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Autore: marty_otto    20/01/2014    2 recensioni
Si divertiva a svolazzare da una parte all’altra di quel grandissimo parco. Vedere i bambini rincorrersi e giocare a nascondino. Certo, loro non potevano né vederla né sentirla, ma a lei andava bene così.
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Nuovo personaggio, Pitch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pervinca. Sapeva solo quel nome. Il suo nome.
Una ragazza di circa 1 metro e 60, dai capelli biondo platino, e gli occhi color pervinca. I capelli li teneva raccolti in una lunga treccia alta, portata da un lato. La sua carnagione era di un tenue color miele e aveva le gote leggermente rosee.

Si divertiva a svolazzare da una parte all’altra di quel grandissimo parco. Vedere i bambini rincorrersi e giocare a nascondino. Certo, loro non potevano né vederla né sentirla, ma a lei andava bene così. Sapeva di essere morta, di essere uno spirito. L’aveva capito lo stesso giorno in cui si risvegliò da un sonno  che le sembrò lunghissimo. 

"Certo che è proprio una bella giornata.." pensò. 

Ad un certo punto, venne catturata da una squadra di bambini. Sentiva il vociare di quelle voci cristalline, tanto ingenue, e così tanto  –  taaanto  –  infantili. Subito le si stampò un sorriso che le occupò gran parte del viso. I bambini la mettevano sempre di buon umore. Così si diresse subito verso quella fonte che la faceva sentire sempre così serena.

Stette con loro per ore, faceva alzare piccole folate di vento grazie alle sue ali. Faceva sbocciare fiorellini un po’ dappertutto. Era un piccolissimo dono che aveva scoperto fin da subito, le bastava sfiorare il terreno che subito vedeva spuntare un fiorellino o una piccola piantina.
Ma quel giorno, che parve non finire mai, stava per finire. E lei, Pervinca, non poteva sapere cosa la stesse aspettando.

Intanto al Polo …
- Dentolina! Presto, PRESTO! Uomo della Luna ha da dirci qualche cosa!  - Esclamò Nord, tutto agitato.
- Ok Nord! Vado a chiamare gli altri!

Arrivarono tutti nello stesso momento  – o quasi -. Infatti Jack, Jack Frost, lo spirito dell’Inverno, era sempre l’ultimo ad arrivare. Sempre troppo occupato a far dispetti agli altri. Ma d'altronde, il Guardiano poteva permettersi un “atteggiamento” simile, visto che l’ultima battaglia contro l’Uomo Nero era stata vinta anche grazie a lui.
- Hey.. Ragazzi! Quanta fretta!

Infatti, la tenera e dolce Dentolina, sempre indaffarata a raccogliere dentini, ora stava tirando Jack per un braccio, per far accelerare il passo del ragazzo.

- Jack, sempre in ritardo! Anche in un momento importante come questo.. uff, sei sempre il solito.

Era stato Calmoniglio, ovvero il “coniglietto” di Pasqua, a parlare. Lui e Jack avevano uno strano rapporto, ma quando Nord, Dentolina e Sandy li vedevano bisticciare, scoppiavano tutti in grasse e grosse risate. Ma ora, non era proprio il momento per litigare, infatti Dentolina appena vide Jack aprir bocca per ribattere lo zittì con un gesto frettoloso del capo.

- Vi abbiamo chiamati perché Uomo della Luna deve dirci una cosa..  -  si affrettò a dire Nord.

Si riunirono tutti nella stanza dove ognuno di loro era stato scelto dall’Uomo della Luna.

- Sapete cosa vuol dire.. vero?
Dentolina, ora, era più agitata come non mai. Svolazzava di qua e di là, senza una meta precisa. Non riusciva a stare ferma per più di un secondo.Ad un tratto, davanti alle 5 Leggende apparve una strana figura,  apparentemente femminile, slanciata..

- Ha le ali!   -  Esclamò, tutta contenta, Dentolina.

Già, la figura azzurrina, che era apparsa davanti ai nostri Guardiani, era proprio Pervinca.
- Per-vinca?   - disse Jack.
- Sì, è un nome di un fiore! Ohh che cosa carina!  - esclamò, sempre agitatissima, Dentolina.
- Già, nome un po’ buffo, per Guardiano..  –  disse, ridendo, Nord.
- Io lo trovo carino, invece.. -  affermò Calmoniglio.

