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Autore: lacrimedidinosauro    23/01/2014    7 recensioni
(Spoiler 2x02)
Una mia piccola fantasia dopo la fine della seconda puntata :')
Spero sia di vostro gradimento.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claudia Munari, Gabriel Antinori
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non smettere mai di amarlo.












Gabriel e Claudia non volevano staccarsi l’uno dall’altra, le suore che erano attorno a loro pregavano a seguito di quel miracolo, tutto ciò che era successo era la chiara manifestazione della potenza del loro sentimento, così inspiegabile e così giusto.
Claudia continuava a piangere tenendo la testa appoggiata sul suo collo mentre Gabriel  la rassicurava stringendola sempre più forte a sé, sentii che il gesuita cominciava a sussurrare dolci parole nel suo orecchio. Amore mio.

Nel frattempo Alonso e Isaia entrarono in quella che fino a qualche minuto fa era una camera ardente, entrambi rimasero sbalorditi e senza parole, Gabriel si staccò a malincuore dalle braccia di Claudia e si lasciò abbracciare dai suoi confratelli.

-Gabriel, ma come è possibile? Io ti ho visto, eri…..eri morto. – Chiese Alonso ancora fra la lacrime.

-Non lo so, Claudia……-

Tutti si girarono a fissare la donna che aveva un’espressione spaesata e lei si avvicino ai tre sacerdoti fissando un punto vuoto sul pavimento di pietra fredda, troppo impregnata dalle lacrime strappate dalla disperazione della morte.

-Io, non so come ho fatto o cosa sia successo ve lo giuro, è tutto così assurdo. –

Claudia girò lo sguardo mettendosi le mani nei capelli, per la prima volta la dottoressa Munari non sapeva cosa dire, anche se in cuor suo non gli importava un granché , la cosa che più gli importava in quel momento era che Gabriel era di nuovo lì, con lei, senza farsi troppe domande o viaggi mentali.

-Questo.. Questo è un miracolo! Il nostro Signore Gabriel, il nostro Signore ti ha riportato in vita!-

Affermò padre Isaia sfiorandosi con le mani giunte il petto che nascondeva un cuore ancora trepidante.
 
- Non lo so Isaia.. Io.. Non so nulla in questo momento..-

- Sei ancora spaesato, sarà meglio andare a chiamare un medico! Hai bisogno di un controllo, non possiamo escludere nulla.. La congregazione vorrà sapere..-
Continuò il prete occhialuto facendo per uscire.

- No, sto bene.. Lascia stare -

- Gabriel tu eri morto, morto! Non sappiamo cosa ti è successo e sarebbe meglio che tu ti facessi controllare, su questo non transigo, non costringermi ad ordinartelo! -  Insistette.

-  Isaia ti dico che ora è tutto apposto, cercherò di capire da solo cosa è accaduto, non c'è bisogno di coinvolgere tutti, è una questione privata e tale deve rimanere, meno si sa meno la daremo vinta a quel pazzo assassino di Serventi! – Sbraitò Gabriel ancora provato da tutte quelle emozioni che gli scombinavano il cervello.

-Forse Gabriel ha ragione..- Disse Alonso continuando ad asciugarsi le lacrime che non riusciva a contenere.

 -Certo, fate sempre quello che volete voi, a nessuno importa la mia opinione! Intanto andrò subito a parlare col medico e ti fisserò un appuntamento per domani, non hai scelta Gabriel.-

-Se ti farà stare più tranquillo va bene..- Cedette Gabriel.

-Perfetto!-
 
I due preti si guardarono per un attimo e Gabriel poté subito percepire l'angoscia, il dolore e la paura che si erano insinuati nell'animo di Isaia a causa della sua finta morte.

-Isaia. - chiamò Gabriel rivolto alle spalle del prete che ormai era sulla porta.

-Si?-

-Andrà tutto bene..-

- Ne sono certo..- Affermò il prete.

Tornò  indietro per abbracciare il suo amico di sempre, in fondo, controversie a parte, il loro legame era sempre stato qualcosa di profondo, il bene che si volevano era reale, nonostante il male che si erano provocati.. Erano soli entrambi, da sempre, ma ormai padre Gabriel aveva un'altra persona alla quale rivolgere le proprie attenzioni e padre Isaia non voleva che la morte interrompesse quell'ultimo legame di amicizia che gli era rimasto, quell'ultima impressione che ancora importava a qualcuno della sua esistenza.

