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Autore: Cat in a box    19/01/2014    1 recensioni
Yuki Kuroi incontrerà lo spirito della sua Soul Slayer nel proprio mondo interiore per chiedergli il bankai. Tuttavia, accadrà qualcosa che andrà fuori dalle sue previsioni…
«Il tuo cuore è avvelenato dal desiderio di vendetta.» Disse il demone bianco, esitando lo sguardo sulla reiatsu negativa emanata dalla lama. «Mukasi no Hikari non è nata per colmare questi infimi desideri… ma solo per proteggere e difendere.» ~ cit. dal testo
Genere: Drammatico, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Mukasi no Hikari – The Rise of the Guardian Spirit'
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La sfida di Shiroi Akuma

 
Il coraggio è come un albero   
che cresce dentro di me silenziosamente…
e tu potresti essere il sangue che scorre nelle mie vene 
ed essere segretamente una parte di me.
 
Riaprii gli occhi.
 
I rami spioventi di un ciliegio in fiore erano gentilmente agitati da una piacevole brezza estiva. Mi rialzai a sedere e dopo una breve occhiata per analizzare l’ambiente, capii in che luogo mi trovavo.
 
Luogo, se così si poteva definire la propria Anima.
 
Una bianca figura familiare non tardò ad arrivare, come sempre, materializzandosi all’improvviso; lasciandomi sempre nella testa il dubbio di come facesse a sbucar fuori così dal nulla, senza che io me ne accorgessi.
 
Il demone bianco, appariva sempre come un uomo né troppo vecchio né troppo giovane, con una cascata di lunghissimi capelli che scendevano come rivoli d’argento liquido sullo yukata bianco. Aveva sempre uno sguardo penetrante, forse dato dall’insolito colore dei suoi occhi, le cui iridi erano rosso carminio e le sclere erano nere come l’inchiostro. Altro particolare del suo aspetto, erano due corna caprine arricciate che scaturivano ai lati della testa.
 
«Cosa ti porta qui, Yuki?» domandò il demone con voce baritonale, come se davvero fosse meravigliato del motivo della mia visita. Era saggio e io sapevo, che in realtà aveva già previsto il mio arrivo.
 
«Shiroi Akuma…» strinsi i pugni e lo guardai con aria decisa «…voglio diventare più forte, ho bisogno del bankai!»
 
Mi rivolse un’occhiata indagatoria, poi, arricciò le labbra e rispose.
 
«Non sei ancora pronta, Yuki.» rispose coinciso, ma quella risposta non bastò a svilirmi.
 
«Perché no? Che cosa devo fare?» insistetti.
 
Il demone abbassò lo sguardo, ponderando un'altra domanda, che mi rivolse poco dopo, con estrema semplicità.
 
«Che cosa ti porta qui, a supplicarmi di concederti il bankai?»
 
«Voglio diventare più forte…» ripetei.
 
«Per quale motivo vuoi diventare più forte?» le sue pupille cremisi tornarono a fissarmi, provocandomi un brivido lungo la schiena. 
 
 
Ho perso la guerra
Ho perso la battaglia
Ho ucciso un uomo
Consumato un'intera vita
 
 
«Voglio vendicare i miei amici!» era stata la prima cosa che ero riuscita a dire, il primo pensiero che mi era passato per la testa «Voglio vendicare quello che Aizen ha fatto a Hinamori e a Toshiro!» dissi sicura.
 
Strinsi i pugni per la rabbia, cercando di controllare il più possibile il mio stato d’animo; ma la reiatsu sulla zanpakuto ne fu inevitabilmente influenzata.
 
Un’ombra nera stava vorticando attorno all’elsa, sibilando e avvinghiando le sue spire come un serpente, attorno al mio avambraccio.
 
Apri i miei occhi, lascia che ti vedano
e soffia lontano questa accecante oscurità.
Apri i miei occhi, lascia che ti trovino
dammi un segno…
 
«Il tuo cuore è avvelenato dal desiderio di vendetta.» Disse il demone bianco, esitando con lo sguardo sulla reiatsu negativa emanata dalla lama. «Mukasi no Hikari non è nata per colmare questi infimi desideri… ma solo per proteggere e difendere
 
Il ciliegio iniziò ad appassire.
 
 
La vendetta è come un fantasma
che vive come un’ombra dentro di me,
io ti prego di diventare la mia guida
e di nutrire le mie speranze.
 
«Che cosa sta succedendo?» domandai, guardando i fiori che avevano iniziato a cadere al suolo.
 
«Il tuo cuore è impuro e il tuo coraggio sta vacillando…» il demone mi guardò, senza scomporsi minimamente.
 
Come poteva continuare a mantenere quell'aria di indifferenza? Lui era lo spirito che dimorava nella mia zanpakuto, perché allora non mi aiutava? Aveva promesso di lenire le mie paure e di darmi gli strumenti per affrontarle... 
 
«Non puoi estirpare le mie paure?» chiesi impaziente «Tu puoi farlo!» ricordai di quella volta che aveva estratto dal nucleo dell’albero quella reiatsu negativa e l’aveva stritolata in una morsa.
 
 
Accogli il mio mondo e sigillami lì dentro (con te)
libera il mio spirito dal peccato…
l'oscurità infinita sarà la morte dei miei sensi.
 
 
«Non posso… » disse sospirando «… se lo facessi, questa volta, rischierei di danneggiare l’albero. Dovrai superare la rabbia e la bramosia di vendetta da sola... soltanto in quel modo, potrai tornare da me a chiedermi il bankai.»
 