Lo guardarono tutti stupiti, non era da lui dire una cosa tanto gentile, soprattutto verso qualcuno che non conosceva.. almeno per ora.Dentolina si offrì subito per portarla al Polo, poi comprese subito che non avrebbe potuto farcela.. troppi dentini che l’aspettavano sotto i cuscini dei bambini!

Così, per buon cuore, si offrì Jack. Lui non aveva nulla da fare, in confronto agli altri, che, ai suoi occhi, apparivano sempre tanto indaffarati.Nord acconsentì e diede a Jack una cartina, così non si sarebbe perso, e forse non sarebbe arrivato in ritardo come suo solito. Jack partì all’istante, dopo aver salutato tutti.

Ritornando alla nostra Pervinca …

Quella sera, stranamente, Pervinca si sentiva strana. Non seppe per quale motivo, ma qualcosa dentro di lei la metteva sulle spine.. quasi in attesa di qualcosa. Così, per scacciare quelle sensazioni, decise di farsi un giretto del paesello, svolazzando un po’ in tutte le strade.Le piaceva svolazzare di notte, le infondeva calma e tranquillità di solito, ma proprio quella sera, neanche quel rito riusciva a tranquillizzarla. Aveva come l’impressione di essere seguita e osservata da qualcuno.. infatti più volte si girava indietro, ma ogni volta si rendeva conto che la sua era solo paranoia.

"Perché mi preoccupo.. tanto nessuno mi può vedere.. sono come un fantasma.."

Dopo aver cercato di auto-convincersi di quella realtà che le era stata imposta, se ne ritornò alla sua “tana”. Ovvero un rifugio fatto da lei con solo foglie e rametti, accanto ad una quercia secolare.  Non era il massimo della comodità, e non era neanche bellissimo, ma per Pervinca quel rifugio così piccolo, era accogliente e soprattutto, la faceva sentire protetta. Pian piano si accasciò su un letto di foglie, per lei era comodissimo, e in poco tempo, si addormentò.
La mattina seguente fu svegliata da una mano, ovvero le parse di aver sentito proprio una mano,su di sé, gelida scostarla un poco.  Aprì lentamente gli occhi, ma quello che vide non fu il bagliore tenue dell’alba, bensì il viso di un ragazzo albino, dagli occhi blu come il mare.
Per un secondo, che parve infinito, si beò a guardare quegli occhi tanto vivaci, quanto dolci, che la stavano guardando apprensivi.  Il ragazzo sembrava preoccupato.

- Sei tu Pervinca?

"Ohh, che bella voce.." pensò Pervinca.

Rimase per un attimo a fissare il ragazzo. Le sue ali iniziarono a battere frenetiche, il suo cuore perse dei battiti, iniziò a volteggiare sopra al ragazzo, Pervinca quasi non sei ne accorse, era troppo concentrata a guardare quel viso angelico che aveva davanti.

- Sì! Sono proprio io..   -  disse in un soffio.

Il ragazzo le sorrideva in continuazione, sembrava ammaliato dalle ali splendenti della ragazza. Jack continuava a guardare quella ragazza, tanto strana quanto simpatica. Gli fece molto piacere l’effetto che aveva su di lei, quando la vide così agitata ne fu divertito.  Era estasiato da quei occhi così lucenti, non ne aveva mai visti di quel colore.
Pervinca non era solita volare a grandi altezze, infatti quella volta, quando iniziò a svolazzare dall’emozione, si era alzata di sì e no di un piede dal terreno. Continuava a batter le mani, e non riusciva a smetter di sorridere.

- Ah! Benissimo! Allora, sarai felice di sapere, che sei convocata da Babbo Natale in persona, al Polo.

Dopo aver detto quelle semplici parole, Jack notò nella ragazza un cambiamento, RADICALE.

- A-al.. Polo?

Pervinca era preoccupatissima ora.. i suoi poteri diminuivano a dismisura quando sentiva il gelo, e non riusciva neanche a volare, altrimenti le sue ali si sarebbero spezzate all’istante. Il suo viso, prima tutto gioioso, ora era sbiancato.. lasciando posto alla paura.
Jack, notando il cambiamento dello stato d’animo della ragazza, le andò incontro e le prese una mano.

