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Autore: sisterchris88    13/01/2014    1 recensioni
[AU The Originals dalla 1x08/ possibili crossover/ Klayley] hayley non avrebbe mai immaginato che Klaus potesse significare qualcosa di più per lei ma giorno dopo giorno iniziò a credere nella sua redenzione e sentì emozioni sempre più forti. Non vedeva solo il mostro ma un ibrido solo, che voleva solo una famiglia che lo amasse incondizionatamente, proprio come lei.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Unconditional Love.

 

Cap.1

 

I never thought that you would be the one to hold my heart
You came around and you knocked me off the ground from the start

 

Cercava di non distogliere lo sguardo dal finestrino, non voleva incrociare il suo sguardo ma allo stesso tempo voleva capire perchè improvvisamente averla accanto fosse così importante. Perché l’aveva obbligata a salire su quell’auto. Perche', Hayley, il bimbo che porti in grembo e' l'unica cosa di cui mi importi in questo mondo. Non poteva negare a se stessa che quella frase l’aveva colta di sorpresa. A Klaus poteva forse importare? Non faceva che pensare a ciò che Elijah le aveva fatto rivivere… a Celeste e quanta sofferenza aveva portato a Rebekah? Impedendole di stare con la persona che amava. Eppure era salita. Non aveva urlato chiedendo di Elijah,non si era opposta. Ricordò i primi mesi quando erano solo loro due nella grande casa del governatore, Klaus non le aveva fatto mancare nulla… eccetto supporto, sostegno, gentilezza, l’affetto di una persona. Poteva avere ogni oggetto, ogni cibo, ogni vestito, ma non aveva chiesto mai nulla su di lei. L’incubatrice. Doveva essere successo qualcosa di molto grave tra i fratelli Mikaelson e si sforzò di riflettere se tutto riguardasse ancora le parole di Elijah nella palude ma quando finalmente si voltò a guardarlo Klaus aveva gli occhi lucidi. Lo sguardo dell'ibrido era fisso sulla strada guidava ma non era lì la sua testa i suoi pensieri erano altrove. Quanto avrebbe voluto avere l’udito di un vampiro per capire cosa fosse successo per non impazzire nella ricerca di un senso a questa insulsa separazione. Certo fino alla nascita del bambino non avrebbe fatto la fine di tante altre vittime di Klaus ma una parte di lei aveva paura e se avesse fatto del male ai due fratelli? E se avesse fatto ora del male a lei? Era sola. Sentì un brivido di freddo si portò le mani sulle braccia e si sfregò stretta il maglione. Quel gesto destò improvvisamente Klaus dai suoi pensieri.

 

“Siamo quasi a casa, little wolf.”  La sua voce era piatta, si chiese in quale casa, lei non aveva una casa non l’aveva mai avuta non un luogo che sentisse suo. La casa del governatore era grande talmente grande da potersi perdere e in alcuni giorni era anche felice di vivere lì ma non le apparteneva non c’era nulla di lei nulla che le riportasse alla mente ricordi felici o progetti futuri.  

Klaus restò in silenzio preso da chissà quale diabolico piano, pensò Hayley quando arrivarono parcheggiò il Range Rover proprio davanti all'ormai ex abitazione di Marcel, era il centro di New Orleans Hayley l’aveva vista solo da fuori mesi prima quando ancora poteva girare per il quartiere in cerca di informazioni. Klaus andò ad aprirle la portiera, lei era incantata cercando di capire se si sarebbe ritrovata a vivere con Marcel e Klaus insieme la sola idea la terrorizzava.  Il portico era grande ma non c’era nessun rumore. Sembrava ci fossero solo loro.

 

“Sono io il re ora. Ho dato disposizioni per portare qui tutte le tue cose arriveranno domani mattina. Al piano di sopra potrai trovare una cameriera che ti preparerà ciò che vorrai, vestiti e perfino un bagno caldo.” Erano giorni che Hayley girovagava per il bayou e per i boschi le avrebbe fatto bene a lei e al bambino. Si portò istintivamente una mano sulla pancia. Fu scortata sopra da Klaus in una meravigliosa camera da letto per cui qualunque ragazza avrebbe provato invidia,tutti ma non lei.

 

“Nessuna torre? E le catene? E’ forse questa la mia prigione?” Hayley vide subito la rabbia negli occhi di Klaus.  Sapeva che stava scherzando col fuoco. 