Il cielo si oscurò improvvisamente e iniziò a nevicare: stava scendendo una neve nera. I fiocchi precipitavano al suolo, arido e arso, creando una distesa di oscurità.
 
Quando mi voltai verso il ciliegio, lo trovai ormai spoglio dei suoi fuori e le gemme erano già tutte appassite. I suoi rami, una volta colmi di boccioli rosa, erano diventati spaventosi artigli che sembravano stringere in una morsa il cielo.  
 
Prendi il mio cuore e proteggilo
uccidi la bestia che vive sotto la mia pelle
l'oscurità infinita sarà la morte dei miei sensi.
 

Mi voltai verso Shiroi Akuma e notai che la sua figura, stava via via, sbiadendo, facendolo rassomigliare a un fantasma.
 
«Almeno tu… non mi abbandonare!» gridai tra le lacrime, tentando di aggrapparmi a un lembo dei suoi vestiti; ma la mia mano vi passò attraverso.
 
«Sei tu padrona di questo mondo…» si pronunciò il demone «… solo tu puoi salvare questo mondo dall’oscurità che lo sta affogando.»
 
«Io non so come fare!» ribattei, sull'orlo della disperazione.
 
«Il mio tempo è finito…» la sua voce divenne flebile «… addio, Yuki.»
 
Scomparve.
 

Apri i miei occhi, lascia che ti vedano
e soffia lontano questa accecante oscurità.
Apri i miei occhi, lascia che ti trovino
dammi un segno…
 

«Shiroi Akumaaaaa!!!» gridai invano. Lo spirito se n’era andato, lasciandomi in balia delle lacrime e nello sconforto.
Mi lasciai cadere in ginocchio al suolo. L’ombra mi stava avvinghiata ai vestiti e aveva iniziato a stringere le sue spire attorno la mia pelle. Iniziai a trovarla soffocante. Talvolta, potevo sentire alcuni risolini agghiaccianti provenire da quella reiatsu e poi, addirittura una voce gracchiante…

Non ti libererai mai di me… - parlò l’ombra, mostrando una fila di denti affilati come coltelli - …il tuo desiderio di vendetta è così ben radicato nel tuo cuore, che non riuscirai a liberarti di me. -  
L’ombra iniziò a ridere sguaiatamente.
 

Chiusi gli occhi e aspettai di risvegliarmi…



 
 
•°¤*(¯..Angolino tetro dell’Autrice..´¯)*¤°•
 
Salve a tutti i lettori! ^o^ Sembra che abbia scritto una storia dark senza che fosse nelle mie reali intenzioni. Dunque, apro una piccola parentesi per chi non ha seguito: “Mukasi no Hikari, the rise of the guardian spirit”, la fiction da cui ho estrapolato questo atto mancante, e vi farò una breve introduzione. Chi mi sta seguendo dell’altra fiction, può saltare direttamente al paragrafo successivo.

Yuki Kuroi è l’attuale luogotenente della quinta compagnia, ha preso il posto della sua migliore amica d’infanzia, Hinamori Momo, a cui è ancora molto legata, insieme a Toshiro Hitsugaya (che lei chiama affettuosamente Shiro-chan, facendo andare in escandescenza il giovane capitano). La sua zanpakuto si chiama Mukasi no Hikari (letteralmente: ‘Luce dei tempi antichi’) ed è una elementare di tipo luce, dai bizzarri poteri. Essendo poi in costante rilascio, la lama è sempre irradiata di reiatsu, che cambia colore a seconda del suo stato d’animo (ad esempio: diventa rosa quando Byakuya si trova nei paraggi, rossa/arancione durante il combattimento, nera quando prova odio verso qualcuno e così via…). Yuki possiede una rara abilità kidou che si chiama ‘sintonia dell’anima’ e che le permette di vedere le reiatsu altrui in forma di aura, anche quando queste sono molto deboli. Viene trascinata da Rangiku in missione sulla Terra, insieme a Renji, Ikkaku, Yumichika e Hitsugaya, per unirsi a Ichigo e sventare così i piani di Aizen. Tuttavia, sembra che quest’ultimo, sia interessato a Yuki e chiederà alla Cuarta Espada di rapirla dal mondo reale.
 
All’inizio, avevo pensato di inserire questa parte come incipit nel 6^ capitolo; ma avevo già da tempo in testa di scrivere una song - fiction su questa parte e per non stonare, ho deciso di dedicargli un capitolo a sé stante. La canzone è ‘Open my eyes’ dei The Rasmus, ma il testo tradotto non è fedele all’originale perché variano alcune parti. Il ciliegio è un’allegoria e rappresenta il coraggio di Yuki. Quando l’albero viene infestato da reiatsu negative, come odio, rabbia e vendetta; l’albero tende ad appassire. Se non ci avete fatto caso, il nome Yuki Kuroi, significa ‘neve nera’ e non è un caso, se nel suo mondo interiore, la neve che scende è di quel colore (geniale, vero? u.u).

Concludo qui le note, sperando di ricevere qualche commento e di aver stuzzicato qualche lettore a voler leggere anche l’altra storia. ^o^
 
Ricordate che i commenti rafforzano l’autostima della sottoscritta e spronano gli autori a pubblicare con più entusiasmo i prossimi capitoli. ^o^ E soprattutto… fareste felice questo simpatico coniglietto qua sotto! 

 (| - /)
(= ’ . ’=)
(“) – (“)o
 
Non è adorabile? *^*
   
 
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