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Autore: HoldFastFilm    16/01/2014    4 recensioni
Non smettere mai di viaggiare.
Non hai limiti, se non quelli che ti crei.
Genere: Generale, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gino il pinguino

era un allegro pulcino.

 

Piccino e da poco nato 

era buono, bravo e garbato.

Nessuno mai lo avrebbe rimproverato.

 

La sua mamma, però, spesso lo sgridava:

“Non toccare la lava!”

Gli gridava.

 

Essì, amici lettori,

quella di Gino era una terra dai tanti splendori:

Vulcani, Ghiacciai e pochissimi Visitatori.

 

Il piccolino, però, amava rischiare

e lì vi si spingeva per osservare.

 

A piccoli passettini

andava al fiume di lava e ne rimirava i confini:

 

Che incanto! Che meraviglia!

Un lingua di fuoco in mezzo a tutto quel ghiaccio vaniglia!

 

Ogni giorno ci provava:

appena la mamma era distratta “ZAC!”, lui ci andava!

 

Un bel giorno non riuscì a frenarsi

e vicino alla bocca del vulcano andò a sistemarsi.

 

Passò lì un’ intera mattina,

senza avvisare mamma Pinguina.

 

Dall’alto del vulcano 

tutto era bello, caldo e molto strano:

pinguini ancor più piccini

ghiaccio e neve in ogni dove

e mare aperto attorno ad ogni nome.

 

Ma, più a valle mamma pinguina lo cercava

e lui…lui non si trovava!!

 

“Gino!

Pinguino!

Pulcino!

Dove sei piccolino?”

 

Tutti i pinguini di quel posto strano

iniziarono a cercarlo dandosi una mano.

 

“Io cerco lì!

Tu, cerca qui!”

 

Dopo ore di ricerche fu trovato:

in cima al vulcano adorato, seduto tranquillo e beato.

 

“Gino! per mille Orsi bianchi

a furia di cercarti siamo tutti stanchi!”

 

“Perdonami mamma Pinguina,

vedi, son qui da stamattina.

Non volevo farti spaventare

solo il mio sogno avverare!

Da quassù vedo tutto e di più!

Mi piace guardare

amo osservare

e desidero viaggiare!

Quale posto più bello 

se non questa cima da cui vedo tutto più bello?

Come mi sono seduto 

ho creduto d’aver mille vite vissuto!

La testa puoi riempirmi di parole

ma non puoi nulla contro lo stupore!

Sarebbe salutare 

se tutti ci fermassimo ad osservare.

Nel silenzio e nella contemplazione

io trovo ispirazione!

Trovo motivazione!

E vivo come in una bella canzone.

Se vuoi, ora, mi puoi sgridare

ma ti prego, fermati un attimo qui con me a Respirare.”

 

La mamma lo capì, 

ringraziò gli altri pinguini e si sedette lì.

 


FINE.





 

 

 

 

 

 

 

   
 
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