- Sì, Pervinca. L’Uomo nella Luna ti ha scelta come sesto Guardiano.. – le disse sorridendo dolcemente. Jack sapeva benissimo come ci si sentiva, anche lui c’era passato.
- Ma.. ma io non posso..

Jack non capiva. Perché no? 

- Tranquilla, ti faccio strada io, dai andiamo..

A quelle parole Pervinca prese a tremare, si ricordava benissimo la notte in cui il gelo e la paura la sorprese.
Stava volando sopra un gruppo di bambini insieme alle loro maestre, erano in gita e Pervinca li seguì per tutto il giorno. I bambini non potevano vederla certo, ma si divertivano un mondo a veder svolazzare le foglie secche intorno a loro. Era una giornata come tante, ma d’un tratto una gran folata di vento investì il gruppo di bambini e Pervinca. La ragazza, incuriositasi dall’avvenimento, decise di avvicinarsi alla fonte di vento. Ma ogni passo, o meglio, ogni battito d’ali diventava sempre più difficile e faticoso.. fino a che le sue ali non iniziarono a bruciare, nel vero senso della parola. Ma c’era qualcosa che l’attirava. Come il profumo di nettare attira le farfalle. Così continuò ad avanzare, sempre più decisa, sempre più stremata. E alla fine, lo vide. Era un uomo, alto, slanciato. Indossava un capo nero lungo fino a terra. E la stava guardando. Lei lo fissò a lungo. L’Uomo Nero si avvicinava sempre di più, poi quando le fu davanti, quasi a troneggiare su di lei (era molto alto) incominciò a parlarle.

 - Bene, così tu sei un nuovo spirito, eh? Sei molto graziosa ma.. non credo che tu sia fatta per questa vita monotona.. ti va di venire con me?
Pervinca lo guardò stranita.

- Tu.. tu chi sei?
Signori, Pervinca era appena “nata”, come poteva sapere del male che si celava dentro quell’omone nero, tutto fumo e niente arrosto?

- Ma, io sono il tuo protettore, cara.
Glielo disse con un sorriso, apparentemente, dolce. Ma tutti sappiamo che in realtà quel “sorriso” tanto gentile, era solamente una maschera, una trappola.

- Ma io non voglio venire con te, non mi fido..
Pervinca se lo sentiva dentro, non doveva fidarsi di quell’uomo. La poverella, però, lo disse con tale sincerità (era uno dei suoi pregi/difetti, mettetela come volete) che l’uomo non accolse molto bene quella specie di rifiuto.

- Tu invece verrai.. e sai il perché?
Pervinca rimase zitta. Quasi avesse paura che all’uomo desse fastidio anche solo il suono della sua voce.

- Non verrò.. mi piace qui. È confortevole, e mi rende felice.
Ora, l’uomo, si era avvicinato ancora di più alla ragazza, Pervinca riusciva quasi a sentire il respiro di costui.

- Tu ancora non lo sai.. ma io so quali sono le tue più grandi paure. Il Freddo è una di quelle, non è vero?
Pervinca fece un passo indietro, quasi il suo corpo volesse scappare.

- Ah! Ho fatto centro! Non è vero?! Nessuno ti può sentire e neppure vedere. Come puoi anche solo pensare di riuscir a scappare?!
Ora Pervinca guardava l’uomo, le faceva paura. Lei aveva, per la prima volta nella sua nuova vita, paura di qualcuno o qualcosa.

- I-io.. non.. voglio.. -   disse con voce flebile.
Dopo quelle poche parole, iniziò a rimuginare sulle parole che poco prima erano uscite dalla bocca dell’uomo. Era vero, nessuno l’avrebbe sentita, se avesse urlato per chiedere aiuto, nessuno avrebbe potuto aiutarla. E non si conosceva ancora abbastanza per usare i suoi poteri, se mai ne avesse avuti. Era nel panico più totale, e le lacrime iniziarono a rigarle il viso.