-Poi ti chiamo per dirti a che ora presentarti dal medico. - Disse Isaia staccandosi dall'abbraccio e uscendo dalla camera ardente a passo più svelto che mai.

Gabriel e Claudia tornarono a guardarsi più intensamente di prima e Alonso capii che era meglio lasciarli soli e che la spiegazione a quel miracolo riguardava loro due e il loro amore, diede un’ultima amichevole pacca sulla spalla a Gabriel prima di andarsene insieme a Isaia assorti nei dubbi più forti.

-Vuoi che ti accompagni a casa? – Chiese la donna avvicinandosi a lui.

-Grazie. –



E gli ci volle un po prima di realizzare che Claudia aveva teneramente unito le loro mani non appena furono fuori dalla congregazione.
 






 
-
 
 



Claudia parcheggiò la macchina sotto casa di Gabriel, rimasero in silenzio per diversi istanti quando fu Claudia a rompere il silenzio per prima.

-Senti Gabriel, io…..ho bisogno di parlarti di un po’ di cose. -

Gabriel fece un cenno con la testa, ed entrambi capirono.

-Anche io sono ancora frastornato, vieni pure con me, avremo il tempo di rilassarci e parlare di tutto quello che vogliamo -

Claudia annuì, e dopo aver preso la borsa si affrettò alla portiera di Gabriel per aiutarlo ad alzarsi, ancora debole e barcollante.
Salirono le scale lentamente e vennero accolti dalla calda atmosfera della sua casa. Gabriel si lasciò cadere sulla poltrona, mentre Claudia disse:  
-Hai del tè? Non affaticarti, ci penso io a prepararlo. Tu riposati. -

Intanto che la donna per la quale provava un’enorme attrazione stava preparando una tazza di tè caldo, il prete lasciò andare la testa sullo schienale della poltrona e cercò di riposare la mente, malgrado tentasse di distendere i suoi nervi, tutto ciò a cui riusciva pensare era il viso di Claudia, la prima cosa che ha visto non appena si è risvegliato.
Lui non si era ancora ripreso, ma credeva di aver sentito qualcosa di morbido sfiorare le sue labbra e di aver sentito una lieve scintilla, prima di rinvenire.
                                                                                                                          
 
                                                                                                                        





Stai rinunciando a qualcosa in cui credi?
                                                                                                                                                                          ….a noi due?
                                                                                 -   
Sarebbe tutto più semplice, se riuscissi a smettere di amarti.
                                                                                                                                                                            Non posso..
                                                                                                                                                                           Non posso…
                                                                                                                                                                          Non posso….
 






Come un fulmine a ciel sereno  gli tornarono in mente quelle parole, da quando l’aveva rincontrata non aveva ancora avuto modo di chiederle scusa. Credeva che sarebbe stata una mossa valida quella di dimenticare la donna che amava con tutto se stesso ma si sbagliava, si sbagliava di grosso, gli tornarono in mente tutte quelle volte che lei gli era sempre stata accanto durante le sue indagini, lei che cercava sempre le risposte più scientifiche, si domandò del perché aveva osato allontanarla dalla sua vita e in quei 2 anni passati senza di lei capii che era tutto ciò di cui aveva bisogno.

Si alzò dalla poltrona un po’ barcollante e si avviò verso la cucina dove la vide mentre stava versando il te dentro a una tazza, era bellissima, la sua Claudia.

Lei si accorse della sua presenza, si girò verso di lui sorridendo e Gabriel non poté fare a meno di notare il rossore che colorò le sue gote e il luccichio dentro i suoi occhi.

- Tieni, ti farà stare un po meglio. – Disse mentre gli portava la tazzona di tè fumante.

Non appena Gabriel prese in mano la tazza, la psicologa gli accarezzò dolcemente una mano con un filo di malinconia nel volto.

- Sei ancora così freddo….-

- Sono felice che tu sia qui con me. – Disse Gabriel ignorando quello aveva detto Claudia.

La invitò a sedersi in salotto, Gabriel sorseggiò un po’ di quel liquido caldo prima di appoggiare la tazza sul tavolino davanti a loro, e ora? Di cosa avrebbero dovuto parlare? Nessuno dei due sapeva con certezza quello che era successo quel pomeriggio, Claudia si avvicinò a lui e istintivamente appoggiò la testa sulla spalla del gesuita, anche lei era ancora scossa dopo aver assistito all’orrenda visione dell’uomo che amava, immobile, freddo e privo di vita, Gabriel si appoggiò allo schienale del divano e prese ad accarezzare i capelli della psicologa.

