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Autore: _Francy93_    16/01/2014    1 recensioni
Tratto dalla storia:
Londra.
Una delle città più belle insieme a Parigi e a tante altre.
E' una città che mi aveva sempre affascinata e che mi era sempre piaciuta, anche se non sapevo dire cosa mi attraesse particolarmente di essa.
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Nuova one shot che mi è venuta in mente nel vedere una foto fanmade. Spero tanto che vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao a tutti!!!
Eccomi qua con una nuova one shot che mi è venuta in mente nel vedere una foto fanmade. Spero tanto che vi piaccia!!
Buona lettura!!


 


Amore a Londra
 
Londra.
Una delle città più belle insieme a Parigi e a tante altre.
E' una città che mi aveva sempre affascinata e che mi era sempre piaciuta, anche se non sapevo dire cosa mi attraesse particolarmente di essa.
Fatto sta che mi piaceva e niente e nessuno avrebbe mai potuto farmi cambiare idea.
Io abitavo a Los Angeles, dividevo un appartamento con la mia migliore amica e stare con lei era un vero spasso, nonostante fosse un tipetto molto esuberante.
Mi trasferii a Los Angeles più o meno tre anni fa, con lo scopo di trovare un lavoro e la fortuna fu dalla mia parte. Dopo tanti colloqui per diversi lavori, venni assunta in un'agenzia di viaggio e il caso volle che io e la mia amica ci ritrovassimo lì e che lavorassimo nella stessa agenzia.
Io ed Alice ci conoscevamo sin da piccolissime, si poteva dire che eravamo cresciute insieme con le nostre madri che erano amiche di vecchia data.
Crescendo, venni a sapere che i fratelli di Alice, Edward ed Emmett, sarebbero andati a Londra per lavoro e nel sentir nominare quella meravigliosa città, mi si illuminarono gli occhi.
Avevo sempre amato quella città e avevo sempre sognato di poterci andare un giorno.
Certo, anche Los Angeles era una bellissima città, ma non potevo paragonarla a Londra.
Mi trovavo dietro la reception, il mio luogo di lavoro, quando ad un tratto vidi avvicinarsi Alice con un sorrisetto furbo sulle labbra e agitare qualcosa che aveva in mano.
<< Non stavi lavorando?>> dissi sorridendo.
<< Mi sono presa una pausa>> mi rispose e posò ciò che aveva in mano davanti a me.
Guardai bene quei due foglietti di carta e capii che erano dei biglietti per Londra, andata e ritorno.
Londra?
Londra?
Alzai lo sguardo su di lei e con i biglietti in mano dissi:
<< E questi?>> le domandai cercando di capire.
<< Ho chiesto al capo qualche giorno di ferie, visto che abbiamo lavorato molto ultimamente, e lui ci ha concesso una settimana. Ed io, da buona amica quale sono, quale meta potevo scegliere se non la città che tu ami tanto?>>
Aveva fatto tutto questo per me?
Le feci un sorriso radioso e la strinsi forte: << Alice, ti adoro!!!>>
<< Non avevo dubbi, Bells>>


 
*****
Il lunedì successivo, io ed Alice partimmo per Londra verso le quattro del pomeriggio e il mio cuore batteva all'impazzata.
Il mio sogno più grande si stava realizzando e tutto grazie alla mia amica.
<< Una volta arrivate, ci riposeremo un pò in un hotel e poi faremo un giro per Londra, ma ovviamente avremo tempo per visitarla tutta>> mi informò lei al mio fianco.
<< Certo! Non vedo l'ora!>> dissi felice.
<< Ah, e poi andremo a trovare i miei fratelli . Sono proprio curiosa di sapere come se la passano quei due>> continuò ammiccando nella mia direzione.
Maledetta nanetta malefica!
Alice aveva sempre saputo che avevo una cotta per suo fratello Edward ed ero sicura che la sua mente stesse architettando qualcosa.
E se organizzasse qualche appuntamento contro la mia volontà? Conoscendola ne sarebbe stata certamente capace.
Dopo non so quante ore, atterrammo all'aeroporto di Londra.
Recuperati i nostri bagagli, uscimmo da lì e ci inoltrammo nelle strade della città che tanto amavo.
Decidemmo di non prendere nessun taxi, così ci saremmo godute quella bella passeggiata ed io avrei guardato tutto ciò che mi circondava con occhi sognanti e pieni di felicità.
Una volta arrivate all'hotel, chiedemmo le chiavi delle nostre stanze: lei aveva la 15 ed io la 16. Eravamo vicine.
Ciascuna di noi entrò nella propria stanza.
Posai il mio bagaglio sul letto, dopo di che mi affacciai alla finestra e il panorama che mi si prostava davanti agli occhi era assolutamente meraviglioso.
Ormai era ufficiale: mi sarei divertita da matti.

