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Autore: Sylvia Ruth    17/01/2014    0 recensioni
Questa storia è nata da una mia rilettura dei romanzi di uno dei miei autori preferiti: Robert Van Gulik e dalla mia contorta immaginazione.
Ho immaginato alcuni dei suoi personaggi con il viso ed il fisico dei miei musicisti preferiti: i Depeche Mode.
I romanzi sono ambientati nella Cina medioevale ma io, per colpa di una vecchia fotografia del gruppo, ho preferito ambientarla in un paese europeo e come epoca ho scelto la prima metà dell'800.
Genere: Avventura, Mistero, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ultimo Capitolo

Ginevra si è appartata con Alba in quella che era la loro stanza. "Cosa volevi chiedermi di tanto riservato?"
"Penso di aver commesso una...sciocchezza." Inizia timidamente.
"Sentiamo." L'incoraggia.

"Ho restituito a Martin il suo anello." Le mostra la mano spoglia.  Lei annuisce. "Nella sua...camera...Questa notte..."
"Questa...NOTTE??" Balbetta.
"Io...Io l'ho...baciato!" Si copre il viso con le mani e non nota l'improvviso pallore dell'amica.

"Fammi capire bene. TU...sei andata in camera di Martin...e L'HAI BACIATO??" Alba conferma abbassando due volte la testa. "E...Martin...come...ha...reagito??"
"Ha ricambiato. E' stato un momento bellissimo. Intenso..." Mormora.
"E POI??" E' balzata in piedi, gli occhi fiammeggianti.

"Mi ha trascinato in biblioteca e mi ha confessato che si sente in colpa...Per Lotte...Per la vita che ha condotto dopo la sua morte...Per i suoi eccessi...Mi ha rimandato in camera."
"Non ha fatto...altro?" Si sente sollevata.
"Vuole aspettare sei mesi. Per conoscerci. Per farmi apprezzare da Chotte." Blanche ora piange. "Dice che...mi vuole bene...Ma io..."

Ginevra si abbandona ad una lunga risata. "Volerti bene? Martin é innamorato pazzo!! Il suo comportamento di questa notte lo grida a voce alta."
"Però tu ed Andrew..."
"Alba, cioè Blanche...Martin è MOLTO diverso dal mio Andy. E' vero. Per convincerlo ho dovuto armarmi di tutto il mio coraggio e bussare IO alla sua porta...Ma ero CERTA del nostro amore. Martin vuole dimostrarti che per lui sei speciale...Diversa dalle altre. Dalle sue conquiste...Che non sei una donna per una sola notte..."
"Sei sicura? Veramente...sicura? "La speranza le illumina il viso.
"OH SI'. Più che sicura. Auguri...futura Signora Gore." La stringe tra le braccia. "Promettimi che...E' importante!...Non andrai PIU'...di notte...da sola...nella sua camera."
"...E' che...Mi è...piaciuto..."Confessa arrossendo.

"Lo so, tesoro, lo so molto bene. Ti parlo come farebbe una sorella maggiore. Questo è solo l'inizio, ma devi aver pazienza." Le consiglia accorata. "Un passo alla volta."
"Va bene. Un passo...alla volta." Ripete esitante.
"Iniziamo con il primo. Lezione con Charlotte. Pronta, signorina maestra?" Le porge il braccio.
"Ho un po' di paura. Credi che...le piacerò?" Domanda incerta.

"Direi che hai cominciato bene. Sii te stessa...in ogni occasione." La rassicura.
"Io...Blanche o io...Alba?"
"Martin come ti ha chiamato questa notte?" Sorride.
"Blanche...Lo ripeteva...In modo così...dolce." Chiude gli occhi con aria sognante.
"Chotte ti chiamerà Alba...Lo sei per tutti quelli che incontrerete. Che...Blanche resti il tuo nome nell'intimità...Solo per voi due."

"Andy come ti chiama?" Chiede maliziosa.
"Amore, tesoro..."Bisbiglia. "La...prima volta ha solo...balbettato il mio nome...A ripensarci...suonava ridicolo...Ma era...tenero...Tanto tenero." Si accarezza le labbra.
"Perchè non vai a...rinfrescarti la memoria?" Le suggerisce. "Comincio io e tu mi sostituirai...magari...tra mezz'ora?
"Grazie! A buon rendere!!" Sembra volare via.
"Non correre...mammina!"

In biblioteca la bambina fa scorrere la mano lungo gli scaffali, confusa dal grande numero di titoli.

