13/01/2014
2 recensioniAutrice: kuma_cla
Titolo: La settimana prima che l'emporio diventasse la sua casa
Pairing: Kisuke/Yoruichi
Rating: verde
Genere: una cosa non ben definita e vagamente sentimentale
Avvertimenti: flash fic, het, missing moment, probabile OOC
Promt: "la settimana prima che l'emporio diventasse la sua casa" di kuruccha e "di notte sui tetti" sempre di kuruccha (per la piscinadiprompt)
Note: sono rimasta indietro con il manga e la carissima zombiecch mi assicura che non ci sono risvolti per questi due, quindi vado tranquilla di headcanon. Mi sono basata su ciò che ricordo per scrivere la flash e beh, spero non sia venuta troppo male.
La sente inarcare la schiena sotto la sua mano e fare le fusa, soddisfatta; sorride.
«Adesso che farai?» le chiede, mentre guarda la luna (è piena, grande, un disco bianco contro il cielo nero) e forse non la vede nemmeno.
Un secondo prima Yoruichi è una gatta, quello dopo siede accanto a lui sul tetto. Vestita della sola oscurità della notte, non sembra essere a disagio per la propria nudità. E non lo sembra nemmeno Kisuke.
Scrolla le spalle, non curante, i capelli che scivolano lungo la schiena e mostrano il seno.
«Me ne andrò in giro a quattro zampe. Sai, profilo basso, cose così» gli risponde «Non è così male, sai, essere un gatto».
L'uomo si concede un sorriso, poi indica con la mano un edificio abbandonato, con le erbacce e la saracinesca arrugginita, accanto ad un lampione dalla luce che sfarfalla.
«Aprirò un emporio, proprio lì».
«Perché me lo stai dicendo?»
«Se mai ti stancassi di fare la randagia e ti servisse una casa».
Una settimana dopo, i residenti della zona osservano con curiosità quello strano uomo aprire il suo negozio e invitarli ad entrare. Ad aiutarlo ci sono due bambini che hanno tutta l'aria di essere stati sottratti alla strada o, alla meno peggio, ad un orfanotrofio.
Il proprietario sembra gentile, un po' eccentrico forse, vagamente ridicolo, non si capisce se ci è o ci fa.
Tra le gambe della gente si muove silenziosa e indisturbata una gatta nera; Kisuke la nota e per un istante lo sguardo, sotto il capello, viene attraversato dalla luce di chi la sa lunga. Dirà ad Ururu di prepare, dopo la chiusura, una tazza di latte.
Titolo: La settimana prima che l'emporio diventasse la sua casa
Pairing: Kisuke/Yoruichi
Rating: verde
Genere: una cosa non ben definita e vagamente sentimentale
Avvertimenti: flash fic, het, missing moment, probabile OOC
Promt: "la settimana prima che l'emporio diventasse la sua casa" di kuruccha e "di notte sui tetti" sempre di kuruccha (per la piscinadiprompt)
Note: sono rimasta indietro con il manga e la carissima zombiecch mi assicura che non ci sono risvolti per questi due, quindi vado tranquilla di headcanon. Mi sono basata su ciò che ricordo per scrivere la flash e beh, spero non sia venuta troppo male.
La sente inarcare la schiena sotto la sua mano e fare le fusa, soddisfatta; sorride.
«Adesso che farai?» le chiede, mentre guarda la luna (è piena, grande, un disco bianco contro il cielo nero) e forse non la vede nemmeno.
Un secondo prima Yoruichi è una gatta, quello dopo siede accanto a lui sul tetto. Vestita della sola oscurità della notte, non sembra essere a disagio per la propria nudità. E non lo sembra nemmeno Kisuke.
Scrolla le spalle, non curante, i capelli che scivolano lungo la schiena e mostrano il seno.
«Me ne andrò in giro a quattro zampe. Sai, profilo basso, cose così» gli risponde «Non è così male, sai, essere un gatto».
L'uomo si concede un sorriso, poi indica con la mano un edificio abbandonato, con le erbacce e la saracinesca arrugginita, accanto ad un lampione dalla luce che sfarfalla.
«Aprirò un emporio, proprio lì».
«Perché me lo stai dicendo?»
«Se mai ti stancassi di fare la randagia e ti servisse una casa».
Una settimana dopo, i residenti della zona osservano con curiosità quello strano uomo aprire il suo negozio e invitarli ad entrare. Ad aiutarlo ci sono due bambini che hanno tutta l'aria di essere stati sottratti alla strada o, alla meno peggio, ad un orfanotrofio.
Il proprietario sembra gentile, un po' eccentrico forse, vagamente ridicolo, non si capisce se ci è o ci fa.
Tra le gambe della gente si muove silenziosa e indisturbata una gatta nera; Kisuke la nota e per un istante lo sguardo, sotto il capello, viene attraversato dalla luce di chi la sa lunga. Dirà ad Ururu di prepare, dopo la chiusura, una tazza di latte.