LOTTA

 
 
 
È veloce. È agile. Molti lo avevano paragonato a una scimmia, ma nessuno sano di mente si sarebbe sognato di associare quel corpo snello e sensuale a quello di un primate. I suoi movimenti sono fluidi, privi di esitazioni o tentennamenti, il viso è una maschera di concentrazione. Sembra arrabbiato, e forse lo, visto che sta combattendo contro di lui.
Mustang lo guarda, ammaliato, mentre para e risponde ai suoi colpi, e non può fare a meno di eccitarsi da morire. Vorrebbe afferrarlo per quelle spalle sottili ma forti e sbatterlo contro il primo muro, contro il pavimento, e baciarlo fino alla fine dei suoi giorni. Vuole possedere quel corpo bellissimo segnato da profonde cicatrici, sentirlo ansimare di piacere, non di fatica come sta facendo ora, vuole sentirlo invocare il suo nome non con rabbia, ma con desiderio.
L’ha sfidato lui, Roy, in uno scontro corpo a corpo, privo di alchimia, ma non si aspettava una reazione del genere da parte propria.
Si diede dello stupido. Era ovvio, quello che stava accadendo: l’istinto che prende il sopravvento, i sensi acutizzati, i movimenti frenetici, l’odore acre dei corpi bagnati di sudore, la brutale, primordiale lotta per la supremazia; i pensieri razionali sono relegati in un angolo, e le passioni emergono violente.
Un poetico giro di parole per giustificare a sé stesso il fatto che gli stesse venendo duro. Si sentiva bruciare, ironicamente parlando.
Edward gridò e lo distolse dai suoi tutt’altro che casti pensieri: si abbassò appena in tempo per schivare un calcio laterale diretto alla sua testa, ruotò su sé stesso grugnendo per lo sforzo e colpì con precisione la caviglia del giovane in bilico su un solo piede, che perse l’equilibrio e si inarcò con grazia a mezz’aria atterrando sulle mani e rimettendosi in piedi con una capriola all’indietro. L’Alchimista d’Acciaio saltellò, indietreggiando, e fece una smorfia nel tentativo di riprendere fiato.
-Fuggi, Acciaio?-
-Col cazzo!-
Era uno spettacolo: i capelli erano incollato al volto bagnato di sudore, gli occhi gialli ardevano di ardore e tenacia, i muscoli tesissimi premevano contro la stoffa degli esigui vestiti: Mustang perse la testa, e si lasciò andare a un gesto sleale. Schioccò le dita e fece apparire una fiammata alle spalle di Ed, che urlò a metà tra lo spavento e l’indignazione, e si concesse una distrazione fatale. Il Colonnello ne approfittò all’istante, e si gettò contro il suo nemico, facendoli rotolare a terra. Ed ebbe appena il tempo per imprecare “Colonnello di merd-”, che la sua bocca si ritrovò d’improvviso impegnata in un’attività assai diversa, ma tutto sommato, molto più piacevole.
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO DI AMBERLE:
 
Non so esattamente cosa ho scritto, chiariamoci. Questo è, però, il mio debutto nel fandom di Fullmetal Alchemist, e spero di non avere fatto una pessima impressione xD
Che dire, questa storiella mi è venuta in mente mentre tornavo a casa, e l’ho scritta prima che mi passasse la voglia e le idee. Non è niente di che, ma spero che vi piaccia :)
Baci, Amberle <3