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Autore: quindici    14/01/2014    2 recensioni
Una raccolta sui personaggi del mondo Pokémon con un'ambientazione che esprime i loro desideri e le loro paure meglio di qualunque altra: i sogni.
1 ~ (Malva) ” Eppure, per un attimo, la paura venne in secondo piano, lasciando il palco all’incredibile stupore nel vedere la giovane Allenatrice nell’atto di sputare un violento lanciafiamme. Strabuzzò gli occhi, sempre più incredula. ”
2 ~ (Acromio !Horror !Splatter) ” Il cuore, tuttora – seppure debolmente – pulsante, era ben visibile, nel petto squarciato da una precisa linea perpendicolare alla coda. ”
3 ~ (Isshushipping !semi crossover) ” Ora sono i tuoi magri piedi il soggetto della mia attenzione: dondolano come un'altalena, su quel sottile cornicione. ”
{il titolo è una citazione di Akira Kurosawa}
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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I sogni sono desideri che l'uomo tiene nascosti anche a sé stesso.
Akira Kurosawa
Fiamme.

Malva se ne stava seduta sul trono della Sala delle Fiamme, nella sua scomposta posizione, che tanto insegnava ai novelli Allenatori sul suo carattere. Quel giorno, sebbene lei non se ne avvedesse, l’aria calda e stagnante che solitamente impregnava la sala si era fatta più mite. La pedana che segnava l’arrivo – e la sconfitta, nella buona parte dei casi – di un nuovo sfidante, si elevò dal suolo con un fastidioso sfrigolio, ridestando la donna dal proprio torpore. Nello svolgersi della sfarzosa cerimonia di benvenuto Malva restò immobile, scrutando il nuovo arrivato attraverso lenti rosa e mura di fuoco. Quando finalmente il tutto terminò, lasciando un’esile ragazzina nell’esatto centro di quell’enorme spazio, Malva non poté trattenere un sorriso compiaciuto.
«Serena – al solo pronunciare quel mieloso nome la donna fremette – vedo che finalmente hai deciso di andare in contro alla sorte che meriti.»
La sconfitta ricevuta da quella mocciosa aveva ridotto l’infuocato orgoglio di Malva a un mucchietto di cenere, avrebbe gustato la meritata vendetta con estremo piacere. La bionda non rispose, limitandosi a salire le scale parandosi dinnanzi alla Superquattro.
Malva estrasse sicura la Pokéball di Pyroar, ma prima di poter impartire il via della lotta qualcosa di caldo e familiare languì la sua pelle delicata. Urlò.
A dir la verità fu la sua razionalità a farle credere che quella fiamma potesse realmente scottarla; non avvertiva, infatti la sensazione di calore, e, di conseguenza, nemmeno alcun dolore. Riunì ogni caloria risparmiata in un urlo sconcertante, estraneo alla sua voce tagliente, disumano e privo di suoni definiti. Lilia? Narciso? Timeus? Diantha? Oh, come potete non sentirmi, idioti! La paura non accennava a dissiparsi e quella tortura psicologica continuava. Sbatté le palpebre, finora serrate, senza smettere di strepitare. Non si era chiesta da che cosa si fosse originata la fiammata, non le importava, le bastava che terminasse. Eppure, per un attimo, la paura venne in secondo piano, lasciando il palco all’incredibile stupore nel vedere la giovane Allenatrice nell’atto di sputare un violento lanciafiamme. Strabuzzò gli occhi, sempre più incredula. La bocca di Serena e quella del suo Pyroar non sembravano ora così differenti. Gli occhi della Campionessa di Kalos, ora molto più simili a quelli di un Pokémon selvatico in digiuno da giorni, l'osservavano con evidente desiderio. La ragazza aveva assunto una forma mostruosa e disumana e nemmeno paragonabile a nessuno Pokémon conosciuto da Malva.
Non avrebbe mai pensato di veder cadere la propria pelle – insomma, con tutte le creme che ogni sera si spalmava accuratamente in faccia, l'età non la spaventava – ma quando osservò la propria cute staccarsi e toccare il suolo, simile ai ciottoli di un vaso distrutto, dovette ricredersi.
Urlò, allora, ancora più forte. Aveva perso un'altra volta, l'ultima volta.

Malva fu destata dal sonno dalle sue stesse grida. Possibile che dopo aver portato alla rovina il Team Flare quella mocciosa doveva pure deturpare i suoi sogni?


Quando arriva il momento di scrivere qualcosa di personale dimentico ogni buona intenzione e scrivo qualcosa di totalmente insensato e poco inerente al testo, ma che ci posso fare? Intanto volevo assolutamente scrivere qualcosa su questo personaggio,che adoro, anche se non se lo cagherà nessuno. In poche parole questa è una raccolta di drabble/flashfic con un unico elemento che le accomuna: l'ambientazione, ovvero il sogno.
Ho deciso di prendere più personaggi, ma soltanto dai videogiochi, quindi se qualcuno volesse proporre qualcosa ne sarei contenta, visto che non idee prefissate u.u e Nulla, spero vi possa piacere.
  
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