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Autore: _MyHeadIsAnAnimal_    23/01/2014    0 recensioni
Lettera che esprime il mio stato d'animo attuale.
Dedicato a te.
Dal testo:
"Chiamami egoista.
Chiamami stronza.
Chiamami come vuoi."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicato a te,
che ultimamente sei sempre più assente.
Mi manchi.

 

CHIAMAMI COME VUOI:


Cara V.

ti scrivo questa lettera perché devo parlarti, ma sono troppo codarda per dirti le cose in faccia.

Ti ricordi il messaggio che ti ho inviato qualche giorno fa? Quello in cui dicevo che siete fatti uno per l'altro? Bhe, avrei voluto aggiungerci molte altre cose.

Avrei voluto dirti che sono felice per te, perché finalmente hai trovato qualcuno con cui ti trovi bene; che approvo questa tua amicizia che, sappiamo entrambe, diventerà presto qualcosa di più.

Certo, chi sono io per dirti che approvo una relazione?

Non sono niente.

Non sono nessuno.

Ero la tua migliore amica ma, da quando avete iniziato a scrivervi, non mi sento più parte della tua vita.

Chiamami egoista.

Chiamami stronza.

Chiamami come vuoi.

Devi sapere che sempre più spesso mi ritrovo a piangere da sola, un pianto di quelli silenziosi, di quelli che ti lasciano un groppo sul petto, proprio vicino al cuore.

E mi sento stupida perché ogni volta che piango, cerco di convincermi che ora tu sei felice, che la tua vita sta procedendo alla grande.

Mentre io sto qui, a rimuginare su tutto quello che ti ho detto fino ad adesso.

E mi odio per questo, perché cerco di attirare la tua attenzione in tutti i modi, ma tu non ti accorgi che io sto male. Non ti accorgi di quanto soffro.

Sei sempre troppo occupata a parlare con lui, a ridere alle sue battute stupide, che non ti accorgi neanche che la tua migliore amica ha gli occhi lucidi e non vede l'ora di arrivare a casa per poter piangere e sfogarsi.

Sai, quando ero piccola mi dicevano che la pioggia, in realtà, era la pipì degli angeli. Ora ho capito che mentivano. La pipì d'angelo non è così dolorosa. Le gocce di pioggia non sono altro che lacrime, lacrime di dolore che ti feriscono e lasciano amare cicatrici sulla tua pelle. Forse è proprio per questo che in questi ultimi giorni non smette mai di piovere.

Forse sono io che mi faccio troppi problemi. O più semplicemente sono io il problema.

Tu hai la tua vita da vivere e io ho la mia.

Non avrei mai pensato di potermi affezionare così tanto ad una persona, così tanto da sentirmi soffocare quando non sei con me.

Perché è così che mi sento.

Chiusa in una piccola scatola, ricoperta di specchi che riflettono solo i miei difetti.

E tu sei fuori, all'aria aperta.

E non mi vedi.

E non mi senti.

Perché io sto urlando, con tutta la mia voce. O forse è solo un brutto scherzo che mi sta giocando il mio cervello.

Mi fa male sapere che tu sei riuscita a sostituirmi così in fretta, perché è questo quello che hai fatto.

Ora siete tu e lui. Lui e te.

E per me non c'è più nemmeno una briciola di spazio nella tua testa.

Sai che altro c'è?

Forse la cosa più dolorosa in assoluto.

Per le altre trovi sempre un minuto, rispondi loro se ti chiamano o ti chiedono qualcosa. Sei a loro completa disposizione.

E se invece sono io a parlare, te continui dritta per la tua strada, imperterrita, con solo lui in testa.

Mi rendo conto che, molto probabilmente ora sono io ad avere un comportamento di merda con te.

Credimi, se potessi, ne farei volentieri a meno.

Sto solo cercando di eliminare il legame che mi unisce a te, quello che tu hai spezzato ormai da un pezzo. Sto solo sperimentando. Provando a vivere senza di te. Senza i nostri discorsi insensati su Zooey e su Joseph. Senza i nostri messaggi pieni di doppi sensi.

So anche che sarà tutto inutile perché non ho altri amici. Tu eri l'unica con cui mi confidavo, con cui condividevo tutto.

E ora mi tengo tutto dentro.

Un macigno che mi corrode l'anima. Che mi sta uccidendo lentamente.

Ti rivorrei tutta per me.

Vorrei tornare a quest'estate.

Te la ricordi?

C'eravamo solo noi due. Due amiche che facevano cagate e ridevano, ridevano tutto il giorno.

Ma ormai è da tanto che non rido più.

Gli unici sorrisi che riesco a farmi scappare sono derisori.

Mi compatisco da sola perché fingo di essere felice solo per vedere se le persone che mi stanno accanto si accorgono che in realtà dentro di me c'è uno tsunami.

E allora altre lacrime si accumulano dentro i miei occhi, pronte ad uscire. Perché alla fine nessuno si accorge della verità.

Nemmeno tu, sempre pronta a consolarlo mentre a me non rivolgi neppure uno sguardo.

Chiamami egoista.

Chiamami come vuoi.

Vorrei solo ricevere un tuo abbraccio.

Sentirmi dire “È tutto ok, ci sono io qui con te ora.”

Poter tornare a sorridere.

Mi manchi, mi manchi terribilmente e non so più come fartelo capire.

Non ho neanche più il coraggio di parlarti perché mi odio per averti odiato.

Sì, perché ti ho odiato.

Soprattutto quando ti scrivevo e tu non rispondevi, perché troppo impegnata con lui. Quando avevo bisogno di te e tu non c'eri.

Ora devo andare, anche perché non riesco a distinguere i tasti del computer. Le lacrime stanno cadendo, facendo rumore nel silenzio che mi circonda, e stanno creando una piccola pozza che riflette la mia immagine sbarazzina. No, non sbarazzina. Piuttosto scomposta o distrutta.

Mi manchi, mi manchi da morire.

Ti voglio bene.

Tua S.

 

PS: non so se mi vedrai ancora in giro. Sto pensando di andarmene.

Forse farei un piacere a tutti.





#BUONASERA

Che schifo di vita, eh?
Bhe, non so bene il senso di questa mia produzione orribile.
Molto probabilmente è solo uno sfogo, per liberarmi un po' dal peso che mi opprime.
Spero di non aver depresso anche voi ora!
Un bacio, 
grazie se siete arrivati fin quaggiù.

_MyHeadIsAnAnimal_

  
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