"Buongiorno Charlotte. Quali, fra questi bei libri, hai già letto?"
"Buongiorno Alba. Pochi."
"Quanti volumi...E' difficile scegliere. Vediamo cosa posso consigliarti...Questi a me sono piaciuti." Ne indica alcuni. "Li leggevo insieme a mio fratello."

"Hai un fratello?" Charlotte si illumina in viso.
"Avevo. E' morto quattro anni fa, cadendo da cavallo." Ricorda con un lieve sospiro.
"Scusa...Non lo sapevo." La bocca si piega triste.

"Non fa male. Sarà sempre vivo nei miei ricordi. Sei gentile. "Le accarezza il viso. "Leggendo questo si era inventato la sua personale isola e mi costringeva di volta in volta a fingere di essere uno dei personaggi."
"Di cosa parla?" Sembra interessata.
"Di una famiglia naufragata su un' isola selvaggia." Abbassa la voce. "Se la sono cavata meglio di Robinson Crusoe... Lo facevo arrabbiare dicendogli che era perchè tra di loro c'erano una donna e una ragazza..."
"Allora voglio leggerlo!"

Alba l'aiuta ad estrarlo. "Passiamo alle cose serie. Mi spieghi come procede la tua maestra? Questa è la mia prima lezione." Rivela con un sorriso.
"Di solito iniziamo con un dettato...Il più delle volte noioso." Si abbandona ad un lungo sospiro.

"Cerchiamo un brano interessante. Che ne dici di uno sui...cani?"
La bambina si siede contenta. "Sì! Tu sei amica di Bach? Io...moltissimo."
"Non ne sono proprio sicura. La prima volta che ci siamo...incontrati... gli ho dovuto fare il bagno. Non credo che l'abbia gradito."
"Racconta. "Posa la penna e mette le mani sotto il mento.
"Prima il dettato. Questa sera chiedi a tuo padre. E' stata una sua...brillante idea."

"Giorno...papà." Ginevra abbraccia il marito. "Ti stai abituando?"
"Lentamente. Riuscirò ad essere un buon padre?"
"Se ti poni questa domanda...sai già la risposta. Hai parlato con Martin?"

"Uh Uh...Ho scoperto che..." Inizia a dire.
"E' innamorato di Alba." Conclude lei. "So tutto. Si è confidata con me poco fa...Martin è andato da Olympia?"
Andy annuisce. "Lui e Frederick si danno il cambio. Sono passato da lei questa mattina, per un saluto. La vedo ogni volta più pallida...più debole. Si sta...arrendendo...ma ha sempre il suo solito sorriso sulle labbra." La commozione gli fa tremare la voce.

"Si sente in pace. Vede i ragazzi che ha amato realizzati. Anche tu sei fra di loro."
"Io?" Chiede sorpreso.
"Eri i frequentatori di casa sua." Ginevra si stringe a lui.
"L'ammiro molto. Specialmente ora che so che razza di mostro aveva sposato." Confessa circondandola con le braccia.

Due colpetti di tosse discreti li fanno voltare. "Se ai signori Fletcher non dispiace essere interrotti...gradirei riunire tutte le...mie truppe." Le parole di Martin sono scherzose ma la sua espressione estremamente seria.
"Madame De Large?" Chiedono allarmati.
Martin si limita a scuotere la testa. Si radunano tutti nel suo ufficio.

"Sedetevi. Sarò breve. Andy, tu e Ginevra partirete appena pronti con i bagagli. Una carrozza vi aspetta." I due si guardano inquieti.

"Siete attesi a casa per celebrare il vostro matrimonio e...non vorrete mancare! Io non ci sarò...e sapete anche il perchè.
Alan, tu accompagnerai Matilde e mia figlia a Bissell. Le aiuterai ad imballare e spedire vestiti ed oggetti preferiti. Porterai inoltre la mia autorizzazione a Jack e Mary...Se non hanno niente in contrario diventeranno i custodi della casa, del giardino e del terreno circostante. La casetta a fianco della nostra è loro. E' un regalo mio e di Charlotte..." Continua rispondendo così alle domande inespresse. "...Io e Dave saremo impegnati in un'attività altamente rischiosa..." Un grido esce dalle loro bocche.

Martin sorride smentendo le sue stesse parole. "Farci accettare come pretendenti da due donne per noi importanti. Se non vi è ancora ben chiaro...Ho deciso di accettare la mia futura nomina e voi siete e resterete i miei fedeli collaboratori."
Gli si affollano intorno per congratularsi, raggianti per la sua scelta. "Se mi lasciate respirare...vado a comunicarlo anche a Charlotte...Ho un incarico delicato per te, Alan...Convincere la famiglia di Matilde a permetterle di seguirci nella nuova destinazione. Buona fortuna!" Gli augura prima di andarsene.

