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Autore: watereyes    19/01/2014    2 recensioni
Tutti conoscono la favola di Cappuccetto Rosso.. o forse no. Mai fermarsi all'apparenza.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Credo che una cosa terribile per le persone siano i luoghi comuni, le etichette che ti marchiano in una determinata categoria da cui non riesci ad uscire nonostante gli sforzi. Bisognerebbe smetterla di ascoltare il suono di una sola campana e a ricercare sempre le ragioni degli altri. Per esempio, la favola di Cappuccetto Rosso, con i personaggi più stabili e definiti di sempre: Cappuccetto Rosso la protagonista, il Lupo l'antagonista, il Cacciatore l'aiutante.. i personaggi e i loro ruoli sono chiari fin dalla prima battuta e il Lupo viene odiato e definito malvagio. Ma non è vero, i lupi sono fatti così, è nella loro natura mangiare gli animali.. forse però, al lupo della storia è successa una cosa diversa. Magari un giorno, mentre sonnecchiava sotto un albero, vide una meravigliosa e strana creatura vestita di rosso e se ne innamorò all'istante. Spinto dal desiderio di conoscerla ma refrattario a mostrarsi per come era davvero, conscio di essere ritenuto brutto, si travestì da bosco e parlò alla bambina, venendo a sapere che si stava recando dalla nonna, dall'altra parte del bosco. Il lupo pensò che la nonna doveva essere ancora più bella della bambina, perciò prese una scorciatoia e andò nella sua dimora. Ma non appena la nonna lo riconobbe si mise a gridare spaventata e senza dargli tempo di parlare afferrò il fucile. Preso dal panico, il lupo non ebbe altra scelta che difendersi, quindi se la mangiò. Si travestì da nonna e attese l'arrivo di Capuccetto Rosso. Quando la bambina arrivò, il lupo perse la cuffia, rivelando il suo vero volto: al contrario di quello che si aspettava, Cappuccetto disse: “Mai visto in vita mia qualcuno più bello di te! Sei forse un angelo?”. Il lupo stava per rispondere, ma Cappuccetto inciampò nelle ciabatte della nonna e cadde nella bocca del lupo, che la inghiottì senza volere. Che disperazione, povero lupo.. aveva appena trovato l'anima gemella e già l'aveva persa. Scappò fuori per ululare il suo dolore alla luna. Piangeva, piangeva e piangeva. Era in ginocchio, tutto preso a maledirsi, quando vide un'altra bambina: questa però aveva i baffi, un cappello e un bastone di metallo col buco. Il lupo pensò che poteva aiutarlo a liberare la bambina che aveva nella pancia, perciò corse verso di lui, ma un fulmine uscito dal bastone metallico lo colpì al petto, creandogli una macchia rossa che si allargò sul terreno. Era morto. Il cacciatore con un coltello tirò fuori dalla pancia del lupo la bambina e la nonna, vive e vegete. Il lupo si chiamava Adolfo ed era un lupo, un angelo-lupo. Dalla sua nuvola riesce a vedere tutto il bosco, albero per albero, come non l'aveva mai visto prima. Laggiù vede la bambina vestita di rosso che torna a casa, alza la testa e lo saluta per poi sparire fra gli alberi. É certo che lei lo ricorderà per sempre. E anche lui non la scorderà mai.
   
 
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