- Su, su.. non piangere. Ti prometto che, se verrai con me, imparerai molte cose, anche ad usare i tuoi poteri.
No, non gli credeva. Pervinca seppe, in quell’istante, che doveva andarsene. Fece per spiccare il volo ma.. qualcosa non andò. Le sue ali erano troppo deboli, anche solo muoverle le facevano male. Non poteva volare. E volare era l’unica cosa che sapeva fare! Oltre a far germogliare quei stupidissimi fiori! D’un tratto, a quel pensiero, le venne un’idea. MA CERTO! Le bastava toccare il terreno per far crescere fiori e piante di ogni tipo! Così si decise, con uno scatto quasi felino iniziò la sua corsa a perdifiato per scappare da quell’uomo che la intimoriva tanto. Ma, in men che non si dica, l’Uomo Nero le fu davanti, Pervinca non si perse d’animo e cambiò strategia.

Si voltò di scatto, prendendo una via molto stretta, era veloce ma l’Uomo Nero poteva spostarsi più in fretta di lei, senza fare il minimo sforzo.. ed anche qui, dopo poco tempo le fu subito davanti a sbarrarle da strada, la via di fuga. Pervinca, questa volta, se lo aspettava. Infatti la ragazza si chinò leggermente in avanti, tanto quanto bastava a sfiorare il terreno con le dita, e ad un tratto.. SBAM! Una pianta gigantesca iniziò a germogliare dal terreno, ci mise pochissimo a crescere, ma non si fermò lì. Pervinca infatti aveva escogitato un piano d’attacco, per rallentare l’Uomo Nero. La pianta si trasformò in una selva, che si ingrandiva sempre di più, grazie a Pervinca! Le bastava sfiorare con le dita le piante, che queste s’ingrandivano! La selva però, non era normale.
Ogni arbusto, ogni alberello o piantina, era ricoperta da spine lunghe e affilate. Infatti ora, l’Uomo Nero non potè usare il suo solito trucchetto, rischiava di tagliarsi. Così, Pervinca un po’ fiera di sé stessa e un po’ meravigliata di quello che aveva appena fatto, stette un secondo a guardare quella meraviglia che era riuscita a far germogliare e crescere così tanto in fretta. Non perse altro tempo e scappò via, di nuovo. Questa volta però, per sempre. Non trovò più quell’uomo a barrarle la strada, e dopo alcuni metri si rese conto che le sue ali ora potevano volare. Non fece in tempo a rendersene conto che era già dall’altra parte della città, in alto, sempre più su e sempre più lontano. Quando si fermò, ormai stremata dalla lunga corsa, si rese conto di essere al sicuro. Ma doveva trovare un riparo, e di lì a poco scorse una quercia secolare. Era alta, maestosa e trasmetteva riparo, protezione e tranquillità, cose che a Pervinca in quel momento, servivano come l’ossigeno. Boccheggiante e anche un po’ traballante, Pervinca sfiorò il terreno, trasformò quella quercia in una specie di rifugio, si accoccolò dentro essa. Si prese le ginocchia e si chiuse quella specie di “porta” che aveva appena creato.
Pervinca, viveva dentro una quercia. Non appena si sentì al sicuro, crollò in un sonno che parve non finire mai.






Ciao ragazzi e ragazze! *saluta con la manina timidamente*
Questa è la mia prima FF quindi.. siate magnamini per favore ^^"
Spero che il personaggio di Pervinca vi piaccia.. Sì lo ammetto.. mi sono ispirata un po' ad Elsa di Frozen, insomma i suoi capelli li adoravo quindi ho deciso di metterli anche alla nostra protagonista **
AHm.. che dire, spero che il mio personaggio via piaccia come piace a me :3
Eeee cheddire.. Jack è stramaledettamente puccioso ** ed io lo adoro :D (penso si sia notato)
Beh per finire vi chiedo un ultimo sforzo (come se quello di esser arrivati a leggere fin qui non lo fosse già ^^" ehm ehm..) RECENSITE! Accetto critiche e consigli, poi se volete datemi anche qualche idea su ambientazioni o quant'altro c:
BEh, spero vi piaccia.. ahaha :)
A presto!


P.S. Quasi dimenticavo, spero di riuscire ad aggiornare ogni volta in tempi brevi.. tipo ogni settimana.. ma non si sa! Comunque ci provo, promesso! c:
BAci baci :*
Martina
  
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