"Quanti hai detto che sono?" Alan è impallidito e ha la fronte coperta da gocce di sudore.
"Nove tra sorelle e fratelli. Aggiungi genitori e parenti acquisiti." Risponde come trasognato. "Pensa a me. Dovrò confessare a... mio... suocero... che ci siamo sposati in incognito e...che lei...E'...Poveri noi. Siamo...spacciati. Grazie Martin, GRAZIE TANTE!! Sei un vero amico!" Si lascia andare ad un gesto particolarmente espressivo.

"Vuoi dire che...?" Alan si guarda dietro le spalle
"Si è preso la sua...piccola rivincita." Ammicca. "Tra lui e Joseph Cristian non so chi è peggio...Prepariamo i bagagli...Qualcosa mi dice che staremo via per un bel pezzo."

"Posso interrompere la vostra lezione?" La testa bionda di Martin sporge da una fessura della porta.
"Papà, vieni a leggere cosa ho scritto nel mio dettato." Gli mostra il foglio su cui ha scritto.

"Dopo tesoro...Dobbiamo parlare molto, molto seriamente noi due. Ormai sei una bambina grande ed è giusto che tu sappia determinate notizie importanti." Martin si interrompere per lanciare uno sguardo espressivo ad Alba. "Ricordi cosa avevo risposto alla tua richiesta a cena?"
"Il fratellino?" Chotte tenta di arrampicarsi tra le sue braccia. Il padre si siede e l'attira sulle sue ginocchia.

"Sì. Daisy è contenta anche di avere una nuova mamma?"
Alba ascolta immobile. L'agitazione le impedisce quasi di respirare.
Chotte li guarda interrogativa. "Abbastanza. Anne le ha spiegato che avrà sempre una mamma sola...Che la deve considerare come una grande, grandissima amica...Come era prima."

"Ho capito." Martin prende un profondo respiro. " Chotte, quando mi hai chiesto se mi piaceva Alba...ti ho risposto di sì. "Chotte ascolta con la testa inclinata. " Questo non è PROPRIO tutta la verità...Lei mi piace molto, moltissimo. La trovo più che...simpatica."
"Dormirai con lei?"

I due arrossiscono e si sorridono."No. Non...dormiremo insieme...Per ora. Io e Alba abbiamo deciso di aspettare sei mesi per essere sicuri che il sentimento che proviamo uno per l'altro sia reale e abbastanza forte...per sposarci. Se tu...mi...ci...dai il permesso...noi vorremmo...fidanzarci."

Restano in attesa, studiandola per vedere la sua reazione.
"Cosa farete come...fidanzati?"
"Per prima cosa lo diremo ai nostri migliori amici...Poi...usciremo insieme per delle passeggiate...Parleremo molto spesso di quello che speriamo succederà nel NOSTRO futuro...E la cosa più importante...Tu ed Alba vi conoscerete meglio e, speriamo, diventerete grandi amiche. Se sei d'accordo continuerà con le lezioni come tua maestra e potrà aiutarti come in questi pochi giorni."

"Spero davvero di essere tua amica...Come Anne per Daisy." Aggiunge Blanche.
Charlotte non risponde subito. Corruga la fronte ed in breve torna a sorridere. "Avete il mio permesso...Ma poi me lo regalate il fratellino?"

"Ci vuole tempo...per quello. Intanto potresti accontentarti del bambino, o della bambina, che avrà Ginevra?"
"Restano con noi?" Esclama battendo le mani.
"Certo, tesoro. Papà tornerà ad essere un giudice e come posso lavorare senza i miei fedeli aiutanti?" Fingendo una calma che non prova continua il suo discorso. " Bambina mia...Ancora una cosa...Io vorrei poterti avere sempre con me, ogni giorno. Poterti augurare la buonanotte ogni sera...Ma per ottenere questo...Dovresti lasciare Bissell." La bocca di Chotte inizia a tremare e le si inumidiscono gli occhi. "Non per sempre. Torneresti, anzi, torneremo a Natale ed in estate...Ogni volta che avrai nostalgia me lo chiederai e io cercherò di accontentarti. Alan accompagnerà te e Matilde per aiutarvi a scegliere vestiti ed oggetti che vi sono cari ed...indispensabili...Al ritorno, potreste avere con voi Daisy. Sempre se i suoi genitori le daranno il permesso."

