per la battaglia né per la morte. Boromir combatteva uccidendo molti orchi ma ve ne era uno il quale scoccò una freccia che colpì Boromir.Egli non si fermò. Merry e Pipino erano atterriti e non riuscivano a muoversi. Boromir combattè. Ma molte frecce colpirono l’uomo quel giorno, che però non si mosse, continuando a coprire Merry e Pipino.
Meriadoc e Peregrino furono presi ma non uccisi, poiché credevano avessero l’anello. Boromir morì. Un adulto si era sacrificato per i più giovani.
Quando Gandalf lo seppe ripensò al giorno in cui Fili e Kili si erano sacrificati per Thorin, e pensò che in un modo o nell’altro esse erano stati ricordati e onorati.
  
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