 

“Dovresti davvero restare qui e prenderti cura di te.” Lo disse quasi stringendo i denti. Gli voltò le spalle e uscì lasciandola sola. Hayley si chiese cosa le impediva di andarsene subito ma sapeva che Klaus le avrebbe reso la vita un vero inferno se solo avesse provato a farlo. Fece un profondo respiro e intravide dietro la porta una vampira che era li per servirla. Uccisa, soggiogata e trasformata da Klaus ovviamente, provava mai rimorso? E’ un mostro disse a se stessa Hayley nulla doveva stupirla come aveva potuto cacciarsi in un guaio tanto grande, ripensare alla loro notte di passione le provocava emozioni contrastanti.  Decise di farsi un bel bagno caldo ne aveva bisogno con tutto ciò che era successo dimenticava quasi che doveva prendersi cura di lei e del suo bambino…quel bambino che tutti descrivevano come malefico.

Passarono poche ore ma persino mentre mangiava la sua curiosità era sempre maggiore non aveva nessun cellulare con se, Tyler l’aveva rapita e di certo non aveva avuto il tempo di prenderlo con se, voleva avere notizie di Elijah e Rebekah… fuori era ormai buio la notte era l’inizio della festa per New Orleans ma non per lei, la casa deserta, vampiri soggiogati ovunque da Klaus e lei camminava scalza per le stanze, era davvero una prigione? Quelle persone erano lì per impedirle di scappare? Poteva davvero fidarsi di Klaus? Ripensò al suo voltò quando Elijah gli spiegò del sangue del loro bambino sembrava sorpreso ma Niklaus poteva fingere dopotutto viveva su questa terra da mille anni…o forse le sue intenzioni erano davvero pure?

 

Da ore Klaus continuava a bere senza sosta dalla finestra del soggiorno poteva vedere le strade di New Orleans che si accendevano di vita eppure la sola cosa che vagava nella sua testa era il tradimento. Il tradimento di Rebekah , di Marcel, di Elijah, persino Tyler aveva osato insinuare nella mente di suo fratello la più vile delle ipotesi. Come poteva perdonare.

 

Tyler Lockwood ha portato Hayley qui per verificare una teoria, ovvero che il sangue di suo figlio potesse

essere usato per dare vita a degli ibridi. Tyler sostiene che tu lo sapessi. E che, inoltre... intendessi usare questa informazione per crearti un esercito.

 

Un esercito!!! Klaus sentì la rabbia crescergli dentro mentre ripensava alle parole del fratello.

 

A quanto pare sei una grande delusione. Immagino di essere una delle tue tante delusioni... cosi' come e' stata deludente la creazione di ibridi, cosi' come hai deluso la tua famiglia. E ora sembra che deluderai

anche il tuo stesso figlio.

 

Si verso un altro bicchiere di Bourbon. Ma niente gli faceva passare quel dolore che provava dentro. Persino Tyler metteva in discussione la sua capacità di prendersi cura di suo figlio. Ricordare però le sue stesse parole ai suoi fratelli scatenò tutta la sua sofferenza.

 

Lo so che non ci sono scuse... per tutti i peccati che ho commesso in passato, ma nell'unico momento in cui voi due avreste potuto scegliere di rimanere al mio fianco, di credere in me... e di credere nella sincerita' delle mie intenzioni verso mio figlio... avete deciso di schierarvi contro di me. E ora, mio figlio, il sangue del mio sangue, crescera' chiamando te "papa'".

 

Solo incapace di fidarsi se non di se stesso si ritrovo’ con una lacrima sul viso mentre la rabbia gli fece scaraventare l’intera bottiglia di alcool contro lo stipite della porta della stanza. Solo allora vide Hayley proprio li davanti.  Subito le voltò le spalle. Odiava far vedere la parte più debole di se stesso.  E questa ragazza di fronte a lui portava in grembo suo figlio, quel bambino per cui lui non dovrebbe provare nulla secondo tutti coloro che lo circondano. E invece qualcosa si era smosso in lui ma nessuno gli permetteva, gli concedeva di provare a migliorare. Ad essere migliore, per lui. Era ubriaco. Grazie al riflesso nella finestra fissava la pancia di Hayley come se potesse intravedere qualcosa, si concentrò solo per sentire il battito di quel bambino, bambina se ciò che Sabine aveva detto era davvero la realtà. Batteva veloce. Ed era lì. Per un attimo il pensiero sembrò risvegliare troppe emozioni in lui fu Hayley ad avvicinarsi.

 

“Voglio sapere cos’hai fatto a Elijah e Rebekah.” La sua non era una domanda era una richiesta forzata non avrebbe lasciato la stanza senza risposta, a braccia conserte,sprezzante di ogni  pericolo stava lì davanti a lui: fiera. Era un lato di lei che gli piaceva. La ragazza lupo. Klaus iniziò a ridere istericamente allontanandosi da lei.

 

“Cosa pensi che abbia fatto?”