- Ho avuto paura di perderti per sempre. –

- Ora sono qui. –

Sollevò il viso di Claudia con un dito e si fissarono a lungo, vide i suoi occhi bagnarsi poco a poco e lui stampò un leggero bacio sulla sua guancia.

- Claudia, so che ti sembrerà impossibile ma ricordo di essermi ritrovato in un limbo bianco, non so come ci sono arrivato….ma ricordo di aver  sentito un calore sulle mie labbra, eri tu. –

La psicologa sorrise e abbassò lo sguardo, gli ritornarono alla mente le parole di Clara.
 


 

Non smettere mai di amarlo, nemmeno quando sarà troppo tardi.
 





- Io non sapevo cosa fare, eri così freddo Gabriel, ho avuto tanta paura……ti ho dato un bacio sulle labbra perché io……non ho mai smesso di amarti. – Disse Claudia dando libero sfogo alle sue lacrime che premevano potenti contro i suoi occhi.

Gabriel l’abbracciò tenendola stretta forte a sé, sentiva i suoi singhiozzi soffocati e il suo corpo che tremava come un pulcino bagnato, gli rispose che anche lui non aveva mai smesso di amarla, cominciò a pensare che il loro amore era così potente a tal punto da averlo riportato in vita, doveva tutto a lei, alla sua Claudia.

- Avevo sentito una pugnalata forte al cuore, poi ti avevo visto, eri a terra e tremavi…..e sono corsa subito a cercarti. – Continuò lei fra le lacrime.

- Guardami. –

Non appena gli occhi di Claudia imprigionarono gli occhi del gesuita, lui mise una mano sul suo cuore della donna e lei mise una mano sul cuore dell’uomo, battevano all’unisono e provarono una sensazione unica, la psicologa sentii sicurezza e amore, sentiva le emozioni di Gabriel come se lei stessa fosse stata Gabriel, ormai erano una cosa sola.

- Ti amo. – Sussurrò Gabriel con un filo di timidezza nella voce.

Claudia sorrise e quasi si sciolse sotto quel dolce sguardo, non aveva mai smesso di amare quell’uomo dai capelli di fuoco e gli occhi di ghiaccio, con sua grande sorpresa il Gesuita si tolse la giacca nera dopodiché si portò una mano fino al collo e si sfilò via con decisione mista a un po’ di rabbia, quella placchetta bianca che lo rendeva un uomo impossibile.

- Non ti lascerò mai più da sola Claudia, ci sarò sempre per te, ora vieni qui…-

Gabriel attirò delicatamente il viso della sua anima gemella vicino al suo e Claudia sentii un brivido percorrergli la schiena non appena sentii le morbide labbra del prete sulla sua bocca, si lasciò completamente andare a quella sensazione aggrappandosi con disperazione alla sua schiena.
Si sdraiarono sul quel divano continuando a baciarsi e a coccolarsi per delle ore, lei intrecciò le loro mani e cominciò a baciare delicatamente ogni centimetro del suo viso, sussurrandogli quanto gli era mancato e che in tutto quel tempo non aveva fatto altro che pensare a lui, Gabriel fra i baci gli ripeteva che non riusciva a stare senza di lei, che l'avrebbe protetta da qualsiasi cosa.

- Rimani qui con me stanotte. – Chiese in un sussurro.

- Non ho intenzione di andarmene. – Rispose Claudia con un sorriso che sapeva di malizia.

Si chiusero in camera da letto e solo quelle mura sarebbero state in grado di testimoniare quello che sarebbe successo.
 
 
 
 





 


Fine.




















 



[Angolo autrice]
Ringrazio di tutto cuore Marmaya per avermi aiutata in gran parte a scrivere questa one-shot e anche il mio ragazzo Samuele :3
Dopo aver visto la fine della seconda puntata sono completamente impazzita e dai miei occhi scendevano cascate di "feels"
*sospirone*
Che dire, loro 2 insieme sono perfetti, la scena del bacio e della resurrezione di Gabriel è stata criticata da molti....ma secondo me
non hanno capito bene di cosa si tratta questa fiction e sono solo dei presuntosi che non sanno reggere il romanticismo e lo trovano
banale e ridicolo.
Ringrazio quelli che l'hanno letta e che recensiranno!
#Aspettandoconansialunedìprossimo.
   
 
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