 
*****
 
Una volta riposate, uscimmo per visitare Londra.
Quella giornata era interamente dedicata ai musei, anche se io scattai foto ad ogni cosa che vedevo per non perdermi nemmeno un dettaglio.
Passammo anche davanti a locali come il Nando's, dove ci fermammo a mangiare un boccone.
Anche se fu una giornata stancante, mi divertii un sacco.
Il giorno seguente, lo trascorremmo visitando le varie piccole città che si trovavano nei pressi della capitale, come ad esempio Lewisham e tante altre e vedemmo anche delle paninoteche.
Gli altri giorni passarono così, tra giri turistici, battute e risate ed io e Alice ci divertimmo come delle pazze.
Io ero la gioia fatta persona.
Senza che me ne rendessi conto, arrivò subito venerdì e con esso stava giungendo a termine la mia piccola vacanza.
<< Che ne dici se andiamo a trovare i miei fratellini?>> mi disse Alice una volta che fui uscita dalla doccia.
Era seduta sul letto della mia camera tutta sorridente e già bella e pronta per uscire.
<< Ho altra scelta?>> le risposi sorridente e lei ricambiò il mio sorriso.
Aprii l'armadio e presi un vestitino bianco e le scarpe dello stesso colore. Con il passare degli anni, a detta di Alice, i miei gusti in fatto di moda erano migliorati parecchio.
Quando fui pronta, uscimmo dall'hotel e ci dirigemmo da Edward ed Emmett.
Alla fine, entrambi avevano realizzato i loro sogni ed erano diventati degli avvocati molto affermati, molto richiesti nel loro lavoro a quanto mi aveva detto Alice.
Una volta arrivate, Alice parlò con una segretaria che si trovava all'ingresso e lei ci disse di aspettare, in quanto i fratelli Cullen erano impegnati in cause importanti.
Dopo non so quanto tempo, vidi Edward ed Emmett uscire da una stanza e potei notare i loro volti stanchi ma soddisfatti, evidentemente era andato tutto bene.
<< Alice, sono stanchi. E' meglio non disturbarli>> sussurrai.
<< Non ti preoccupare, Bella... Ehi, fratelloni!>>
Al richiamo di Alice, entrambi si voltarono e ci sorrisero.
<< Ciao, ragazze! Cosa ci fate qui?>> ci chiese Emmett venendo ad abbracciarci entrambe. Era talmente grosso che tutti lo soprannominavano "l'orso".
<< Alice voleva sapere sapere come stavate e così eccoci qua>> risposi io. Emmett lasciò sua sorella e mi abbracciò stretta.
<< Ah, Bellina! Che bello vederti!>>
Sorrisi: << Anch'io sono felice di rivederti, Emm>>
Edward, dietro Emmett. si schiarì la voce: << Emmett, mi lasceresti salutare Bells?>>
L'orso mi lasciò andare e guardai Edward. Era ancora più bello di quanto ricordassi. I capelli scompigliati ad opera d'arte, gli occhi smeraldo che mi hanno sempre attratto, quelle labbra perfette che avrei tanto voluto baciare.... e quel completo scuro che gli stava da Dio....