 

“Sappiamo entrambi che contraddirti scatena il meglio di te: pugnali, morsi…” Hayley aveva un tono sarcastico ma solo provocandolo avrebbe capito cosa era accaduto poco prima.

 

“Contraddirmi??? Contraddirmi? Tu, Tyler! Mio fratello!! Tutti voi vi siete uniti contro di me nell’unico scopo di rinfacciarmi che volevo usare MIO FIGLIO per creare un esercito, avete creduto di conoscere ogni cosa. E Rebekah!! Rebekah si allea con Marcel per rinchiudermi!!! Per distruggermi!!!  Mi tradisce e incapace di affrontarmi manda un esercito di vampiri!!! Voi tutti… Voi che credete di sapere ciò che è bene e ciò che è male in questo mondo!!” le urla di Klaus spaventarono Hayley, non era solo Elijah, ma anche Rebekah lo aveva tradito, non era la prima volta che lo vedeva così ubriaco, non dopo quella sera, ma c’era qualcosa di diverso nei suoi occhi: sembrava essere disperazione. Forse aveva sbagliato a presentarsi da lui, era pericoloso era sull’orlo di un precipizio ricordava bene cosa le aveva detto Rebekah e persino Elijah. Quando era ferito Klaus poteva distruggere chiunque.

 

“E tu.” Si avvicinò a lei puntandole un dito. “Tu hai creduto a Tyler Loockwood. Ti ha rapito , ti ha usato per punire me e hai creduto a ogni cosa che uscisse dalla sua stupida bocca.”

 

“Klaus…tu hai sempre detto di essere un passo avanti nei tuoi piani, tu sei il manipolatore, so chi sei! Cosa avrei dovuto pensare? Hai sempre voluto un esercito di ibridi!!! Dovevo proteggere il mio bambino. ”

Mise entrambe le mani sul suo ventre ormai ben evidente.

 

Klaus improvvisamente si fermò come se avesse capito qualcosa.“ Tu non volevi tornare. Tu saresti andata via. Se non avessi trovato te ed Elijah  nella palude....Saresti fuggita.” Hayley tremava.

 

“Non ti avrei mai permesso di usare questo bambino per le tue manie di potere. E’ un bambino non una macchina da guerra!!” alzò il tono di voce come se proteggere suo figlio le scatenasse una forza prima d’ora sconosciuta.

 

“NON AVREI MAI USATO MIO FIGLIO! MAI! COME POTETE NON CAPIRE TUTTI! HO PROVATO COSI’ FORTEMENTE AD ASSECONDARE CIASCUNO DI VOI, ANCHE ORA LI HO LASCIATI INERMI IN QUELLA STUPIDA VILLA CHE CHIAMAVAMO CASA E TU SEI QUI A GIUDICARE A CREDERE CHE IO ABBIA UCCISO MOMENTANEAMENTE I MIEI FRATELLI DI NUOVO.” Quello di Klaus era uno sfogo che aveva colpito anche i suoi fratelli poco prima di abbandonarli.

 

“TU HAI CHIESTO LA MIA MORTE E QUELLA DI TUO FIGLIO L’ISTANTE DOPO AVER SENTITO BATTERE IL SUO CUORE LA PRIMA VOLTA.” L’aveva detto era da tanto tempo che voleva affrontare  l’argomento e Klaus fu spiazzata nel ricordare quella notte in quella grotta. Cosa avrebbe dovuto dirle che in quel momento aveva provato paura dopo tanto tempo perché era una cosa che non conosceva che lo faceva sentire debole, e il suo primo pensiero fu il più facile: sbarazzarsene, di entrambi.

 

“Sto provando. Ma non mi date scelta. Vedrete sempre il mostro bastardo.” La sua voce era tornata flebile, calma, sembra quasi che l’effetto dell’alcool l’avesse improvvisamente abbandonato. Hayley sapeva che probabilmente se quel giorno non fosse stato pieno di alcool e tradimenti Klaus non le avrebbe detto nulla. “Hai avuto le tue risposte. Elijah sta bene. Puoi tornare nella tua stanza.” La vide uscire senza dire una parola.

 

Tornando nella sua stanza Hayley si sentiva provata per la conversazione che aveva avuto con Klaus, forse Klaus voleva il suo bambino ma fino a che punto poteva fidarsi e sentirsi al sicuro? Più conosceva il suo passato più era terrorizzata eppure aveva sempre sentito pessime storie su di lui, ma quella notte, la notte in cui il suo bambino era stato concepito, aveva visto qualcosa o forse era l’alcool che le aveva fatto vedere qualcosa che non era mai esistito… Aveva davvero creduto di poter comprendere una sfumatura della profonda anima di Klaus. Si mise a letto esausta. Sentiva musica in lontananza, un raggio di luna illuminava appena la sua stanza... quasi non si accorse della presenza di Klaus.

