Non so da dove sia
venuta fuori questa fic.Stavo sfogliando i vecchi albi,presa dalla
nostalgia,concentrandomi sulla prima serie e quella di Endarno e mi era capitata
sotto l'occhio la figura di Phobos/Endarno che faceva il bagno.Nonché su quel
bellissimo flashback di lui,cinno-di-età-compresa-tra-i-quattro-e-i-sette-anni
che tenta di prendere la corona di luce ma viene fermato dalla
madre.[L'espressione che fa quando Cedric esige Meridan é
impagabile(^_^)].Come Endarno,Phobos mi é sembrato molto più umano(e
maturo,sotto certi punti di vista.Di certo ha perso colpi,se si é fatto fregare
dal suo servitore...)e mi é decisamente venuta voglia di scrivere una piccola
fic su di lui.
Sia ben chiaro,io
adoro Elyon.E' praticamente il mio personaggio preferito.Ma suo fratello ha
davvero KARISMA(con la k).Ti viene voglia di
psicoanalizzarlo.^_^
Era
bella.
Stava lì,su quello
scranno per me irrangiungibile e brillava di luce propria,luminosa come solo una
stella poteva essere. La fissavo da quando a mala pena ero in grado di reggermi
in piedi e speravo solo di poterla raggiungere,prima o
poi.
Adesso ero
sufficientemente alto,ma...La mia Stella si era allontanata da me ancora di
più.
-Phobos...-mi
voltai,tornando alla realtà(non ero nella stanza dei giochi.Non c'era la Mia
Luce a pochi metri da me.Niente di tutto questo)e vidi mio padre che da cavallo
mi rivolgeva un sorriso stanco.-Sapevo che eri qui...
-Mi piace...Si vede
bene il cielo ed é la pianura é immensa,sembra non finire mai...-gli
dissi,tornando a guardare l'orizzonte,dove la notte avanzava,illuminando il
cielo di altre stelle che comunque non sarebbero potute essere
mie.Irritato da questo pensiero afferrai uno dei fiori accanto a me e lo
strappai con violenza,per poi alzarmi in piedi.
-A te piacciono le
cose infinite,eh?-mi chiese mio padre,per poi tendermi una mano e aiutarmi a
salire a cavallo dietro di lui.
-Io non starò mai in
una prigione,tra quattro mura;preferisco la morte.-affermai,tornando mio
malgrado a scrutare l'orizzonte.Lui si voltò a mezzo,
sorpreso.
-Perché mai dovresti
finire in prigione?!Sei il principe di
Meridian,no?-commentò.
-Mi é parso di capire
che non sarà mia la Corona di Luce...-lo corressi con un tono indifferente,ma
nascosi il volto nel suo mantello, affinché non vedesse l'odio che mi balenava
negli occhi:non ero ancora molto bravo nel celare le mie emozioni...Mio padre
sospirò.
-Phobos,anche se sarà
tua sorella la regina,avrà comunque bisogno di te,e governerai al suo
fianco...-mi disse,spostando il braccio per accarezzarmi il capo.Il cavallo
sotto di noi scalpitò.
-Ma sarà lei
ad avere il potere...-sibilai.Lui non replicò.
Non era
giusto.
Non era semplicemente
giusto.
Per otto anni ero
stato educato a diventare re:avevo dovuto studiare centinaia di noiosissime
regole di corte e cartine del Metamondo. Tutti mi lodavano perché sarei
diventato sovrano.I miei genitori mi accompagnavano in lunghe passeggiate in
quegli spazi sconfinati che erano i miei futuri territori,dicendomi:'Un giorno
tutto questo sarà tuo'.Avrei avuto la mia corona.Mi avevano giurato un potere
inimmaginabile,con cui IO sarei diventato una stella,senza doverne più
desiderare altre.
E poi era arrivata
lei.Mia sorella.Un cosino piccolo e lagnoso,che di bello aveva solo due immensi
occhi verdeacqua,dello stesso colore mio e di mio padre.Per il
resto sembrava un cucciolo di scimmia senza peli.
Eppure quel coso
era una femmina.Elyon,l'avevano chiamata.
'La discendenza reale
degli Escanor segue la linea femminile.Avrà lei la
corona.'
Tutto quello che
doveva essere mio,improvvisamente,mi era stato tolto per
lei.
Mia madre mi aveva
schiaffeggiato la mano quando avevo tentato di toccare la mia
corona!La mia stella!!!