Ero così intenta a contemplare la sua immagine, che non mi ero resa conto della sparizione di Emm ed Alice.
<< Ciao, Ed>> lo salutai sorridendo.
<< Ciao, tesoro>> ricambiò avvicinandosi a me e accarezzandomi la guancia. Poi mi abbracciò.
Da quando ci conoscevamo, mi aveva sempre chiamato tesoro e a me era sempre piaciuto, lo trovavo dolcissimo.
Quando ci staccammo, Edward mi chiese come mai mi trovassi lì invece di lavorare.
<< Diciamo che tua sorella mi ha voluto fare un regalo>> dissi sorridendo.
<< E quale modo migliore se non una piccola vacanza nella città che tanto adori?>> comprese lui. Io annuii.
Dopo un pò, Alice ed Emmett tornarono e lei mi disse che era oea di tornare in hotel. Salutai i ragazzi e mi avviai alla porta con la mia migliore amica, ma la voce di Edward mi fermò.
<< Bella?>> mi voltai.
<< Domenica è l'ultimo giorno della tua vacanza, giusto?>>
<< Si. Perchè?>>
<< Che ne dici se... trascorressimo un pò di tempo insieme?>>
Me l'aveva chiesto davvero?
Certo che te l'ha chiesto! Sei diventata sorda, per caso?
Ci mancava solo la mia coscienza parlante!
Non esitai nemmeno un secondo.
<< Con molto piacere>> gli risposi e lui sorrise.

 
*****
 
Tornate in hotel, ci cambiammo ed Alice rimase in camera da me per guardare un film.
<< Secondo me, mio fratello è innamorato di te>> disse lei all'improvviso.
<< E' impossibile, Aly. Mi vuole tanto bene, questo sì, ma dire che mi ama mi sembra esagerato>>. Anche se mi piacerebbe molto.
<< E invece è così, dammi retta>> affermò lei con convinzione.
<< Convinta tu>>
Il sabato lo trascorremmo finendo il giro per Londra e io non mi persi neanche un dettaglio. Fotografai ogni cosa.
Domenica mattina, invece, come ultimo giorno di vacanza Edward si fece trovare fuori dall'hotel dove alloggiavamo, mi prese per mano e cominciammo a passeggiare.
Stare mano nella mano con lui era una bellissima sensazione. Il cuore batteva all'impazzata e non c'era verso per calmarlo.
Ci fermammo in un locale a mangiare qualcosa e parlammo di tutto ciò che avevamo fatto nel periodo che non ci eravamo visti.
Parlammo così tanto che non ci rendemmo conto del tempo che passava e si fece subito pomeriggio.
Prima di tornare in hotel, Edward mi portò in un luogo dove c'era una bellissima visuale sul Big Ben.
<< Che bello! Grazie mille, Edward!>>
<< Non 'è di che, Bells>> mi rispose e mi abbracciò da dietro.
A quel contatto, il mio cuore perse un battito per poi riprendere a battere come un pazzo. Non me l'aspettavo.
<< E così, domani dovrai andare via>> disse sui miei capelli.
<< Eh già. Però non posso lamentarmi: sono venuta nella città che ho sempre sognato visitare, mi sono divertita e...... ti ho rivisto>> risposi sussurrando l'ultima parte.
Lo sentii sorridere e, essendo molto vicino a me, il mio corpo si riempii di brividi.
<< Hai freddo?>> mi chiese notando che tremavo. Negai col capo.
Non aveva capito che il mio tremore era dovuto alla sua vicinanza.
Per un pò nessuno di noi due parlò ed io mi gustai la sua compagnia.
Ad un tratto, poi, riprese a parlare:
<< Vorrei tanto fare una cosa, ma ho paura della tua reazione>> disse una volta che mi fui girata verso di lui e mi accarezzò una guancia.
Notai che alternava lo sguardo tra il mio viso e le mie labbra. Allora parlai:
<< Se desideri tanto fare questa cosa, allora falla e non pensarci troppo>>
Alle mie parole, avvicinò di più il suo volto al mio e in poco tempo sentii le sue labbra sulle mie.
Non persi tempo e ricambiai il bacio con entusiasmo.
Non riuscivo a credere che il mio desiderio di baciare quelle labbra si fosse realizzato.
Alla fine, Alice non si era sbagliata. Edward mi amava.
Non mi aveva detto quelle due paroline famose, ma il suo gesto valeva più di mille parole.
E con il Big Ben a fare da testimone, io avevo trovato un amore a Londra.









Ed eccoci alla fine di questa nuova one shot.
Potrei dire che si è scritta da sola una volta aver visto l'immagine che ho usato come cover della storia (io ci ho solo aggiunto il titolo sopra). 
Affermo inoltre che ci sono molto affezionata, così come a tutte le altre mie storie, ma forse a questa lo sono un pò di più. Soprattutto perchè io ADORO Londra e spero davvero di poterci andare in futuro.
Spero tanto che questa storia sia di vostro gradimento!
Alla prossima!!
 


 
 
  
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