 

“Non è una prigione. Voglio proteggerti ed è l’unico modo che conosco per farlo.” Le porse un cellulare. “puoi chiamarli. Dì ciò che credi ma ho un impero da ricostruire e voglio che non intralcino.” Eccolo il fascino della sua voce uno dei tanti motivi che l’aveva fatta cedere tempo fa. Hayley era stupita. Prese il cellulare e sorrise. “è ora di riposare , little wolf. Domani sarà una lunga giornata.” Avrebbe tanto voluto vedere il suo volto in quel momento perché sembrava un’altra persona. Pensò che stesse uscendo invece Klaus si tolse la giacca e si sedette sulla poltrona nell’angolo della stanza.

 

“Klaus?”

 

“Non posso lasciarti sola, i vampiri di Marcel sono ancora qui, e non ho avuto abbastanza tempo per crearne a sufficienza di nuovi, miei fedeli. Diego mi odia e vuole vendicarsi. Stare qui è l’unico modo per proteggerti. Sarà come se non ci fossi.  Dopotutto non è la prima volta.” Hayley si chiese cosa intendesse con quella frase, si riferiva forse alla loro unica notte insieme? Era troppo stanca.

 

“Grazie.”  Stavano per avere un figlio, doveva sforzarsi di mettere da parte il passato, i ricordi di Elijah e provare a credere in qualcosa , fosse anche solo la sensazione di tranquillità che in quel momento provò sapendo che la creatura più potente della terra nonché padre di suo figlio era lì a proteggerli, e non era la stessa sensazione provata  giorni prima con Elijah nel bosco perché li aveva ancora il timore di difendersi da Klaus, l’ibrido cattivo. Invece ora l’ibrido cattivo era lì a proteggerla da un’intera città e forse anche da una parte di se stesso.

 

STO BENE. NON PREOCCUPATEVI L’IRA DI KLAUS NON SI E’ SCATENATA SU DI ME.SIATE PRUDENTI.

 

Lo mandò a Rebekah ma sapeva che anche Elijah l’avrebbe letto. Addormentandosi pensò che forse per qualche ora sarebbe stata finalmente tranquilla, ma durante la notte gli incubi su ciò che Tyler aveva provato a farle tornarono prepotenti No,Tyler, No!E’ solo un bambino!!!  Non faceva che ripeterlo urlando e agitandosi, finchè Klaus non andò a scrollarla per svegliarla.

 

“Hayley, va tutto bene! Hayley!” quando lei si svegliò era sudata. Klaus avrebbe voluto uccidere Tyler in quel momento per ciò che aveva fatto.  Hayley  accese la piccola luce del comodino e si versò dell’acqua.

 

“Solo un incubo.” Hayley cerco di rassicurare entrambi, Klaus non disse nulla ma ora lei poteva vedere il suo volto più rilassato. Era ancora lì. La cosa la stupì. Tornò a sedersi sulla poltrona e lei si distese sul cuscino. “Mi chiedevo…” ci fu un momento di silenzio molto lungo. Klaus non capiva cosa Hayley volesse chiedergli.

 

“Non mordo.” Le disse scherzando Klaus.

 

“Ancora non riesco a sentire il bambino, e senza un medico vero…mi chiedevo se col tuo super udito da vampiro… insomma sta bene? Sono stati giorni intensi.” Klaus avrebbe giurato che le sue guance erano rosse.

 

“Sta bene.” Le disse senza pensarci un istante, Hayley si stupì della rapidità della sua risposta.

 

“Wow, sei sempre sintonizzato…”

 

“Ognuno ha la sua dolce ninna nanna.”  Hayley fu colpita da questo commento di Klaus il battito del bambino era dunque la sua dolce ninna nanna? Lo invidiava avrebbe voluto addormentarsi anche lei così.

 

“Dopotutto sei suo padre.” Con questa frase appena sussurrata con uno sbadiglio Hayley spense la luce e si addormentò senza aver più paura di Tyler e dei suoi piani per provare a creare ibridi da usare contro Klaus con il suo bambino. Klaus finalmente solo,cullato dal battito del suo erede, sorrise guardando alla luna, in 4 mesi e mezzo non si era mai sentito così…felice. Era suo padre e se solo avesse potuto cancellare tanto del suo passato avrebbe giurato che in quella stanza in quel momento avrebbe potuto trovare la forza per costruire un nuovo futuro… anche con la sua famiglia nonostante i tradimenti. Nonostante tutto.

 

Thump – thump- thump- thump

Era la musica migliore fra tutte quelle che nella sua lunga vita aveva udito.

   
 
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