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Autore: destinyWeb    18/01/2014    2 recensioni
"E' dura essere Ales Mansay. ...specialmente quando quel nanerottolo ficcanaso di Rayman e i suoi compagni del cavolo mettevano il naso nei suoi affari, sconfiggendo senza neanche troppi problemi gli Incubi che con tanta difficoltà era riuscito a gestire."
[fanfiction basata su un headcanon riguardante il boss finale di Rayman Legens!]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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È dura essere Ales Mansay.
È dura essere considerato un cattivo da quattro soldi o un mago da strapazzo.
Ed è dura non essere considerato alla pari degli altri malvagi che hanno tentato di controllare il mondo per via del tuo aspetto.
Ed è durissima specialmente quando quel nanerottolo ficcanaso di Rayman e i suoi compagni del cavolo mettevano il naso nei suoi affari, sconfiggendo senza neanche troppi problemi gli Incubi che con tanta difficoltà era riuscito a gestire.
Per questo, il povero Teen oscuro, dall’alto del suo nascondiglio sull’Olympus Maximus, osservava sempre più nervoso e spaventato la piccola palla luminosa che svolazzava a circa un metro di distanza da terra dalla quale riusciva a vedere chiaramente quel nasone, accompagnato dalla vichinga e dalla rana obesa, sopravvissuto anche all’ennesima trappola.
“Oh no! Oh no no no, non è possibile!” continuava a ripetersi, andando su e giù per la stanza “Hanno superato anche i draghi! Male, molto male! Praticamente mi hanno raggiunto!”
Si mise le mani tra i capelli, cercando di pensare ad un buon incantesimo per creare qualche essere ancora più grosso e feroce per proteggerlo, o almeno un modo per far ripartire quella vecchia carriola volante che si bloccava proprio nei momenti peggiori per fuggire, ma non c’era verso.
Era nel panico più totale.
“S-Sì, certo, che vuoi che mi facciano!” disse, quasi scherzosamente, obbligandosi addirittura a ridere “Al massimo mi faranno v-volare in qualche asteroide con un bel pugno! Niente di grave, giusto! Haha-
…Porco Polokus e le Ninfe tutte, è la mia fine-“
”Ti vedo in crisi, Ales.”
Quelle parole, così all’improvviso, fecero sobbalzare il poverino, che aveva addirittura creduto che quegli eroi dei suoi stivali l’avessero raggiunto mentre lui era tutto preso a piangersi addosso.
Ci mise un po’ a collegare il fatto che quella voce non somigliava per niente a quella fastidiosa del biondino e i suoi compagni, ma comunque ciò non lo calmò affatto. Anzi, in un certo senso non poté che incutergli ancora più timore.
Dopotutto, voltarsi e trovarsi praticamente faccia a faccia con Mr.Dark in persona – colui che tanto ammirava, ma che tante volte aveva deluso miseramente – non è proprio il massimo.
“C-Capo-“ mormorò appena, sforzandosi di sorridere appena “L-Lei è ancora in convalescenza, Mr.Dark, signore!” continuò, con un tono tipico della più preoccupata delle infermierine “Sa bene che i suoi poteri sono ancora al minimo, n-non è consigliabile venire qua in queste condizioni-“
Per canto suo, però, Dark non si concentrò molto sulle premure del piccolo Teen. Anzi, lo superò senza farsi troppi problemi, avvicinandosi alla sfera.
“Vedo che è ancora vivo.”
”E-Eh…?” Ales si voltò appena, notando che la mano del suo capo stava sfiorando la sfera di luce, che già stava perdendo la sua luminosità.
“Il ragazzino… è ancora vivo.”
Il tono che aveva usato fino a quel momento era calmo, rilassato. Come suo solito, Dark sembrava in pace col mondo, come se il fatto che Rayman stesse ancora respirando non potesse fargli né caldo né freddo.
Una semplice constatazione, nient’altro.
Come se volesse cambiare discorso.
In tal caso avrebbe potuto anche dire “Bella giornata, oggi!”, sarebbe stata la stessa cosa!
Ma Ales lo sapeva. Sapeva che mica sarebbe rimasto tranquillo fino a quel momento.
Era solo la calma prima della tempesta, che giunse pochi secondi dopo.
La mano che aveva appena toccato la sfera ora la stringeva con forza, facendola scoppiare in una piccola nuvola nera, mentre la voce dell’uomo col mantello cominciò a risuonare, sempre più alta e crudele.
“E’ ancora vivo!” ripeté per la terza volta, irato “Sono riuscito a moltiplicarti, ti ho mostrato come controllare gli Incubi e gli Antitoon… E questi sarebbero i risultati?!”
“Mi spiace da morire, boss-“ squittì  il piccolo mago, già sull’orlo delle lacrime, ma fu nuovamente bloccato dai rimproveri del capo, che pareva essere tornato tranquillo, nonostante la cattiveria che mise nelle parole che proferì.
“Dovrei farti fare la stessa fine di Raymesis, sai…?”
Il Teen sentì un brivido percorrergli la schiena.
Non scenderemo nei particolari, ma basta sapere che, dopo l’ennesima sconfitta da parte della copia dell’eroe, la povera ombra non se l’era vista proprio molto bene.
Quanto sangue…!
Abbassò la testa, tremando sempre di più “Lo so…” mormorò, preparandosi al peggio.
“Ma non lo farò.”
”…cosa?” rialzò in fretta il muso, sorpreso per quell’improvviso cambio d’eventi.
“Anzi, ho intenzione di aiutarti, mio allievo.”
Dalla mano di Dark comparve una piccola sagoma, fatta di fumo nero, alla quale, con non poche difficoltà si unirono tanti piccoli Antitoon.
Un grande sforzo, ma comunque necessario se voleva mettere alla prova i tanto acclamati eroi.
“Non so se basterà, a dirla tutta.” Ammise, mentre sulla sagoma compariva un piccolo occhio minaccioso e un ghigno “Ma se mi sottovaluteranno… la mano d’Ade accompagnerà Rayman e i suoi amici nella loro tomba.”
 
  
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