Strinsi più forte la
vita di mio padre a cui mi reggevo,preso dalla rabbia.Ancora una
volta,tuttavia,lui non disse nulla.
Quando arrivammo alla
reggia affidò il cavallo ad un servo e mi fece segno di seguirlo.Entrammo nel
castello e iniziammo a salire le scale,ma...Non era una ala che conoscevo.Eppure
ero certo di averlo girato tutto,nei giorni in cui sfuggivo alla
governante..
Poi mio padre mosse
la mano evocando una magia arcana e davanti ai miei occhi stupiti si aprì una
stanza,al cui centro troneggiava un'immensa vasca. Intorno,era pieno di piante e
rose.Io adoravo le rose.Mio padre prese a svestirsi,per poi entrare in
acqua.Dopodiché mi fece segno di raggiungerlo.
Obbedii,e restai
sorpreso da quanto fosse piacevole l'essere cullato da quell'acqua:era
estremamente calda e l'odore dei fiori mi riempiva le narici.-Questo é 'il mio
posto segreto'.-mi rivelò mio padre e nel voltarmi vidi che appoggiava gli
avambracci fuori dalla vasca e teneva gli occhi chiusi,la testa reclinata
all'indietro.Delle strane creature verdi,più filiformi ed eteree degli abitanti
di Meridian,avevano iniziato a prendersi cura dei suoi capelli,pettinandoli e
acconciandoli.
-...Mia madre non lo
conosce?-mi stupii,mentre una di quelle creature si avvicinava a me.Sussultai
sopreso quando mi sfiorò una ciocca di capelli.
-Stai tranquillo...I
Mormoranti non vogliono farti del male...Sono spiriti al servizio dei Grendal*
da generazioni...-mi informò.Grendal era la stirpe di mio padre:dato che io ero
del tutto simile a lui,non avendo ereditato nessuna delle caratteristiche
Escanor di mia madre,era indubbio che quegli esseri servissero anche
me.
Mi rilassai,scoprendo
che era davvero una bella sensazione.
-Tua madre conosce
questo posto.Ma non ci viene mai.Lei non ama fare il bagno,i Mormoranti non
amano lei,non hanno motivo di incontrarsi.-disse poi lui,rispondendo alla mia
domanda.
Restammo in silenzio
per un po',entrambi concentrati sulle piacevoli cure dei Mormoranti.Poi mio
padre parlò di nuovo.
-Io posso lasciarti
solo questo.-disse e io alzai la testa di scatto,guardandolo sorpreso.-Tua madre
lascia a tua sorella il potere,la corona ed il regno.-si spiegò:-Io non posso
farlo.Ma capisco come ti senti ad avere intorno tanto potere e sapere che non
sarà mai tuo.Questo luogo non vale certo tanto,ma é tutto quello che posso
darti,sapendo che sarà sempre e solo tuo.-mi informò.
Rimasi in silenzio,ma
mi si stava formando un fastidioso groppo alla gola:che cos'era quella
sensazione?!
Passarono altri
minuti di silenzio,ma stavolta fui io a romperlo:-Padre...Ci sono altri mondi
oltre al nostro,non é vero?-gli chiesi.Lui mi fissò
sorpreso.
-Sì...Ce ne sono
molti...Ma le Muraglie ci dividono da essi...-stava dicendo,per poi fermarsi di
botto,quasi gli fosse sorto un dubbio. -...Tu lo sai perché ti chiami Phobos?-mi
disse poi.
Fu la mia volta di
guardarlo sorpreso:-Come?
-Tu sembravi avere
paura delle sbarre della tua culla,sai?-mi informò con un sorriso.Lo
fissai a bocca aperta.
-Che cosa...Che cosa
stupida!!!!!-sbottai.
-Già...Anche perché
non era paura,era odio...Hai sempre odiato i limiti.Tuttavia,tua madre propose
di chiamarti Phobos,anche se quasi per scherzo e a me piacque molto come
nome.Alla fine prendemmo a chiamarti così e il nome ti rimase...Ma ora sono IO
ad avere paura.-mi informò e il suo tono era mortalmente
serio.
-Che vuoi
dire?
-Tu...Non cercherai
mai di portare terrore agli altri,non é vero?A persone né di questo né di altri
mondi!Anche se odi le limitazioni, tu rispetterai i vincoli della legge,non é
vero?-mi chiese e nei suoi occhi c'era dell'effettiva paura.Nemmeno lui era
bravo a nascondere le emozioni.