"Matilde resterà con me?"
"Spero tantissimo di sì. Ho scritto una lunga lettera ai suoi genitori e conto sul tuo aiuto per convincerli." Risponde sincero.
"Vedrai che a me non diranno di no. Adesso mantieni la promessa? Usciamo?"

"Saremo in pochi. Andy e Grainne partono per incontrare i loro genitori...Alan e Matilde devono preparare i vostri bagagli. Che ne dici di una passeggiata a tre?" Le propone.
"Mi compri i canditi?"
"Un pacchetto piccolo. Acquisteremo la scatola più grande che troviamo per i tuoi amici e...cercheremo una bella carta da lettera, in modo che riconoscano subito le tue lettere..."


Charlotte si guarda attorno leggermente intimorita. Persone che camminano veloci, negozi pieni di mercanzie inconsuete, rumori e confusione ovunque intorno a loro.
"Papà?" Gli stringe la mano. " Perchè mi fissano e mi salutano con un sorriso?"
"Avranno sentito parlare della mia bella bambina e adesso sono curiosi." Risponde Martin contraccambiando la stretta. "Rimani sempre accanto a noi. Palme è diversa da Bissell. Potresti facilmente smarrirti."

Un venditore ambulante che passa accanto a loro bisbiglia a voce appena udibile. "La figlia e gli amici del Giudice Gore non corrono di questi rischi...Non finchè il Caporale fa buona guardia." Saluta togliendosi il berretto e svanisce nella folla. Martin ricambia.

"Prima della mia partenza lo andrò a salutare. Devo suggerire al mio sostituto di intrattenere rapporti cordiali con loro. Sanno rendersi utili in molte maniere." Mormora tra se e se. "Allora...Queste belle signorine dove vogliono essere accompagnate?"

"La precedenza a Charlotte." Suggerisce Alba. "Io ho già avuto il piacere di uscire con...te." Usare il tu davanti alla bambina le suona ancora strano.
"Mi piacerebbe...Mi piacerebbe...Trovare un bel regalo per Daisy!" Gli lancia un'occhiata attraverso le lunghe ciglia tenendo gli occhi bassi.
"Vestito? Bambola o altro?" L'interroga Martin.

"Io credo di aver visto un oggetto speciale...Potreste averne una simile entrambe." Alba si dirige verso un negozietto seminascosto e mostra la piccola vetrina. "Quei fermagli a forma di farfalla...Che ne dici? Guarda che belle le ali. Sono decorate con smalti di vari colori...Sembrano essere vere."
La bimba applaude."SI'! Una uguale per noi. Così ci sentiremo vicine...e una diversa...Possiamo papà? Ti prego, ti prego!
"Solo quelle? Che ne dici di aggiungerci quel braccialettino?"
"Grazie papa!"

Quando la stanchezza comincia a farsi sentire ritornano indietro. Trovano due carrozze in attesa. Il momento della partenza è giunto.

"Chotte, mentre caricano i vostri bagagli...Vuoi passare a salutare Olympia? Vedi, piccola mia, Olympia è molto malata...Quando tornerai...potrebbe essere già..." La commozione gli impedisce di continuare.

"In cielo con la mia mamma?" Domanda innocentemente. "Quando mi sono nascosta in camera sua, per farti la sorpresa...Mi ha spiegato che stava per raggiungerla...E che sperava di essere il nostro secondo angelo...Anche lei sa che la mamma è un angelo con le ali d'argento?"

Le labbra di Martin tremano e risponde con voce alterata. "E' stata Olympia la prima a raccontarmi la storia degli angeli dalle ali d'argento...Quelli che hanno deciso di rimanere sempre accanto alle persone a cui hanno voluto tanto tanto bene. Quando la saluti promettimi che le darai un abbraccio fortissimo e un grosso bacio?"

Martin guarda partire le due carrozze con un sorriso triste.
"Saranno di ritorno prima di quanto tu creda." Due braccia calde si avvolgono alla sua vita ed un corpo solido si appoggia alla sua schiena. Improvvisamente si sente sicuro, compreso...amato.

"Grazie...amore." Sussurra. Da quanto non pronunciava più quella parola! "Grazie per essermi vicino...Per il tuo abbraccio..."
"Sono qui...amore mio. Ci resterò per tantissimo tempo...Coraggio...Vai da Olympia. Avete bisogno di passare insieme il tempo che le rimane...Io ho tutto il resto della vita per averti al mio fianco."
   
 
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