-...Tanto ci sarete
voi a riportarmi sulla retta via,no?-commentai,senza rispondere.Lui continuò a
fissarmi,ma non aggiunse altro. Sembrava volesse dirmi qualcosa,a dir la
verità,ma non sapeva come.Attesi,ma fu un attesa vana;ben presto,con un
sospiro,si alzò in piedi ed uscì dall'acqua.Un po' contrariato di dovermi
staccare da quel piacere feci per imitarlo,ma mi bloccò con un cenno della
mano.
-Resta pure qui,se
vuoi.Io ho bisogno di riflettere da solo.Se vuoi qualcosa,chiedi ai
Mormoranti.Anche per uscire.-mi ordinò lapidario,dopodiché lasciò la
stanza.Restai a fissare per diversi secondi il punto in cui era sparito,ma poi
l'acqua sembrò richiamarmi 'al dovere',cosicché tornai ad immergermi,lasciandomi
sfuggire un gemito soddisfatto:quel giorno avevo scoperto una cosa
bellissima.
Quello che seguì,fu
più veloce di quanto potessi immaginare.
La notizia della
guerra a nord.La partenza di mio padre.La malattia di mia madre.La notizia della
morte di uno,che portò irreversibilmente alla morte dell'altra.Le mie prime
lacrime.L'investituta a potere fino a che la Regina non fosse stata in grado di
comandare.L'affidamento della suddetta ad una governante.L'incontro con
Cedric.La mia decisione di abbattere qualsiasi ostacolo si mettesse tra me e la
libertà assoluta,da qualsiasi cosa fosse esso costituito...Muraglie o mia
sorella.La scoperta che il potere della mia stella,della corona,poteva
essere solo suo e che avrei dovuto rubarglielo.Il potere,che da Meridian
arrivava a me,puro ed immenso.L'inizio del degradamento di Meridian e del
popolo.La fuga della Governante e dei due ufficiali.La solitudine,per la prima
volta ero solo al mondo.Al MIO mondo.Cedric,di nuovo.Le guardiane.E poi...Mia
sorella,di
nuovo.
Da qui le cose
riiniziarono a scorrere in modo pressoché normale,ma qualsiasi cosa ci fosse
stato del me di quel giorno lontano in cui scoprii i Mormoranti e il Luogo
Segreto di mio padre,ormai era completamente marcito.Non desideravo più
stelle.Non desideravo più famiglia.Solo libertà e potere.
E i miei
bagni.
*Il nome Grendal non
me lo sono inventato di sana pianta.Era il nome di uno dei quattro guerrieri
leggendari che aiutarono il grande Escanor a salvare Meridian secondo la
leggenda(come viene narrato nello speciale su Elyon).Il nome é praticamente
identico a 'Grendel',che é il CATTIVO della leggenda inglese Beowulf.Dato il
futuro di Phobos,lo trovavo adatto.
Il padre di Phobos ed
Elyon non é mai comparso,ma é ovvio che dovesse essere biondo e con gli occhi
verde acqua;i figli hanno preso da lui.Non so che tipo fosse,ma dato che i
genitori erano buoni(come dice la regina a Elyon in ricordo 'Io e TUO PADRE ti
vogliamo bene...'),dubito che Phobos sia venuto cattivo in quanto 'gene di
famiglia'.Suppongo invece che sia semplicemente stato viziato all'inverosimile e
quando gli hanno tolto tutto per darlo alla nuova arrivata
ha(giustamente)reagito come un bambino capriccioso e si é messo a pestare i
piedi per riavere tutto.
Sua madre non mi
sembra però una persona così malleabile...Suppongo quindi che lei,in quanto
regina,sia sempre stata piuttosto impegnata negli affari di corte e sia stato il
padre a crescere(e viziare)Phobos.
La questione del
'bagno'(inteso come stare svaccati e rilassati in una vasca di acqua bollente)
di Phobos,mi ha sempre colpito, perché non ci ha rinunciato nemmeno quando era
nel corpo del tipo con l'occhio sfregiato(leggasi Endarno).Ne deduco quindi che
ci dovesse essere affezionato(o forse gli autori di W.i.t.c.h. dopo le 5000
lettere di 'Quanto é figo Phobos nella vasca da bagno!!Vi saremo grate in eterno
per questa visione!!',realmente mandate,hanno deciso di fare un bis per
le affezionate).Qui ho legato il fatto al ricordo di suo padre,di cui ho
deciso(molto arbitrariamente)che dovesse essere l'unica persona per cui,se
così si può dire, provasse affetto.
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